Mimo, l'app che introduce ai segreti della programmazione

Mimo, l’app che introduce ai segreti della programmazione

Mimo, l’app che introduce ai segreti della programmazione

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sabato 28 Luglio 2018 - 04:24

Con un’interfaccia gradevole e lezioni brevi e divertenti si può imparare anche a creare videogiochi.

Si chiama Mimo, è gratuita e ha lo scopo di insegnare a chiunque, tramite lo smartphone, le basi di programmazione attraverso diversi progetti interattivi: dallo sviluppo di un Super Mario un po' rudimentale alla creazione di un sito, fino a come si può crittografare, nonché decrittografare, una password.

L’app in questione, sviluppata da un team internazionale di esperti informatici che l’ha resa disponibile sia per Android che per IOS, è l’ennesima prova del fatto che il mondo continua a muoversi a gran velocità nella direzione dell’informatica, la quale, evidentemente, aiuta anche nella ricerca di un lavoro.

Gratuita sì: ma se si vuole usufruire di tutte le lezioni bisogna pagare un abbonamento di 10€ al mese o 30€ all’anno, che però si può disdire in qualsiasi momento. Il prezzo può sembrare alto a primo acchito, ma bisogna ammettere che Mimo fa più che dignitosamente il suo lavoro e che le sue lezioni sono brevi, interattive e divertenti. Con Mimo si impara infatti, a creare un videogioco, a realizzare un sito e un’app per Android e Ios, attraverso l’apprendimento dei linguaggi Swift, C++, C#, Java, Javascript, Python, Kotlin etc.

Una parte è, infine, dedicata a diventare quello che Mimo definisce hacker “etico”, ovvero un esperto informatico in grado di verificare le falle di sicurezza dei sistemi.

Fra i suoi pregi bisogna aggiungere che Mimo è esteticamente gradevole e può essere installata sulla quasi totalità dei dispositivi in commercio, compresi i tablet.

Alcuni dei suoi progetti richiedono l’ausilio del pc e quindi, quando serve, l’app fornisce il link da copiare per raggiungere “l’area progetti” sul desktop. Non serve un pc performante per eseguire i programmi richiesti, basta un normale portatile.

A questo punto si potrebbe dire che l’app è finita qui, perché in effetti oltre a quanto detto non fa granché però quello che fa lo fa bene. Ha, comunque, un piccolo difetto che va sottolineato: purtroppo non è tradotta quindi se non siete ferrati in inglese meglio lasciar perdere.

E infine forse sarà utile una dritta: se cominciate un corso su un linguaggio di programmazione, scaricate il rispettivo esecutore dei comandi anche sul computer perché è vero che l’app vi fa fare pratica dal vostro cellulare, ma dopo un po’ di lezioni potete cominciare a provare a creare piccole stringhe di codice anche da soli e per farlo vi basterà cercare su un motore di ricerca il linguaggio che state studiando seguito da download, per es. C++/C#/javascript etc. download.

Emilio Gennaro

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