Taormina, nuova ordinanza rifiuti. Il Comitato: "Peggiora l'inverno e rinvia il problema"

Taormina, nuova ordinanza rifiuti. Il Comitato: “Peggiora l’inverno e rinvia il problema”

Redazione

Taormina, nuova ordinanza rifiuti. Il Comitato: “Peggiora l’inverno e rinvia il problema”

mercoledì 01 Ottobre 2025 - 09:00

Non è la risposta che i residenti si aspettavano

“Prendiamo atto della pubblicazione dell’Ordinanza sindacale n. 53 del 30/09/2025 (valida dal 1° ottobre 2025 al 31 marzo 2026) sulle modalità di conferimento dei rifiuti. È un atto che non dà risposta alle richieste, formali e pubbliche, avanzate dai residenti del centro storico, e che addirittura peggiora la fascia di conferimento nel periodo invernale. Peraltro, mentre si annunciano “comitati di quartiere”, quando un comitato spontaneo di residenti esiste già non viene nemmeno convocato”.

Così il Comitato “Diritto al sonno” di Taormina, che ricorda la petizione protocollata l’11 agosto 2025, priva di riscontro formale, “in contrasto con gli obblighi di legge che fissa in 30 giorni il termine ordinario per la conclusione dei procedimenti (salvo diversa previsione regolamentare). Chiediamo quindi, nuovamente, una risposta scritta nei termini di legge”.

Cosa prevede l’ordinanza 53/2025 (in sintesi)

  • È un provvedimento temporaneo per il periodo 01/10/2025–31/03/2026 e modifica parzialmente le precedenti ordinanze, lasciandole valide “per il resto”.
  • Per Corso Umberto I, Piazza Duomo, Piazza Vittorio Emanuele, Via Teatro Greco (e per diverse vie limitrofe lato non domestiche) introduce “anche” una finestra di soli 60 minuti: da mezzanotte all’una del giorno di raccolta.
  • I punti mobili di conferimento (Piazza San Domenico, Via Fazzello, Via Teatrino Romano, Via Roma) sono attivi 21–23, escluso il sabato, solo con mastello dotato di Rfid e solo per la frazione prevista quel giorno.
  • Nel resto del territorio comunale le utenze possono conferire 21-4.
  • L’ordinanza richiama espressamente le sanzioni previste dalle precedenti ordinanze.

“Perché questa ordinanza non risolve (e in parte peggiora) il problema”

  1. Dal 1° aprile si torna al “cuore della notte”: 1:30–5.

L’ordinanza 53 vale solo fino al 31 marzo. Da aprile rientra in vigore il periodo estivo degli atti precedenti, con il noto 1:30–5 sull’asse Porta Catania–Porta Messina. È quanto stabilito dall’Ordinanza n. 33/2025 (periodo estivo) che resta efficace “per le parti non modificate”.

  1. Inverno peggiorato nel centro storico: da 23–5 a 00:00–1.

Prima, nel periodo invernale, l’orario era 23–5 (ordinanza 33/2025). Ora, per Corso, Piazza Duomo, Piazza Vittorio Emanuele, Via Teatro Greco, l’ordinanza 53/2025 concede solo 00:00–1. È una riduzione drastica della fascia utile, che non tutela il diritto al riposo di famiglie, anziani, lavoratori e persone fragili.

  1. Punti mobili: soluzione apparente, onere quotidiano.

I punti mobili 21–23 richiedono il mastello Rfid e consentono solo la frazione del giorno. Per molte famiglie significa dover uscire quasi ogni sera, spesso in orari incompatibili con turni di lavoro, cura dei minori o condizioni di salute. Non è un’alternativa reale a un orario domestico più umano.

  1. Rfid solo nel mastello: “scelta poco logica e poco inclusiva”.

Obbligare i residenti a portarsi dietro il mastello per l’accesso ai punti mobili (anziani, persone con difficoltà motorie) è una frizione inutile. Esistono soluzioni tecniche più semplici e diffuse (tessera sanitaria/Cns, badge Rfid personale, Qr univoci) che identificano l’utenza senza costringerla a trasportare il contenitore, che spesso pesa più dei rifiuti che contiene. L’ordinanza, invece, vincola tutto al mastello.

  1. Sportello fragilità” troppo stretto.

Si demanda ad Asm e Taormina Social City di organizzare “modalità straordinarie” per gravi ragioni di salute debitamente certificate. “È una valvola utile, ma residuale: non copre le esigenze ordinarie di chi lavora presto, accudisce minori, assiste anziani o affronta terapie che non rientrano nella categoria “grave e certificata”. Serve una regola equilibrata per tutti, non solo deroghe caso per caso”.

Il punto politico-istituzionale

  • “È contraddittorio annunciare comitati di quartiere e ignorare il comitato spontaneo dei residenti del centro storico.
  • È inaccettabile che la petizione protocollata l’11/08/2025 (prot. 39750) non abbia avuto riscontro entro i 30 giorni previsti dall’art. 2 L. 241/1990, oltre agli obblighi di partecipazione previsti dall’art. 8 Tuel”.

Cosa chiede il Comitato (ancora una volta)

  1. Una risposta formale, immediata alla petizione protocollata e la convocazione del Comitato “Diritto al Sonno” in un tavolo istituzionale.
  2. Un orario domestico più umano in centro storico, esteso alle 7 tutto l’anno, così da non costringere i residenti a interrompere il sonno in piena notte.
  3. Accesso ai punti mobili con identificazione personale (tessera sanitaria o badge RFID), non col mastello al seguito.
  4. Soluzioni strutturali, non deroghe “per certificati gravi”: la regola deve essere equa per la comunità e compatibile con la salute (art. 32 Cost.), la dignità e la vivibilità del centro.

La nostra posizione resta costruttiva, ma non siamo più disposti a subire prese in giro. Dialogo sì, ma non a parole: servono atti concreti, immediati e verificabili. Non accetteremo più “finestre” simboliche o provvedimenti provvisori che rinviano il problema ad aprile, quando torneremo al famigerato orario 1:30–5.

Come se non bastasse, con l’ultima ordinanza l’amministrazione ha addirittura peggiorato la fascia invernale, restringendo l’orario da 23–5 a una surreale finestra 00:00–1. Un’ulteriore beffa che dimostra quanto siamo lontani da soluzioni di buon senso.

Dopo mesi di promesse mancate e ordinanze sempre più penalizzanti, diciamo con chiarezza che la pazienza dei residenti è finita: non ci lasceremo ridurre al silenzio né trattare come ostaggi. La salute, la dignità e la vita quotidiana di chi abita il centro storico valgono più della propaganda politica di chi governa”.

8 commenti

  1. La legge del piu forte, avete votato adesso per cinque anni tenetelo, se il consiglio comunale ha coraggio lo possono sfiduciare.

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  2. più che un’ordinanza sembra la decisione di uno che non sa che fare!

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  3. W l’ operatore ecologico di Sicilia dallo sguardo truce

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  4. Fascicolo GDF. Tempostre non ne parla?! Come mai!?

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  5. Un politico a modino e veramente fine. Un intellettuale di talento che l’Europa ci invidia

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  6. E FIGURATI SE TORNAVA SUI SUOI PASSI,L’ UOMO DEL SENZA SE E SENZA MA🙄😖😤….. COMUNQUE MI COMPLIMENTO CON CHI SCEGLIE LE FOTO CHE ACCOMPAGNANO L’ ARTICOLO, PERCHÉ SONO SEMPRE ATTINENTI ALL’ARGOMENTO DI CUI SI PARLA…..PS,E MI COMPLIMENTO CON ETTORE PER I SUOI COMMENTI UNO PIÙ BELLO DELL’ ALTRO 🤩

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  7. Invece di protestare per cose, gravi per carità, ma che fin’ora non hanno suscitato nulla nei nostri sopiti sentimenti, protestate contro quei personaggi, reali, a portata di piede, che vanno sbandierando parole vuote come “sana politica ” oppure “politica del fare”. I giovani di questa terra continuano a fuggire mentre questi, non facendo altro che politica, sono rimasti qui alla grande . P. S. Grazie Rosaria per l’ apprezzato commento

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  8. Oggi “prevale l’idea che persone senza istruzione o senza alcuna esperienza lavorativa siano perfettamente in grado di gestire un Paese, una Regione, una città. Ci siamo assuefatti a un linguaggio sgangherato, all’ignoranza confusa per spontaneità e vicinanza al popolo (…) Il trombone quotidiano delle dirette feisbuk vi ha fatto credere che con l’ignoranza al potere si potesse trovare una scorciatoia e dare un colpo alle élite, agli intellettuali e ai poteri forti”. Ma se per una volta provassimo, banalmente, a mettere al potere dei politici preparati e competenti? Al di là dell’età, del reddito, delle auto che guidano, del partito in cui militano, del loro genere o orientamento sessuale. Semplicemente persone che hanno un minimo bagaglio di esperienze e di competenze che consenta loro di prendere non dico le decisioni migliori, ma almeno le meno dannose”. Invece no, continuate a farvi male e a lamentarvi. Auguri e buona continuazione con questo baraccone di guitti e ballerine

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