La Cgil “punzecchia” l’assessore alle Politiche scolastiche Magazzù: «Dopo due anni nulla è cambiato, servirebbe solo un briciolo di buona volontà»

«A Messina, diversamente da quanto accade nel resto d’Italia , le iscrizioni ai nidi comunali aprono ai primi di ottobre con la conseguenza che i bambini non vengono mai ammessi prima di metà gennaio». A sottolineare quello che, a tutti gli effetti, viene poi a configurarsi come un disservizio, è laCgil, secondo cui un’incongruenza di questo genere mette in discussione l’effettiva utilità del servizio nato per supportare le famiglie che lavorano e che hanno bisogno di assistenza. «Due anni or sono a seguito di nostre ripetute richieste di aggiornamento del regolamento comunale dei nidi che prevede che i posti vengano assegnati solo a dicembre e che i bimbi vengano ammessi solo a metà gennaio, l’assessore Magazzù ci rispose che stava provvedendo. Sono trascorsi due anni, appunto, e nulla è cambiato », spiega Esmeralda Rizzi della Cgil di Messina.

Il sindacato chiede all’assessore alle Politiche scolastiche Salvatore Magazzù cosa sia stato fatto in questi due anni per risolvere un problema che rende di fatto inutile per chi lavora rivolgersi ai nidi comunali. «Chiediamo che la graduatoria venga compilata entro il mese di luglio così da consentire l’accesso ai bambini a settembre, al rientro dalle ferie estive, così come nei calendari scolastici, come avviene nel resto d’Italia e come logica vorrebbe», spiega Rizzi che prosegue: «Dopo l’impegno a provvedere entro breve da parte dell’assessore abbiamo pazientemente aspettato due anni. Adesso però, anche con i tempi biblici dei palazzi messinesi, si dovrebbe essere riusciti ad apportare questa modifica che non comporta spese. Solo un briciolo di buona volontà».

Intanto la Cgil evidenzia come per iscriversi sia necessario recarsi a Palazzo Zanca o a palazzo Satellite in orario d’ufficio per prendere i moduli e non sia invece previsto poterli scaricare via internet, dal sito del comune. «Mentre a livello nazionale i ministri sollecitano l’informatizzazione e lo snellimento della pubblica amministrazione, a Messina il Comune è rimasto bloccato ai primi anni ’80 – osserva Rizzi – non si usa internet per la modulistica che va recuperata in sede e in orari d’ufficio spesso incompatibili con quelli di chi lavora e ci si attiene a un vecchio Regolamento stilato su un modello di società in cui i nidi servivano per aiutare le mamme di famiglie numerose e non per permettere loro di andare a lavorare. Sarebbe forse il caso di aggiornarsi».