Picciotto: “Il Comune deve sostenere gli imprenditori per incentivare e difendere il lavoro”

Picciotto: “Il Comune deve sostenere gli imprenditori per incentivare e difendere il lavoro”

Picciotto: “Il Comune deve sostenere gli imprenditori per incentivare e difendere il lavoro”

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sabato 20 Agosto 2016 - 08:56

Il presidente di Confcommercio, dopo avere introdotto il tema legato alle politiche attive del lavoro, ovvero delle iniziative di sostegno statali al mercato del lavoro, non ha esitato a lanciare delle stoccate alle amministrazioni comunali cittadine degli ultimi trent'anni

Il tema del lavoro è stato al centro dell’interessante tavola rotonda tenutasi all’Arena Belvedere della Fiera su iniziativa della Confcommercio, l’Ente Bilaterale per il Terziario e i giovani imprenditori. Un dibattito che ha suscitato l’interesse di visitatori della cittadella fieristica perché s’è parlato di un tema di stretta attualità. Il dibattito, moderato dalla giornalista Gisella Cicciò, è stato preceduto dalla suggestiva proiezioni di un documentario sull’evoluzione del lavoro in Italia dall’Unità ad oggi. Il cortometraggio firmato dal regista cosentino Francesco Gallo è stato commentato dall’attore Mario Parlagreco. Carmelo Picciotto, presidente di Confcommercio, dopo avere introdotto il tema legato alle politiche attive del lavoro, ovvero delle iniziative di sostegno statali al mercato del lavoro, non ha esitato a lanciare delle stoccate alle amministrazioni comunali cittadine che da oltre trent’anni tengono nel cassetto dei desideri degli imprenditori il piano commerciale. “Il mercato del lavoro – ha detto Picciotto – potrebbe ricevere una spinta sostanziale nel momento in cui l’amministrazione comunale comprende quanto sia importante proporre un nuovo piano commerciale, ormai stantio da oltre trent’anni. Purtroppo – ha aggiunto il presidente di Confcommercio – l’assenza di regole al passo con i tempi non aiuta lo sviluppo del commercio e quindi il mercato del lavoro. Le politiche di sostegno sono anche queste, avere degli strumenti non interventi di sostegno economico”.

Eliseo Gullotti, sindacalista della Uil-Tcus, ha affondato il coltello sulla piaga aperta del rapporto fra le parti sociali e l’amministrazione comunale. “Tre anni fa – ha detto Gullotti – abbiamo spedito con Picciotto come Ente bilaterale per il terziario, una lettera al sindaco siglata anche dagli altri sindacati, per la creazione di un Patto per Messina che potesse consentire alle categorie produttive di sedersi attorno a un tavolo ed affrontare la tematica del lavoro. Nessuna risposta da parte del sindaco Accorinti. Abbiamo reiterato la richiesta l’anno successivo e ancora oggi aspettiamo. Purtroppo – ha concluso – non si è compreso che il tessuto economico-produttivo della nostra città si sta impoverendo giorno dopo giorno”.

Alfredo Natoli, in rappresentanza dei giovani imprenditori, ha parlato invece delle start-up, quale strumento di incentivo al mercato del lavoro imprenditoriale. “La mia esperienza – ha detto – è quella di un giovane imprenditore che s’è industriato per creare qualcosa di innovativo come una card di servizi per il turismo. Con alcuni giovani imprenditori abbiamo intercettato i finanziamenti europei e adesso abbiamo in mano uno strumento che ci consentirà di creare posti di lavoro in Sicilia utilizzando le nuove tecnologie. I finanziamenti ci sono, basta solo cercarli e avviare l’attività. Detta così sembra facile – ha concluso – ma non è impossibile”. Infine, la parte normativa dell’apprendistato è stata trattata da Ermanno Donati, presidente provinciale giovani dei consulenti del lavoro della provincia di Messina.

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