Tutto raddoppia con le nuove tariffe approvate dal Consiglio nell'ultima seduta
TAORMINA – “Nella demenziale seduta del 31 luglio il Consiglio comunale ha approvato nuove tariffe anche per coloro che avevano sottoscritto un contratto e pagato un servizio. Una misura illogica, vessatoria e probabilmente illegittima. Facciamo qualche esempio. Sono state raddoppiate le tariffe sui matrimoni e le unioni civili. Significa che due giovani che desiderano sposarsi a Taormina e non sono residenti devono pagare per una cerimonia che dura circa mezz’ora 1.600 euro”. Il consigliere di minoranza ed ex sindaco di Taormina, Mario Bolognari punta l’indice verso la nuova amministrazione e, in particolare, verso il suo successore, Cateno De Luca. Il raddoppio delle tariffe è stato votato dal Consiglio comunale lo scorso 31 luglio.
“Si tratta di incidere – prosegue Bolognari – su una risorsa economica che porta ricchezza alla città (alberghi, ristoranti, bar). Sono circa 80 i matrimoni di questo tipo e per il 60% sono di persone straniere che portano a Taormina i loro invitati, con un effetto molto positivo sull’economia locale. Sbagliata quindi la decisione di fare cassa con questa misura. Ma ancor più sbagliato applicare l’aumento anche a coloro che hanno prenotato e magari hanno già pagato 800 euro per sposarsi da oggi in poi (circa una quarantina sono le prenotazioni fino al 2024). Ora l’ufficio dovrà chiedere l’integrazione di altri 800 euro. Voi come reagireste? Pensiamo molto male e qualcuno probabilmente rinuncerà, si sposterà altrove e chiederà il rimborso di quanto già pagato”.
Ad avviso dell’ex sindaco ci troviamo dinanzi ad un provvedimento di “dubbia legittimità e c’è anche la figura pessima che tutti quanti noi facciamo di fronte a persone che hanno scelto Taormina per celebrare il giorno più importante della loro vita”. L’ex sindaco non si ferma ai matrimoni. “Lo stesso discorso – chiosa – vale per tutti gli altri aumenti, come gli abbonamenti dei parcheggi. Il gruppo consiliare “Noi, Taormina” aveva proposto degli emendamenti per calmierare gli aumenti e soprattutto farli partire nel 2024. Di fronte alla persistenza della maggioranza, d’orsa alle modifiche, il gruppo ha votato contro questa politica scellerata ai danni di residenti e turisti”.
L’obiettivo del sindaco Cateno De Luca, nel caso della Perla dello Jonio, è quello di recuperare 12 milioni di euro, da mettere sul tavolo della Commissione liquidatoria per il dissesto. Il via libera alla manovra, una stangata per le famiglie, è arrivato dopo otto ore di dibattito dal clima teso, con i 10 voti della sola maggioranza. “Il Consiglio – sostiene Cateno De Luca – ha approvato la mia ricetta per salvare Taormina dal secondo dissesto finanziario ed imprimere quella “marcia in più” richiesta dai taorminesi con la mia elezione a sindaco”.

Il potere logora chi non ce l’ha. Andreotti dixit.
Ma come mai 🤔 a Taormina non riesce a fare “sparire” 12 milioni di debiti, visto che a Messina da 552 li ha “miracolosamente” in gran parte polverizzati riducendoli a 145😳.?????.. Stavolta il suo “picca, maliditti e subitu”non ha funzionato🙄 ed ora. E a quanto ho letto, necessita di una marcia in più 🤔 per poter fare soldi , soldi, soldi, solo soldi 🙄 perché solamente chi ha tanti soldi può vivere come un pascià e fregarsene di ciò che fa😏…..con le sue “trovate grottesche” 😱si delinea SEMPRE più la figura del “camaleontico” De Luca che anche a Taormina non smentisce sé stesso SENZA SE e SENZA MA😤!!!!!
La marcia in più verso il dirupo.
Quando queste tasse tendono a colpire il turismo,non sono più risorse che entreranno nelle casse comunali, di conseguenza il turista sceglierà altre mete per le proprie vacanze.
Quello che è demenziale è aver condotto il Comune al dissesto gi bilancio. Chi viene dall’estero per sposarsi civilmente a Taormina non è sicuramente un indigenti e 800 € di aumento della tassa comunale sono ben poca cosa rispetto alle spese di trasporto e soggiorno. Taormina è ormai un brand internazionale, rilanciato da una serie televisiva di successo internazionale.
Non hanno idea i Taorminesi chi si sono messi in casa…
Prima di parlare di ” stangata ” e criticare la scelta fatta dall’amministrazione di Taormina ( e non esclusivamente dal Sindaco De Luca) andate un poco a vedere quanto si paga in altre località turistiche italiane, tipo costiera amalfitana o costiera ligure. Forse poi penserete che in fondo la cifra non è poi così alta.