Taormina. "Seduta sul Bilancio concordata, atteggiamento di D'Aveni incomprensibile"

Taormina. “Seduta sul Bilancio concordata, atteggiamento di D’Aveni incomprensibile”

Carmelo Caspanello

Taormina. “Seduta sul Bilancio concordata, atteggiamento di D’Aveni incomprensibile”

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lunedì 01 Luglio 2019 - 10:16

Riunione saltata per il presunto difetto di notifica ad un consigliere di minoranza, la maggioranza respinge le accuse e attacca...

TAORMINA – In attesa della nuova seduta del Consiglio comunale sul Bilancio, si acuisce lo scontro tra maggioranza e minoranza. In ballo ci sono i conti dell’ente locale (i cui problemi sono noti), ma anche la “sopravvivenza” dello stesso Consiglio. Il Commissario ha concesso un mese di tempo. Dopodiché se lo strumento finanziario non sarà esitato il Consiglio decadrà.

La seduta in programma lo scorso mercoledì non ha avuto luogo per la presunta mancata notifica di convocazione ad un consigliere di minoranza, Antonio D’Aveni, il quale attraverso una pec ha evidenziato che la riunione era inficiata.

La maggioranza ha parlato di “danno alla città”. L’esponente d’opposizione ha replicato che i consiglieri di maggioranza dovrebbero “arrabbiarsi solo con se stessi. Infatti – aveva aggiunto D’Aveni – non è colpa del sottoscritto se questa Amministrazione aveva annunciato lo scorso febbraio che avrebbe istituito la notifica ai consiglieri comunali via Pec ma non è stata capace di farlo, malgrado il suggerimento del segratario comunale. Non c’è mai stato e non esiste nessun ostruzionismo da parte del sottoscritto”.

Ha fatto seguito una conferenza stampa dell’opposizione. Polemica chiusa? Assolutamente no.

La controreplica a D’Aveni è giunta ieri sera attraverso una nota.

“E’ sorprendente – esordiscono i consiglieri di maggioranza – ma forse certi comportamenti non dovrebbero più sorprenderci, come non dovrebbe sorprenderci quanto affermato da alcuni consiglieri di minoranza. Negarsi, come è noto e come già espresso in Consiglio, ai messi notificatori, il non rispondere al telefono e tanto meno ai numerosi messaggi di consiglieri di maggioranza e minoranza, compreso il loro capogruppo, evidentemente poco carismatico, con il fine di boicottare consapevolmente i lavori del Consiglio e poi pretendere di dare suggerimenti per una corretta notifica?

Non si può discutere – continua la maggioranza – con chi dalla prima seduta, ormai un anno fa, porta avanti un atteggiamento ostico e sprezzante delle regole, utilizzando un linguaggio inappropriato, offensivo e non rispettando le istituzioni della città oltre che il pubblico consesso. Se un errore questa maggioranza ha commesso – sostengono i consiglieri che fanno capo al sindaco Mario Bolognari – è stato quello di fidarsi della correttezza e del senso di responsabilità della minoranza.

Ad esempio, la data di indizione del Consiglio, 26 giugno, era stata concordata in conferenza dei capigruppo: evidentemente il consigliere D’Aveni avrà cambiato idea! Eppure lo stesso consigliere era ben preparato sull’argomento, tanto da aver presentato un proprio emendamento…

Quando non si ha il coraggio delle proprie azioni, e delle conseguenze delle proprie azioni, si abbia almeno il pudore di tacere.

Per il resto, se facendo saltare le sedute del Consiglio i consiglieri ritengono di rendere un buon servizio alla città, lo facciano pure. Se considerano l’apice del loro successo politico il mancato confronto in aula per l’ approvazione dei bilanci, che proseguano per la loro strada. Ne risponderanno alla comunità”.

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