Zuccarello: “Voterò contro la Tari. I messinesi non devono pagare per un servizio inesistente”

Mentre è evidente ad occhio nudo che la gestione della raccolta dei rifiuti fa acqua da tutte le parti, e l’emergenza in estate è diventata una cronaca quotidiana, il Consiglio comunale ha bocciato gli emendamenti volti a ridurre il peso della Tari, l’imposta che fa gravare sui cittadini l’intero importo del servizio.

Cosa abbia spinto i consiglieri a votare contro le proposte che l’Associazione dei consumatori aveva portato all’attenzione di Daniele Zuccarello e Donatella Sindoni, firmatari dell’emendamento, resterà un mistero. Il risultato è che la Tari la dovremo pagare così com’è, nonostante i disservizi che definirli tali è ormai persino un eufemismo. L’alibi è stato il parere negativo dei dirigenti agli emendamenti, un no legato più al timore di non sapere dove recuperare le somme che finirebbero con il mancare all’appello che a motivi reali.

Così questa mattina in conferenza stampa l’avvocato Alessandra Calafiore, Associazione consumatori, e Daniele Zuccarello, Pd, hanno spiegato nei dettagli l’occasione che l’Aula ha perso, ma soprattutto l’occasione che ha perso la città per non avere oltre al danno di un pessimo servizio anche la beffa di pagarlo a peso d’oro.

“Al momento dell’approvazione della Iuc, l’imposta che riunisce Imu, Tari e Tasi- spiega l’avvocato Calafiore- abbiamo presentato alcune proposte per prevedere agevolazioni e riduzioni anche a fronte di un servizio carente, di mezzi inadeguati e soprattutto per quanti si trovano in condizioni di oggettivo disagio, come le persone che vivono da sole ed hanno un reddito basso”.

Gli emendamenti ad esempio prevedevano l’applicazione dell’art.35 che stabilisce che in caso di mancato svolgimento del servizio o di un servizio inadeguato la riduzione del 20% della misura massima del tributo. Ulteriori riduzioni erano previste per i servizi insufficienti o per le fasce realmente disagiate, come chi vive da solo e ha un reddito Isee di 5 mila euro l’anno.

“Io non sono un politico- ha detto la Calafiore- e quindi non faccio valutazioni di questo genere, ma è chiaro che la gente a casa quando vedrà le bollette finirà con il protestare. Andare incontro a quel 70% che ha già pagato la Tares sarebbe stato un gesto apprezzabile. Probabilmente i consiglieri si sono lasciati influenzare da un parere negativo che lascia anche noi perplessi. In moltissime città sono state applicate queste modifiche ed interi comuni siciliani hanno persino azzerato la Tasi. Non chiediamo tanto, ma almeno le agevolazioni”.

E sul fronte Tari è proprio il consigliere comunale del Pd Daniele Zuccarello ad affondare il colpo: “Io voterò contro in Aula. Non è possibile che siano i cittadini a pagare per un servizio che non c’è. Anzi, dirò di più: lo stesso commissario liquidatore di Messinambiente Ciacci ha firmato il piano di servizio con riserva. Se ha riserve lui nei confronti di un piano che evidentemente non ha portato alcun risparmio né servizio efficiente, figuriamoci noi…Il nuovo Piano non è cambiato rispetto a quello dello scorso anno e neanche i servizi. Voterò no e chiederò anche le spese relative ai rimborsi di Ciacci e dei consulenti a vario titolo di Messinambiente e che finiranno a carico degli utenti. Perché i messinesi devono pagare per un servizio inadeguato e per i rimborsi, le cene, i viaggi di tutti questi consulenti alla luce dei risultati?”

Rosaria Brancato