Taormina. Covid e mancato incasso di tributi, il Comune confida nel "ristoro" dello Stato

Taormina. Covid e mancato incasso di tributi, il Comune confida nel “ristoro” dello Stato

Carmelo Caspanello

Taormina. Covid e mancato incasso di tributi, il Comune confida nel “ristoro” dello Stato

mercoledì 22 Luglio 2020 - 09:28

Intervento del sindaco Bolognari in seguito alle rassicurazioni dell'Anci: "Anche l'ultimo accordo Ue sul Recovery fund fa ben sperare"

TAORMINA – Resta acceso il dibattito sul “ristoro” ai Comuni da parte dello Stato per il mancato incasso di tributi a causa dell’emergenza Covid 19. Sulla delicata questione è intervenuto il sindaco, Mario Bolognari.

“L’evoluzione relativa ai contributi da parte dello Stato a compensazione delle minori entrate per l’anno finanziario 2020 – esordisce il primo cittadino di Taormina –   allo stato attuale registra una fase di attesa. Com’è noto, il Dl rilancio è stato convertito in legge senza l’emendamento presentato dall’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) per quadruplicare la dotazione riferita all’imposta di soggiorno. La spiegazione è legata alla capienza finanziaria complessiva prevista dall’articolo 265 del medesimo decreto.

Tuttavia – prosegue Bolognari – ho avuto rassicurazioni da parte del presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando, venuto a Taormina per l’apertura del Taormina Film Festival, che ci sarà un’ulteriore dotazione aggiuntiva con un successivo decreto. Proprio questa previsione ha suggerito lo spostamento dei termini per l’adozione del bilancio di previsione 2020 da parte dei comuni al 30 settembre, come sembra ormai certo”.

Il presidente nazionale dell’Anci, Antonio Decaro, telefonicamente ha rassicurato Orlando sull’impegno assunto dal Governo di impinguare la dotazione. L’accordo sul Recovery Fund da parte dell’Ue fa ben sperare su questa, così come su altre opportunità a sostegno di tutti i soggetti pubblici e privati colpiti dalla crisi.

“Ho avuto modo, inoltre – dice ancora Bolognari – di confrontarmi con Leoluca Orlando anche sui criteri di ripartizione dei due milioni riservati nella finanziaria regionale ai comuni che abbiano superato nel 2019 le 500 mila presenze turistiche. In base a questi criteri la quota che andrebbe al comune di Taormina è tale, da far pensare a una sofferenza limitata.

Stiamo lavorando comunque alla formulazione del bilancio di previsione 2020, mentre restiamo in attesa di riscontri positivi sulle nostre giuste richieste, senza abbassare la guardia e mantenendo la massima attenzione all’evolversi della vicenda complessiva. D’altra parte, siamo in compagnia di località turistiche dell’intero territorio nazionale che soffrono quanto noi e premono per la medesima finalità”.

Secondo il Report di una importante organizzazione, i dati relativi sia al mese di giugno, sia al primo semestre 2020 sono molto negativi, non soltanto per l’Italia, ma anche per gli altri più importanti Paesi europei. Basti pensare che Grecia, Spagna, Francia e Regno Unito segnano performance turistiche più negative dell’Italia.

“Noi – conclude Bolognari – adesso dobbiamo lavorare per migliorare i dati del secondo semestre 2020 e prepararci a utilizzare le ingenti risorse che l’Europa ci sta mettendo a disposizione nel modo migliore e nei tempi più rapidi che sia possibile”.

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