Taormina. Via libera dal Ministero all'integrazione oraria per 33 lavoratori Asu

Taormina. Via libera dal Ministero all’integrazione oraria per 33 lavoratori Asu

Gianluca Santisi

Taormina. Via libera dal Ministero all’integrazione oraria per 33 lavoratori Asu

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sabato 06 Novembre 2021 - 11:51

Lunedì incontro in municipio. La soddisfazione del sindaco Bolognari

TAORMINA – Si avvia verso una soluzione positiva la vicenda dei lavoratori Asu in forza al Comune di Taormina. A Palazzo dei Giurati è pervenuta la risposta della Direzione centrale per le Autonomie del Ministero dell’Interno al quesito sulle integrazioni orarie per il personale Asu posto dal segretario Giuseppe Bartorilla. Il quesito riguardava la possibilità di integrare le ore lavorative rispetto alle 20 di base in un comune, come Taormina, che ha dichiarato dissesto finanziario. Il segretario generale aveva segnalato la capacità di sostenere finanziariamente l’integrazione, nonostante il dissesto, e la risposta del Ministero è stata positiva.

“Pertanto – spiega il sindaco Mario Bolognari – il Comune di Taormina, avendo già previsto nella propria ipotesi di bilancio strutturalmente riequilibrato le somme per l’integrazione oraria, procederà rispondendo da una parte alle proprie esigenze di organizzazione del lavoro e dall’altra alle esigenze dei lavoratori Asu di essere considerati con rispetto e dignità”. L’agitazione dei lavoratori, messa in atto nelle settimane trascorse, ha così avuto esito positivo.
Lunedì, l’Amministrazione comunale, con l’assessore al personale Nunzio Corvaia e il segretario Bartorilla, incontrerà i 33 lavoratori interessati al problema e, a seguire, le organizzazioni sindacali.

“Sono particolarmente soddisfatto – ha aggiunto il sindaco Bolognari – dell’esito della interlocuzione con il Ministero e devo ringraziare il dott. Bartorilla per avere gestito magistralmente tale interlocuzione e l’Assessore Corvaia per aver preso a cuore la questione. Un ringraziamento va anche ai lavoratori Asu per avere sempre rivendicato le loro prerogative, ma sempre entro i canoni della correttezza e del principio della collaborazione. Ciò vale anche per quelle organizzazioni sindacali che hanno interpretato correttamente il loro ruolo di stimolo e di suggerimento affinché noi potessimo raggiungere un risultato positivo”.

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