Tasse comunali, evasori in giunta: 6 assessori e De Luca non erano in regola

Tasse comunali, evasori in giunta: 6 assessori e De Luca non erano in regola

Francesca Stornante

Tasse comunali, evasori in giunta: 6 assessori e De Luca non erano in regola

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martedì 22 Ottobre 2019 - 21:28

De Luca ha inaugurato il suo progetto di lotta agli evasori "U pisci feti da testa" ammettendo che nella sua giunta solo due erano gli assessori in regola con Tari, Imu, Tari e tutti i tributi. Adesso però tutti hanno pagato quanto dovevano

MESSINA – La lotta agli evasori dei tributi comunali deve partire da Palazzo Zanca. E così il sindaco De Luca, come aveva annunciato questa mattina, si è presentato puntuale in diretta Facebook per svelare i nomi degli assessori che non sono in regola con le tasse. A quanto pare però anche la giunta De Luca rispecchia esattamente la situazione di evasione che si registra in città e che lo stesso De Luca ha deciso di affrontare, stanare e combattere.

Evasori in giunta

Ad ammetterlo proprio il primo cittadino: «Su 8 assessori, solo in due sono in regola con i tributi e sono Salvatore Mondello ed Enzo Caruso. Anzi neanche io ero a posto perché mi risultavano gli ultimi 6 mesi del 2018 di Imu non pagati. Ma ne avevamo già parlato tra di noi. C’era qualcuno che aveva saltato qualche versamento, qualcuno che non ha pagato la Tari negli ultimi anni. Ma tutti possono avere difficoltà ma qui bisogna dare l’esempio e dunque in questi giorni tutti hanno versato e si sono regolarizzati».

Con grande nonchalance De Luca ha ammesso che la maggioranza della sua giunta, di fatto, fa parte della schiera dei messinesi che non paga le tasse comunali. Da cittadini e da assessori sono stati evasori. Il sindaco ha assicurato che in questi giorni tutti hanno pagato quanto dovevano, ma resta il fatto che siano assessori da più di un anno e che anche loro evidentemente hanno temporeggiato nel pagare.

“U pisci feti da testa”

De Luca ha inaugurato così il suo progetto “u pisci feti da testa”. Perché l’esempio deve partire da Palazzo Zanca e allora da adesso chi non è in regola lo deve fare al più presto. Si parte dal Palazzo. Non sono solo il sindaco e la giunta. Il progetto riguarda anche tutti i consiglieri comunali, di quartiere, i componenti dei Cda e tutti i dipendenti di Comune e partecipate.

Avviso ai dipendenti

«Su due impiegati comunali uno non è in regola. Come ha fatto il sindaco e la giunta fate anche voi. Chi campa attraverso il Palazzo Municipale e non paga i tributi è ladro. Stiamo lavorando a un regolamento. Voi pensate che chi vive attraverso il palazzo municipale si possa permettere di non pagare i tributi? A Messina duemila famiglie tra Comune e partecipate vivono pubblica amministrazione. La percentuale di evasione supera il 50% su alcune imposte. Dobbiamo fare un regolamento per sanzioni disciplinari per chi non paga e procedere poi ai decreti ingiuntivi o le compensazioni per i dipendenti che non pagano. Il tema della privacy cadrà di fronte agli atti amministrativi. Il nostro consulente sta incrociando i dati attraverso una banca unica».

Poi durante la diretta un passaggio su quella che in questi giorni è la battaglia delle battaglie e il punto da cui tutto è partito: gli evasori dell’Amam.

Tanti amministratori di condominio “si sono fregati i soldi” anzichè pagare le bollette Amam

«E’ emerso che il 50% degli amministratori, nei condomini in cui sono i contatori condominiali, si sono fregati i soldi. Sono stato due ore con il presidente dell’Amam Salvo Puccio per trovare una soluzione che adesso cercheremo di definire. Nei condomini in cui c’è questo fenomeno prendete a calci in culo l’amministratore che vi ha fottuto i soldi, nominate un nuovo amministratore e vi presentate all’Amam con una denuncia nei confronti del vecchio amministratore per appropriazione indebita, noi lo denunceremo per truffa, e sottoscriviamo un accordo. Voi versate il 20% di quanto dovete e immediatamente consentiamo di installare il contatore singolo. A una condizione: alla transazione che verrà sottoscritta dovrà essere allegata la tabella millesimale del condominio in modo che ogni condomino si accolla il debito in misura millesimale e si mette in regola».

4 commenti

  1. Il mio desiderio, la mia idea da cittadino, è quella di avere uffici che in autonomia e piena efficienza garantiscano la riscossione costante di quanto dovuto. Qualunque altra iniziativa estemporanea per quanto possa sembrare rivoluzionaria a Messina, resta fine a se stessa e limitata nel tempo. Manutenzione ordinaria continua e costante, riscossione idem. Allora De Luca sarà davvero il fautore della svolta. Ci vuole tempo è certo, ma lui ha la possibilità di lavorare sul lungo periodo,?in occasione delle europee cercò il consenso immediato. Picche fu la risposta.

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  2. De Luca evasore.
    Cu pripara u’ vilenu a prima tazza iè a soi.

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  3. Credo si stia facendo confusione, sia a livello locale che nazionale, tra evasione e debiti nei confronti dell’erario, che non sono reati…. distrazione di massa???

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  4. Per essere considerati evasori occorre che venga contestata con cartella esattoriale la somma dovuta. Secondo quanto dice De Luca non è stata notificata alcuna cartella e quindi sarebbe appena il caso che chi dà questa informazione alleghi copia dell’atto di notifica così sapremmo immediatamente chi ha torto e chi no. Mi sembra ovvio che volendo avviare la ricognizione dei morosi, per primi assessori e sindaco si siano premurati di verificare le pendenze e abbiano provveduto al saldo. Ciò non li rende evasori al contrario di tanti che magari ancora sperano che non arrivi la famigerata cartella.

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