“Messinesi nel mondo”: la Mandarin del gruppo Franza sbarca in Iraq, la “Ponte di Archimede” in Indonesia

“Messinesi nel mondo”: la Mandarin del gruppo Franza sbarca in Iraq, la “Ponte di Archimede” in Indonesia

“Messinesi nel mondo”: la Mandarin del gruppo Franza sbarca in Iraq, la “Ponte di Archimede” in Indonesia

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sabato 25 Aprile 2009 - 08:43

Grosso esperimento: il WiMax si sposa con il satellite. Una soluzione ibrida che consentirà di dare accesso in banda larga anche laddove manca una dorsale in fibra

Una soluzione ibrida satellitare e wireless che consentirà di dare accesso in banda larga a WiMax anche laddove manca una dorsale in fibra. È il cuore dell’innovazione che sarà adottata in Iraq e nasce dall’inventiva di tre aziende: Temix Spa, Mandarin Spa e Korec Srl. Mandarin e Korec si occuperanno di progettare la parte WiMax della rete nazionale di telecomunicazioni per l’Iraq, all’interno di una cordata capeggiata da Temix (che è il general contractor). La Mandarin, società presieduta da Vincenzo Franza, si era aggiudicata, nella primavera del 2008, le frequenze per trasferire ad alta velocità via radio il traffico di dati della rete internet in Sicilia. La società lavora soprattutto sull’utenza business, ma non perde di vista quei 100 comuni siciliani (su 390 in totale) che ancora non sono stati raggiunti dalla banda larga, anche se non tutte le province sono state raggiunte dal sistema.

Oggi questo nuovo progetto. È una delle prime volte al mondo che il WiMax si appoggia alla banda larga satellitare. Il tutto si basa su un apparecchio di rete che riesce a gestire entrambe le tecnologie, prendendo il segnale dal satellite per poi distribuirlo via WiMax. Soluzione ideale per zone “estreme” e situazioni particolari, come appunto l’Iraq, dove bisogna sopperire alle carenze delle infrastrutture fisse (in fibra ottica o in rame).

Un accordo per la nuova rete irachena

Il progetto prende quindi il via con l’accordo firmato il 21 aprile a Catania presso l’ hotel Parco degli Aragonesi con la “Iraq central cooperative associations for communication and transportation” Iccact (l’equivalente di un’Agenzia governativa ) che fa parte di una più ampia partnership tecnologica. Il piano prevede tre distinti progetti, per un valore di 13 milioni di euro nella prima fase per la sola componente tecnologica, dal momento che per i servizi a basso valore aggiunto saranno impiegati ingegneri e maestranze locali alle quali verrà trasmesso il know how necessario: dalle nozioni per il management di rete e servizi fino alle strategie di marketing, dal semplice servizio d’accesso all’integrazione di soluzioni avanzate. Le tre aziende dell’Etna Valley sono le uniche, a livello nazionale, impegnate nella ricostruzione nel settore delle telecomunicazioni in Iraq esportando non solo innovazione ma anche capacità di fare “network”, ciò di cui oggi ogni progetto ha bisogno per una buona riuscita.

I dettagli del piano

La prima fase partirà tra 90 giorni guidata da Temix Spa e prevede la realizzazione di una rete d’accesso BWA su tecnologia Wimax, congiuntamente ad up‐link satellitari per altre parti del territorio. La soluzione satellite‐wimax sarà applicata in Iraq con l’impiego di stazioni mobili integrate (BTS WiMax/Sat), che hanno il vantaggio di essere posizionate rapidamente in qualunque parte del territorio favorendo il deployment della rete in modo rapido e rispondente alle reali necessità del territorio. Il progetto prevede l’intervento quindi di Mandarin Spa (l’operatore di telecomunicazioni che si è aggiudicato la licenza d’uso WiMax per la Sicilia) e Korec Srl le quali cureranno la progettazione e la conduzione operativa prevista per la realizzazione della rete Wimax nelle città di Bagdad, Wassit e Missan, con una copertura di oltre dieci milioni di abitanti, avendo come obiettivo trasferire il know how per la creazione del modello di business dell’operatore Wimax e l’implementazione di servizi di core che saranno alla base dell’attività quali billing, accounting, rating (soluzioni complete end to end). A completamento dei servizi di comunicazione, nella città di Bagdad sarà realizzata un’infrastruttura di rete radiomobile CDMA (Code Division Multiple Access), che avrà la capacità di fornire servizi voce e dati.Competenze e professionalità siciliane sono state valutate quindi positivamente dallo staff tecnico iracheno anche a confronto di realtà multinazionali americane ed asiatiche sulla carta molto più avvantaggiate.L’accordo con l’ Iccact prevede infine la realizzazione di una rete in fibra con metodologia DWDM (Dense Wavelength Division Multiplexing) , per l’interconnessione di 111 città.

Ponte di Archimede a Giacarta

Intanto ieri a Giacarta è stato firmato il contratto per la realizzazione in Indonesia di Turbine Kobold tra la Società messinese Ponte di Archimede International S.p.A. e la società Indonesiana Javasea Transnautic. Le turbine Kobold sono una tecnologia siciliana che utilizza le correnti marine per produrre energia elettrica. E’ stata studiata e sperimentata nello Stretto di Messina dal 2001, primo prototipo mondiale che produce energia elettrica immettendola nella rete ENEL. Il contratto è il primo nel quadro del progetto Asia delle Nazioni Unite con i Ministeri della Ricerca e Tecnologia di Indonesia, Filippine e Repubblica Popolare Cinese. La Società Ponte di Archimede ha avviato progetti analoghi per alcuni Paesi europei e anche per alcune aree dell’Africa, in collaborazione con partners olandesi e spagnoli.

E.R.

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