Francesco Palano Quero presenta domenica la sua candidatura alle primarie per il sindaco

Francesco Palano Quero presenta domenica la sua candidatura alle primarie per il sindaco

Rosaria Brancato

Francesco Palano Quero presenta domenica la sua candidatura alle primarie per il sindaco

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giovedì 07 Marzo 2013 - 14:25

Domenica pomeriggio al Teatro Annibale di Francia il renziano Francesco Palano Quero presenta la sua candidatura alle primarie per la carica di sindaco. "Vogliamo iniziare dall'esperienza innovativa di ascolto e partecipazione maturata in questi anni nel IV e V quartiere". Il sistema dei Consigli aperti e della cittadinanza attiva diventa "strumento" di crescita della città

La sua candidatura è stata annunciata il venerdì precedente alle Politiche, per mettere un paletto chiaro e dire: noi ci siamo. Adesso il renziano Francesco Palano Quero presenterà ufficialmente la sua candidatura alla primarie del centro-sinistra per la carica di sindaco domenica 10 marzo alle 17 al Teatro Annibale di Francia.

In verità i renziani avevano chiesto inizialmente il Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, ma pare che il commissario Croce, dopo decine e decine di incontri politici effettuati tra regionali, Politiche e persino sabato scorso per la squadra di Reset stavolta abbia detto no all’uso della sala.

Non sappiamo ancora se e che tipo di primarie ci saranno, se di coalizione (quindi allargate anche a Udc, Dpr, Megafono e movimenti) o se ristrette al centro-sinistra con Sel e Psi, oppure se salteranno del tutto in virtù di accordi di vecchio stampo. Nell’attesa il gruppo che ha dato forza alla candidatura di Quero tira dritto e passa all’ufficializzazione fissando la presentazione a domenica.

“Biasimiamo con forza altre forme di accordi pre-elettorali, basati solo su logiche vecchie da manuale Cencelli- dichiara il candidato sindaco-La nostra città non ha bisogno di imposizioni dall'alto né di accordi di convenienza che non tengano conto delle richieste, delle idee, delle proposte e della partecipazione attiva della cittadinanza”.

L’attuale presidente del IV quartiere che ha deciso di impegnarsi nella corsa alle primarie prende ad esempio proprio le esperienze maturate in questi anni sia nel IV che nel V quartiere (presieduto da un altro renziano, Alessando Russo) e che hanno puntato molto sugli strumenti di partecipazione dei residenti e del coinvolgimento del territorio anche attraverso sedute di Consiglio aperte e fuori dalla sede ufficiale, in ultimo quella all’ex Teatro in Fiera durante l’occupazione.

“Questa proposta nasce da un metodo sperimentato negli anni di presidenza delle istituzioni decentrate, una presenza giovane e consapevole che ha ricercato e saldato le esperienze di cittadinanza attiva alle pratiche amministrative. Due quartieri, il IV e il V, hanno innovato i processi di ascolto e di proposta intersecando la città “degli eletti” con quella della “partecipazione”. Piccoli e grandi temi dei cittadini sono stati accolti dentro i Consigli circoscrizionali aperti attraverso assemblee consegnando alle decisioni di chi amministrava un patrimonio d’idee, di proposte e di consapevolezza. Vogliamo partire da lì, da esperienze immerse nella complessità dei tessuti associativi e collettivi, dalle competenze umane e professionali, dagli individui attivi e dalle forme nuove e attente di civismo”.

L’esperienza innovativa portata avanti sarà solo il punto di partenza da estendere come metodo aperto e inclusivo. Sia il IV che il V quartiere interessano una vasta area urbana con problematiche complesse e un’alta percentuale di residenti ed è proprio questa esperienza di base che il gruppo dei renziani (ma non solo) vuol portare al livello successivo, quello dell’amministrazione comunale attualmente ridotta a macerie.

“Adesso è il momento di includere dentro il progetto altre esperienze presenti sul territorio- continua Palano Quero-, i pezzi di città marginale, i bisogni di futuro che provengono dalle generazioni più giovani, le molteplici e diverse abilità,la capacità di progetto, di accoglienza, di qualità urbana e ambientale. Una città più bella parte da una politica davvero più bella, dove non siano in pochi, seppure eletti, a decidere le sorti della comunità per un quinquennio, ma dove i cittadini tornino a partecipare, a proporre, a decidere in prima persona ciò che sia meglio per loro. Una politica che sappia costruire cittadinanza reale, che faccia uscire Messina dalla sua storica condizione di sudditanza ad una politica chiusa ed autoreferenziale, ove i diritti sono sempre stati ritenuti favori, cortesie, concessioni”.

Questi dunque i renziani. Nel frattempo i vertici dei partiti tradizionali, Pd e Udc continuano sulla strada degli incontri ristretti, delle decisioni prese in poche stanze. La più importante di tutte, quella se fare le primarie o meno, ancora non è stata presa ed ogni giorni è diventata una sorta di tiro al bersaglio da impallinare in nome di altre logiche. Lunedì ad esempio ci sarà un incontro tra Crocetta ed i vertici di Pd e Udc (richiesto nei giorni scorsi da D’Alia) per affrontare , tra gli altri temi, anche le candidature in vista delle amministrative di maggio in numerosi comuni dell’isola e capire se, e in che modo, ripetere la “Triplice alleanza” che ha portato in autunno alla vittoria di Crocetta. Non è affatto detto che in quest’ambito le primarie diventino lo strumento prescelto e se l’indirizzo non sarà invece quello di una “spartizione territoriale” tra gli alleati vecchia come il mondo.

Rosaria Brancato

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