Il sindaco di Taormina al contrattacco: "Adesso pretendiamo le scuse da chi ha strumentalizzato i fatti"
TAORMINA – Nessuna risorsa idrica è stata sottratta al Comune di Messina in seguito all’accordo tra Taormina, Amam e Siciliacque. A precisarlo è stata la stessa Siciliacque, riscontrando una nota di richiesta di chiarimenti presentata dal sindaco Cateno De Luca dopo le polemiche sollevate sul tema. Il presidente Salvatore Castrovinci ha riassunto i contorni della vicenda. “Il Comune di Taormina, nel corso del dicembre del 2023 – ha spiegato Castrovinci – ha richiesto a Siciliacque un incremento della fornitura idrica per l’aumento del proprio fabbisogno e la scrivente società ha, da subito, evidenziato che l’incremento richiesto non poteva essere tecnicamente accolto stante la portata dell’attuale acquedotto al punto di consegna”.
“Da Amam solo servizio di vettoriamento”
A quel punto, il Comune di Taormina e Aman hanno proposto una soluzione tecnica alternativa poi accolta nell’ambito dell’accordo del 27 marzo 2024. “Tale accordo – ha proseguito il presidente di Siciliacque – approvato espressamente dall’Assemblea Territoriale Idrica di Messina con comunicazione del 3 aprile 2024 e quindi con l’assenso imprescindibile di tutti i Comuni dell’ambito, prevede che Siciliacque, per motivi prettamente tecnici, consegni la risorsa idrica aggiuntiva richiesta da Taormina per il tramite della rete di adduzione di Amam che presta il servizio di vettoriamento. La risorsa idrica è dunque destinata al Comune di Taormina ed Amam svolge esclusivamente il ruolo tecnico di vettore senza che vi sia sottrazione di risorsa ad alcun Comune. La fornitura idrica integrativa prestata a favore del Comune è, comunque, subordinata alla disponibilità della risorsa idrica del sistema di adduzione”, ha concluso Castrovinci.
De Luca: “Nostra soluzione lungimirante”
Ricevuta la nota di Siciliacque, il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, è passato al contrattacco. “Alcune forze politiche non sono riuscite ad accettare la visione lungimirante di un amministratore che, pur in assenza di soluzioni immediate, è riuscito a individuare un percorso efficace per risolvere l’emergenza idrica a Taormina, dopo decenni di difficoltà. È quella stessa politica miope e in malafede che ha cercato di screditare un’operazione di cooperazione tra enti, che invece ha rappresentato un esempio di gestione virtuosa e di buona amministrazione”, ha esordito De Luca.
“Il bypass è stato un vantaggio per Messina”
“Vorrei sottolineare – ha aggiunto De Luca – che, grazie all’operazione del bypass, il Comune di Taormina ha permesso un risparmio di circa 8 litri al secondo per il Comune di Messina, che Amam ha sostenuto per anni con forniture di soccorso, come continua a fare tuttora per Giardini Naxos. Come sindaco di Taormina, mi sono trovato costretto a chiedere ancora una volta un intervento da parte di Siciliacque, a tutela della mia azione politico amministrativa, del mio nome e dell’ente che rappresento, così come aveva già fatto il sindaco di Messina, Federico Basile, nelle scorse settimane. Sia io che il sindaco Basile ci siamo trovati sotto attacco da parte di chi ha deciso di strumentalizzare la convenzione sottoscritta tra il comune di Taormina, Siciliacque e Amam”.
De Luca ha ringraziato il presidente Castrovinci “che, con la nota a sua firma arrivata ieri al protocollo del Comune di Taormina, ha nuovamente chiarito quanto già più volte evidenziato e ben compreso dalla maggior parte delle persone, tranne da chi continua a strumentalizzare la situazione per attacchi politici”. “Prima fra tutti, la senatrice Musolino – ha continua De Luca – che fino a pochi giorni fa ha sferrato l’ennesimo attacco infondato contro di me e il sindaco di Messina, Federico Basile, commentando la chiusura del bypass, un semplice intervento tecnico, affermando che “l’acqua dei messinesi torna a Messina”.
“Adesso pretendiamo delle scuse”
“Ho voluto con forza questo ulteriore chiarimento – ha proseguito Cateno De Luca – perché ritengo inaccettabile che anche un solo cittadino di Messina o Taormina possa nutrire dubbi, alimentati da chi persegue interessi personali, sul vero significato dell’accordo, che è sempre stato trasparente.
Certamente ci aspettiamo che anche di fronte alle dichiarazioni ufficiali di Siciliacque ci sarà qualcuno che proverà a perorare la propria causa, ma è chiaro a tutti a questo punto che sia io che il sindaco Basile in questi mesi difficili siamo stati sotto attacco da parte di chi come la senatrice Musolino, priva di obiettivi da mettere al servizio della comunità, sembra ormai trovare la propria unica ragione d’essere nell’attaccare Cateno De Luca reo di averla inventata. Ora pretendiamo delle scuse, e lo facciamo con fermezza, da parte di chi in questi mesi ci ha attaccato alimentando odio sociale”.
Chiedere scusa a un soggetto del genere?…Mai e poi mai! Direttore Olivieri, censuri anche questo.
Con lei non c’è niente da fare… Abusando della mia pazienza, per l’ultima volta, le spiego, e non lo farò più, che la “censura” non c’entra niente. Approvo le critiche politiche; taglio le frasi da codice civile e penale. Scrivere che De Luca intimidisce i funzionari (“avrà intimidito il funzionario”) fa riferimento a un reato. Vada a denunciarlo se ha le prove. La saluto rassegnato
Potete scrivere quello che volete (e non parlo degli autori degli articoli di Tempostretto, sia chiaro) tanto la verità rimarrà sempre un mistero. Alle prossime elezioni l’ectoplasma ed il suo tirafili devono andarsene a casa.
Poareto direbbero in Veneto
ha piovuto 2 giorni e la crisi idrica è finita…..ma la finite di continuare a prenderci in giro? Guarda caso quest’anno la perla jonica non ha sofferto come gli altri anni……