Il Cga ha respinto il ricorso di Buzzanca sul voto dell'Ars

Il Cga ha respinto il ricorso di Buzzanca sul voto dell’Ars

Rosaria Brancato

Il Cga ha respinto il ricorso di Buzzanca sul voto dell’Ars

venerdì 13 Luglio 2012 - 16:17

Il Cga ha respinto il ricorso presentato da Buzzanca contro il voto dell'Ars che il 12 giugno aveva dichiarato l'incompatibilità tra le due cariche. Ed oggi si è discusso, ma in Corte d'Appello, anche il ricorso presentato dall'avvocato Scurria contro la sentenza del Tribunale che aveva dato ragione al primo dei non eletti nel Pdl, D'Aquino. Nel frattempo, dal 26 giugno, Buzzanca è decaduto automaticamente da deputato regionale.

Il Consiglio di giustizia amministrativa ha respinto il ricorso presentato dai legali di Buzzanca contro il voto dell’Ars che il 12 giugno scorso aveva sancito l’incompatibilità delle due cariche, quella di sindaco e quella di deputato.
Subito dopo il voto dell’Assemblea regionale l’avvocato Scurria per conto del sindaco aveva inoltrato ricorso al Cga, con richiesta anche di sospensiva, che era stata rigettata.
Il 12 giugno il Parlamento regionale era stato “invitato” ad esprimersi sul doppio incarico in seguito alla sentenza del Tar, alla quale si era rivolto l’avvocato Catalioto per contestare le decisioni della Commissione verifica poteri che in due anni e 18 sedute non aveva ancora posto la parola fine alla vicenda. L’Ars il 12 quindi si era espressa (con l’assenza di tutti i deputati Pdl e di gran parte dell’Udc) per l’incompatibilità tra le due cariche.
Buzzanca si è rivolto al Cga, ma nel frattempo, il 26 giugno, il presidente dell’Ars, lo ha dichiarato automaticamente decaduto dalla carica di deputato “ non avendo esercitato il diritto di opzione nei termini previsti di 10 giorni”.
Oggi quindi l’ulteriore puntata con la decisione del Consiglio di giustizia amministrativa che ha affrontato martedì il caso, rigettando il ricorso.
Sempre oggi, ma in Corte d’Appello si è discusso il ricorso contro la sentenza di primo grado del Tribunale di Palermo al quale si era rivolto il primo dei non eletti nella lista del Pdl, Antonio D’Aquino.
Come ormai divenuta una tradizione a scontrarsi in aula i due contendenti storici degli ultimi anni: l’avvocato Scurria, per Buzzanca, e l’avvocato Catalioto, per D’Aquino.
In primo grado il Tribunale ha dato ragione, a fine marzo, all’ex assessore regionale D’Aquino, sentenza alla quale ha fatto riferimento anche il Tar di Palermo nell’invitare l’Ars a votare sull’argomento.
La sentenza della Corte d’Appello sarà depositata nei prossimi mesi.
Nel frattempo Buzzanca dal 26 giugno non siede più negli scranni dell’Assemblea regionale ed a prendere il suo posto è stato appunto Antonio D’Aquino,transitato nelle fila dell’Mpa.
Rosaria Brancato

6 commenti

  1. Domanda semplice semplice…ma per tutti questi ricorsi, questi dibattimenti, queste udienze, queste sentenze CHI PAGA??? Sig. Buzzanca, avv.Scurria potete spiegarcelo??? Credo(NE SONO SICURO) che abbiamo tutto il diritto di saperlo!!!

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  2. Una domanda appare lecita: Ma gli onorari dell’avv.Scurria gravano sul bilancio comunale?

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  3. Tutto graverà sul bilancio comunale. L’onorario di Scurria, l’onorario di Catalioto che il giudice addebiterà al soccombente Buzzanca e tutti gli arretrati che saranno dovuti al vincente D’Aquino. E noi, poveri buddaci, paghiamo!!!!!!!!!

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  4. ….. MA BUZZATTAK NON DICEVA CHE SI ERA DIMESSO LUI, CHE AVEVA OPTATO PER SINDACO. MA ALLORA E’ UN PINOCCHIO SE CONTINUA, A SPESE DI NON SI SA CHI, A FARE RICORSI ED A PERDERLI REGOLARMENTE. SE FOSSE STATO UN COMUNE CITTADINIO AVREBBE SMESSO DA MOLTO A FARE RICORSI. CHE FORSE I SUOI RICORSI INDIRETTAMENTE LI PAGHIAMO NOI????? CHISSA’.
    VIVA VIVA VIVA.

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  5. ma certo che paghiamo noi buddaci!! come? affidando all’avvocato in questione altre pratiche legali del comune con relativo onorario a carico dei buddacioti.Cosi semu pari e patti.,

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  6. totonno…batti un colpo e spiegaci il fatto oppure sei a porto rosa anche Tuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu.Attentu all’0ssa si rumpunu puru a portorosa.

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