L’Imu aumenta e pagano i cittadini, ma Croce si impegna a cercare i responsabili del crack del Comune

L’Imu aumenta e pagano i cittadini, ma Croce si impegna a cercare i responsabili del crack del Comune

Danila La Torre

L’Imu aumenta e pagano i cittadini, ma Croce si impegna a cercare i responsabili del crack del Comune

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lunedì 08 Ottobre 2012 - 16:29

Il commissario straordinario non esclude l’accertamento di eventuali responsabilità del fallimento finanziario dell’ente e afferma: «Io non sono un politico ma un pubblico ufficiale, un notaio, e se accerto irregolarità di qualsiasi genere ho l’obbligo di denunciarle»

L’aliquota Imu aumenta e raggiunge la soglia massima. Lo prevede la delibera istruita dal dirigente comunale ai tributi Romolo Dell’Acqua, approvata dal commissario Luigi Croce con i poteri della Giunta, ed oggi esitata dalla Commissione bilancio con parere favorevole. Il sì alla delibera in commissione è stato quasi sollecitato dal commissario straordinario Croce, che ha voluto chiarire: «Non si tratta di un capriccio ma di una necessità: i dati del Comune mi hanno allarmato a tal punto da far predisporre tale delibera».

Nello specifico, le modifiche delle aliquote dell'IMU per l'anno 2012, stabilite dall'art. 13 del D.L.201/2011, prevedono gli aumenti dello 0,3 per cento dell'aliquota base, di cui all'art. 13, comma 6, del D.L. 201/2011, e dello 0,2 per cento dell'aliquota per l'abitazione principale e relative pertinenze. L'IMU, quindi, proposta per il 2012, sarà dell'1,06 per cento come aliquota base e dello 0,6 per cento come aliquota prevista per l'abitazione principale e relative pertinenze. Nell’atto deliberativo sono indicate anche la detrazione di imposta pari a 200 euro, maggiorata di 50 euro per ciascun figlio di età non superiore a 26 anni, a condizione che lo stesso dimori abitualmente e risieda anagraficamente nell'unità immobiliare adibita ad abitazione principale. La maggiorazione non può superare, secondo il provvedimento commissariale, 400 euro e pertanto l'importo complessivo della detrazione (200 euro) e della maggiorazione non può risultare superiore a 600 euro; per i fabbricati rurali ad uso strumentale l'aliquota è dello 0,2 per cento .

Secondo le più ottimistiche proiezioni, dalla tassa sulla casa, il Comune potrebbe incassare entro dicembre 22 milioni di euro, ma il Ragioniere generale del Comune, Ferdinando Coglitore, ha spiegato che « secondo numeri empirici si potrà arrivare a 10- 15 milioni di euro». In entrambi i casi, si tratta di somme che potrebbero ridare respiro al Comune, ma certo non risollevarlo dal baratro in cui si trova oggi.

La delibera sull’Imu approderà adesso in Consiglio comunale, corredata dal parere favorevole espresso dalla commissione bilancio ma anche da una “promessa” del commissario Croce. Incalzato da alcuni consiglieri sulla necessità di accertare le responsabilità di chi, negli anni, ha provocato, il disastro economico dell’ente, senza limitarsi ad innalzare le tasse ai cittadini, che non sono altro che vittime sacrificali, Croce non si è tirato indietro ed all’invito rivolto dal consigliere di Risorgimento messinese Nino Carreri di valutare la possibilità di costituirsi parte civile nei processi per truffa e dolo nei confronti del Comune ha affermato: «Io non sono un politico ma un pubblico ufficiale, un notaio, e se accerto irregolarità di qualsiasi genere ho l’obbligo di denunciarle. Se mi arriveranno avvisi di udienze, esaminerò caso per caso». (Danila La Torre)

22 commenti

  1. dott.Croce,devono pagare i responsabili e sopratutto scomparire dalla scena politica.NON candidabili per accertata incapacità verso i cittadini,non certo per altre cose dove sono degli speedy Gonzales.

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  2. Salvatore Vernaci 8 Ottobre 2012 17:07

    LA COMMISSIONE CONSILIARE DEL COMUNE DI MESSINA HA STABILITO L’ALIQUOTA MASSIMA, CONSENTITA DALLA LEGGE, SIA PER LA PRIMA CASA SIA PER LE ALTRE.
    Secondo la normativa vigente: Aliquota IMU 2012 Prima Casa: Aliquota base: 0,4% .- I Sindaci hanno possibilità di variare questa aliquota da un minino di 0,2% a un massimo di 0,6%. Aliquota IMU 2012 Altre Proprietà.- Per altre proprietà si intendono la seconda casa, le case in cui non si ha la residenza, i negozi, gli uffici, le fabbriche e in generale gli immobili non residenziali. Aliquota base: 0,76%. I comuni possono variare l’aliquota delle altre proprietà, in aumento o in difetto, dello 0,3% (tre per mille). L’aliquota IMU può quindi oscillare, a seconda delle zone, dallo 0,46% all’1,06%. Il Comune di Messina propone: “L´IMU, per l’anno 2012, il massimo dell’aliquota consentita per legge, cioè lo 0,6 per cento come aliquota prevista per l´abitazione principale e relative pertinenze e l’1,06 per cento per le altre. Assurdo!… Notizie di STAMPA riportano: Aliquota IMU prima casa: “Milano, Bologna e Firenze confermano l’aliquota base (0,4%), mentre tra chi ha scelto per l’alleggerimento . 0,3% segnaliamo Trieste, Mantova, Lecce, Novara, Nuoro, Vercelli, Siracusa , Biella, ecc.. La tassa sulla prima casa è un atto che colpisce uno dei diritti fondamentali del cittadino e per questo è, unanimamente, reputata ingiusta ed iniqua. La prima abitazione è sempre un qualcosa costruito dopo anni di sacrifici di lavoro e sudore da parte di genitori e figli, che non è giusto tassare. Non si possono fare pagare ai Messinesi le inefficienze e/o gli errori degli Organi Istituzionali e Burocratici del Comune. Se il Comune ha sforato il patto di stabilità, la colpa non è degli ignari cittadini, ma di chi ha adottato o omesso di adottare provvedimenti, con il beneplacito di pareri favorevoli di chi di competenza e con l’omesso controllo dell’Organo consiliare e/o dei Revisori dei Conti, venendo meno alle loro ordinarie funzioni.

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  3. Salvatore Vernaci 8 Ottobre 2012 17:27

    Sono completamente in disaccordo. Non si può vessare la popolazione, portando alla aliquota massima una tassa iniqua ed ingiusta e che non affronta e non risolve nessun problema. Il Comune avrebbe dovuto e dovrebbe effettuare una puntuale e incisiva manovra contro l’evasione ed elusione fiscale, ma non tassare la prima casa. Cosa ha Messina di diverso da Milano, Bologna e Firenze, per citarne alcune, che hanno stabilito, per la prima casa l’aliquota dello 0,4%?… o addirittura di Trieste, Mantova, Lecce, Novara, Nuoro, Vercelli, Siracusa, Biella, ecc..che hanno stabilito, sempre per la prima casa, l’aliquota dello 0,3%?… Non si possono fare pagare ai Messinesi le inefficienze e/o gli errori degli Organi Istituzionali e Burocratici del Comune. Se il Comune ha sforato il patto di stabilità, la colpa non è degli ignari cittadini, ma di chi ha adottato o omesso di adottare provvedimenti, con il beneplacito di pareri favorevoli dei Dirigenti, che hanno permesso e consentito lo sforamento, affrontando spese ingiustificate, perché non previste o con stanziamento insufficiente in bilancio. Ed a questi Dirigenti, secondo quanto riportato dalla Stampa, viene corrisposta anche l’indennità di risultato?…. Se questi sono i risultati!…

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  4. Avete ragione, le tasse maggiorate, le devono pagare i cittadini ++++++e lui stesso.

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  5. Assolutamente d’accordo! La disamina è ineccepibile!
    Ma prima di accertare le inefficenze di chi ha amministrato Messina sappiamo bene che ne passerà di acqua sotto i ponti, salvo poi alla fine NON PAGARE NULLA per sopraggiunti limiti temporali…
    Semmai sarebbe il caso di invitare la cittadinanza a NON VOTARE MAI PIU’ queste persone e le loro “cordate”, talvolta (cioè SEMPRE) l’interesse di molti DEVE prevalere su quello dei singoli e dei piccoli favori di bottega (leggi: compari, amici, amici degli amici…).

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  6. E’ da anni che chiedo chiarezza sui conti del Comune per l’accertamento di eventuali responsabili, ma non sono stato mai preso in considerazione. Ho sostenuto che solo attraverso una diagnosi seria, attenta ed approfondita poteva uscire fuori una terapia d’urto finalizzata ad eliminare e/o ridurre le strutturali criticità della gestione finanziaria del Comune ed, in tale modo dare respiro alla liquidità di cassa, con abbattimento o, almeno, riducendo drasticamente il ricorso alle “anticipazioni di tesoreria”, Niente di tutto questo. Chi ha governato la nostra città in questi ultimi anni non ebbe cura di fare “chiarezza” sui conti del Comune, a cominciare dal commissario regionale dr. Gaspare Sinatra il quale, pur sollecitato pubblicamente dal giornalista dr, Lucio D’amico a fare chiarezza sui conti del Comune, lasciò la nostra città senza adempiere a tale invito e, per ultimo, la promessa del Sindaco Giuseppe Buzzanca che, pur avendo annunciato ai cittadini messinesi l’operazione verità. sui conti del Comune, si dimise senza rispettare tale impegno.
    Come si vede, la verità sui conti del Comune, non se ne comprende il motivo, tarda a venire. Dott. Luigi Croce, Ella è persona saggia e vissuta. Lei è già a conoscenza che il Comune che Le è stato affidato, da tempo, è in stato di “dissesto finanziario” Non prolunghi l’agonia di un Comune da anno in stato comatoso. Dichiari il dissesto finanziario e vedrà che i cittadini messinesi accetteranno l’aumento delle aliquote prevista dalla delibera da Lei adottata e che sarà sottoposta all’esame del Consiglio Comunale. Sono convinto che i cittadini messinesi pagheranno le tasse per risollevare il Comune dalle macerie in cui è stato ridotto, ma non per continuare a pagare i gettoni di presenza ai consiglieri in carica o per mantenere, sino a quando vengono accertate e provate le eventuali responsabilità, una classe politica e dirigenziale che tale disastro ha determinato.

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  7. Ci rendiamo conto della follia?
    Pagheremo una mazzata per cosa? Per pagare gli stipendi ai dipendenti del comune e delle relative partecipate!
    Nessun miglioramento dei servizi. Nessuno investimento infrastrutturale.
    I numeri dico questo. Siamo al limite dell’assurdo.

    Bene commissario. Continui così. I messinesi gliene saranno grati.

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  8. io mi sono reso conto,ma lei si è reso conto del sig.sinnacu che è scappato dicendo che il programma a Messina era stato completato al 99%.Intedeva forse dire che aveva affossato messina al 99%

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  9. Anche noi messinesi abbiamo il nostro piccolo Mario Monti, Ok comprendiamo e pagheremo tutto ma vogliamo una fetta della torta.
    Che sò potrei fare il consulente esterno, l’usciere part-time, l’esperto in fumetti per il palacultura?

    Visto che l’innalzamento delle imposte ai massimi livelli è una misura prevista come conseguenza al dissesto finanziario, che venga finalmente formalizzato (come scrive chi mi precede) almeno per la soddisfazione di non continuare a foraggiare alcuni dei nostri illustri rappresentanti.

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  10. non bisognerebbe pagare nulla. chi ha sperperato dev’essere beccato prima di salare i cittadini, e non dopo quando ha già intestato tutto a moglie, parenti e affini.

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  11. Me ne rendo conto perfettamente.
    Tuttavia, trovo una certa analogia tra Monti e Croce. Entrambe acclamati come salvatori della patria, si stanno rivelando per quello che sono: tassatori della peggior stregua. E tutto ciò a che pro?

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  12. Luigi CROCE rassicura i messinesi sull’impegno a denunciare alle autorità competenti i responsabili di questo disastro finanziario e economico di Palazzo Zanca e delle sue partecipate, NON HO ALCUN DUBBIO. TempoStretto e i suoi commentatori si sono assunti il compito difficile di impedire che restassimo nell’ignoranza, a dire il vero spettava anzitutto alle belle addormentate del Consiglio Comunale e delle sue Commissioni,ma riposano profondamente e sono subalterni ai dirigenti. Voglio dare una mano a CROCE, pubblicando tre link, complimenti a chi cura la presentazione per il tocco di colore, ricordando ai messinesi che i verbi PREVEDERE e ACCERTARE, hanno nel sistenma contabile un significato più rigoroso,molto più rigoroso, di quello che diamo nella nostra vita quotidiana.
    Il link 0 ci da Le ENTRATE ACCERTATE per TITOLI e quelle TRIBUTARIE sono state nel 2011 quasi 73 milioni, ci sono state e in che tempi?
    Il link 1 ci da le entrate TRIBUTARIE per categoria, quelle previste e accertate da Romolo DELL’ACQUA sono la categoria 1
    pari nel 2011 a oltre 44 milioni, ci sono state e in che tempi?
    Il link 2 è un riferimento alle entrate per accensione di prestiti, sbalorditiva è la cifra accertata per l’anticipazione di cassa,nel 2011 quasi 194 milioni, incredibilmente maggiore dei 47,5 milioni del 2010,ma la commissione POLITICHE FINANZIARIE,dopo esserne venuta a conoscenza,ha occupato l’ufficio di Orazio MILORO?
    http://imageshack.us/a/img855/316/rendiconto0.png
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  13. ma Carreri non fà parte di quella microcoalizione di D’Amore, che ha apppoggiato Buzzanca alla ultime elezioni?’

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  14. E come si suol dire, paga sempre pantalone…………..
    Sono stato felice dal primo giorno del Suo insediamento, Esimio Dott. Croce, e sapevo che lungo il Suo cammino non facile, avrebbe scovato i responsabili di questo scempio, di queste brutture, perpetrate ai danni di una città “babba” quale è Messina. Adesso mi rivolgo all’Uomo di diritto Dott. Croce:Abbiamo solo una possibilità visto che Lei prima o poi andrà via, abbiamo solo un treno non lo perda, tolga fine a tutto e se c’è di “avvisare” qualcuno lo faccia e costituisca il Comune parte civile, faccia pagare una volta per tutte coloro che con i soldi della comunità hanno sbagliato a spenderli. Inizi dalle partecipate,affondi la lama in maniera forte ed indelebile sui Servizi Sociali, che forse li trova molto pane per i Suoi denti.Non è dignitoso arricchirsi sulle sofferenze della povera gente, mi creda Dott. Croce; qualcuno a Lei molto vicino conosce le magagne dei servizi Sociali, per altro sotto gli occhi di tutti…..
    Grazie, infinitamente grazie per tutto quello che riuscirà a fare in questo periodo di reggenza in questo compito assai difficile. Messina Le sarà grata!!!

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  15. NON CI SARA’ NESSUN DISSESTO perchè l’art. 17 della legge 42/2009 prevede “meccanismi automatici sanzionatori degli organi di governo e amministrativi nel caso di mancato rispetto degli equilibri e degli obiettivi economico-finanziari assegnati alla regione e agli enti locali, con individuazione dei casi di ineleggibilità nei confronti degli amministratori responsabili degli enti locali per i quali sia stato dichiarato lo stato di dissesto finanziario di cui all’articolo 244 del citato testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, oltre che dei casi di interdizione dalle cariche in enti vigilati o partecipati da enti pubblici. Tra i casi di grave violazione di legge di cui all’articolo 126, primo comma, della Costituzione, rientrano le attività che abbiano causato un grave dissesto nelle finanze regionali”.
    Significa che centinaia di politici, sindaci, assessori, consiglieri comunali, presidenti e consiglieri di quartiere, presidenti e consiglieri di aziende municipalizzate, esperti e consulenti verrebbero fatti fuori dalla politica per 10 anni. E’ come quando un commerciante fallisce. L’interdizione è la morte civile.

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  16. E non solo, continua si facebook e su twitter a reclamizzare le sue cose (male)fatte, e ha il coraggio napoleonico di dire A Proposito di Fatti!!!!!

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  17. Ma se fossero i cittadini a sporgere denuncia nei confronti di chi non ha saputo amministrare ,chiedendo un risarcimento dei danni causati ? credo si possa fare un pò di buona volontà

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  18. speriamo perchè sinceramente non mi fido

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  19. Non Basta, è giusto pagare è giusto che paghino chi ha creato il dissesto e passeranno decenni con tutte le prescrizioni del caso, ma di una cosa non si è parlato, di riorganizzare organigramma del comune e associate, sanare i dipartimenti ed eliminare il personale inutile, riorganizzare il dipartimento di riscossione tributi e quello dei vv eliminare i posapiano e rendere il comune una macchina efficente e non una slot mangiasoldi.

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  20. Se ci sono, il dottor Croce li scoverà! E per quelli che hanno causato il dissesto finanziario saranno cazzi amari!
    Forza dott. Croce i Messinesi tutti sono con lei!

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  21. li cerchi nei cassnetti dell’immondizia,sicuramente li ci sono

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  22. Dagli enti pubblici la cosa fondamentale è eliminare la politica, perchè è proprio questa la causa di tutti i danni che poi sono chiamati a pagare i cittadini. Pensate che ci sia veramente bisogno al comune di consiglieri di quartiere, consiglieri comunali, assessori e sindaco, e alla provincia di consiglieri provinciali, assessori e presidente, e così alla regione? Eliminiamo tutte queste “fauci divoratrici” che non fanno altro che pesare sulle nostre tasche. Quanti dipendenti ci sono al comune, alla provincia e alla regione che effettivamente svolgono il lavoro per cui sono pagati? Cominciamo ad eliminare il superfluo. Gli enti pubblici, gli enti di sottogoverno, ecc. , sono dei carrozzoni mangiasoldi a carico dei contribuenti che producono soltanto cariche politiche e nient’altro. Cominciamo da qui. E’ assurdo, anche se comprensibile, che i danni creati negli enti locali debbano pagarli i cittadini con l’aumento delle tasse, per poi consentire nuovamente ai politici dei palazzi di gestire malamente le risorse. Lo Stato non è una banca, così come non sono una banca i cittadini che già sono tartassati abbastanza, e sopratutto sono stufi di tutta la classe politica e dirigente.
    Il dott. Coglitore, ragioniere generale del comune, dovrebbe spiegare ai lettori ed ai cittadini come siamo arrivati a questo punto e cosa ha fatto negli anni precedenti, dal momento che (si presuppone) annualmente la situazione finanziaria viene monitorata.

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