Taormina, conferita la cittadinanza onoraria al Milite ignoto

Taormina, conferita la cittadinanza onoraria al Milite ignoto

Redazione

Taormina, conferita la cittadinanza onoraria al Milite ignoto

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sabato 06 Novembre 2021 - 15:46

Solenne cerimonia alla presenza di autorità civili e militari nel 100° anniversario della traslazione della salma

TAORMINA – Si è svolta questa mattina a Taormina la cerimonia per commemorare la traslazione del Milite Ignoto, avvenuta cent’anni fa, il 4 novembre 1921 nel Sacello dell’Altare della Patria a Roma. Nell’occasione, il sindaco, Mario Bolognari, alla presenza del prefetto di Messina Cosima Di Stani, del comandante provinciale dei carabinieri di Messina, colonnello Marco Carletti e delle autorità militari, civili e religiose della provincia, dopo aver sottolineato la solennità dell’evento, ha consegnato al colonnello Carletti, una pergamena attestante la concessione della cittadinanza al Milite Ignoto, già deliberata dall’Amministrazione comunale, quale espressione del più alto sentimento di riconoscenza alle Forze armate ed a quanti si sono immolati per l’Unità nazionale e la Libertà.

L’INTERVENTO DEL PREFETTO DI STANI

Nella circostanza il prefetto di Messina, ha preso la parola e nel ricordare l’evento storico si è soffermata sulla necessità di tramandare la memoria del sacrificio ricordando che quel “soldato”, voluto come “di nessuno”, potesse in realtà essere percepito come “di tutti” al punto di trasformarsi nella sublimazione del sacrificio di tutti i Caduti per la Patria. Il Prefetto ha poi concluso il suo intervento con la lettura della motivazione della decorazione del Milite Ignoto.

A marcare l’importanza della cerimonia, che si è svolta nel punto panoramico di piazza IX Aprile di Taormina, a testimonianza della vicinanza dell’Arma dei Carabinieri alla cittadinanza, è intervenuta la Fanfara del XII Regimento Carabinieri Sicilia che sulle note della “Fedelissima”, marcia d’ordinanza dell’Arma dei carabinieri ha sfilato per le vie del centro cittadino soffermandosi in Piazza Duomo dove ha intonato alcuni brani di tenore patriottico-militare, concludendo con l’inno nazionale.

Un commento

  1. Leggere cose simili arreca DANNO affettivo per i morti (si citano questi ultimi col fine di spettacolarizzare il dolore);attribuire una “cittadinanza” sa di mondanità sfottente per chi é morto con dignità;…………………. e si potrebbero citare tante altre MANCANZE DI RELIGIOSO RISPETTO PER GLI EROI PURI ED IGNOTI, ovvero EX mortali che si sono immolati con dedizione sovrumana!
    Se non si capisce così tanto POCO, meglio sarebbe che si lasciassero come FULGIDI ESEMPI nel loro empireo e NON si associassero alla ns MESCHINA quotidianità che NULLA ha a che vedere con la LUCE nella quale tali anime trovano meritata collocazione.

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