I Dr vincono il campionato di "tira a petra muccia a manu", Pd e Udc in lizza per il podio del saltello

I Dr vincono il campionato di “tira a petra muccia a manu”, Pd e Udc in lizza per il podio del saltello

I Dr vincono il campionato di “tira a petra muccia a manu”, Pd e Udc in lizza per il podio del saltello

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sabato 13 Giugno 2015 - 06:33

Sono in corso a Palazzo Zanca le Poliolimpiadi, gare in varie discipline riservate ai politici. I Dr si aggiudicano il campionato di "tira a pectra e muccia a manu", mentre Udc e Pd si contendono il primo posto nel saltello dell'opinione. Appassionanti le partite di tiro al piattello e la ricerca del numero legale.

L’Aula di Palazzo Zanca sta diventando il campo da gioco per le Poliolimpiadi, un luogo dove si svolgono una serie di gare nelle varie discipline olimpiche riservate solo ai politici, come categoria protetta. Il campionato che sta vedendo i consiglieri messinesi svettare è senza dubbio quello di nascondino, disciplina che richiede anni ed anni di allenamento, perché dopo che sei stato eletto può anche capitare che gli elettori ti vengano a cercare per sapere cosa ne hai fatto del mandato conferito. Ma molti dei 40 eletti, grosso modo la metà, sono diventati abilissimi nel diventare introvabili. Neanche il tempo di firmare e inserire il tesserino magnetico che non appena la presidente Barrile inizia a contare e dice “sotto a chi tocca”, si gira e gli scranni totalizzano al massimo 21 presenze. Valli a trovare poi gli altri 19….

Ma il nascondino non è l’unico sport che vede i consiglieri in gara. Chi ha vinto il campionato di “tira ‘a petra e muccia a manu” e ha acquisito il diritto di accedere alle semifinali di Champions League a livello europeo sono i Democratici riformisti. Già in occasione del voto sul Piano di riequilibrio bis avevano liquidato i rivali con lanci di pietra e ritirate di mano da veri campioni (vedasi vicenda contratto di servizio dell’Amam), frutto di un allenamento iniziato sin dall’autunno del 2013 con i primi annunci di un’opposizione dura sui documenti finanziari. Ma sul provvedimento di rinegoziazione dei mutui hanno stracciato tutti sul campo, persino Giuseppe Santalco che aveva tentato di tallonarli dichiarando dapprima di avere di fronte una giunta d’incompetenti per poi approvare “per senso di responsabilità” ogni documento contabile passato sotto il suo naso.. Per la verità alcuni Dr non volevano neanche lanciarla la famosa pietra nel caso della rinegoziazione dei mutui. Carlo Abbate (neo eletto presidente della commissione bilancio grazie a un patto anti-Udc con il Pd) e Rita La Paglia erano propensi per un voto a sostegno della delibera di Signorino, anche prima che il vicesindaco facesse le famose telefonate raccontate in Aula da Carreri. La tesi del sì però non andava giù adi altri componenti del gruppo che hanno optato per un comunicato stampa con il quale annunciavano un “voto contrario-tendente all’astensione” come nelle previsioni meteo. In Aula per gran parte della seduta il gruppo non era presente in massa. A tarda sera però, vuoi perché i 4 dissidenti hanno fatto cadere il numero legale, vuoi perché i telefonini dei Dr squillavano in continuazione, vuoi perché l’Udc aveva fatto venire meno la maggioranza trasversale, vuoi perché i Pd, nuova stampella della giunta, pressavano, i Dr si sono presentati compatti in Aula e hanno garantito il numero legale. Invece del no hanno optato per una più morbida astensione. Insomma, son partiti per la guerra al mattino ma a sera avevano già i fiori sui cannoni. Adesso, in vista del bilancio si stanno allenando per migliorare la prestazione, ma dovranno vedersela con i Pd che sul lancio di pietra per poi nascondere la mano stanno facendo dei corsi di formazione per non farsi trovare impreparati.

Tra una gara e l’altra di “tira a pectra muccia a manu” si svolgono non meno impegnative partite di ricerca del numero legale (simile alla caccia al tesoro) con la spasmodica attività di recupero di quanti non si sono mai presentati in Aula o sono rimasti per pochi minuti o non è neanche nelle loro più lontane intenzioni partecipare. Così si cerca di convincere consiglieri già in pigiama a rivestirsi, fan sfegatati di C’è posta per te a registrare la puntata ed uscire di casa, o si vanno a cercare eletti che hanno detto ai coniugi di essere in Aula ma poi hanno perso la strada….o ancora quanti sono impegnati sotto il sole nella gara di tintarella…Insomma, un lavoraccio.

Un’altra disciplina che sta vedendo alcuni consiglieri applicarsi con impegno è il tiro al piattello (alternato con la moffa del soldato). Nell’ultima seduta a fare da bersagli sono stati quelli che per 2 anni, pur in posizioni di opposizione, hanno sempre garantito il numero legale, a differenza di quelli che giocano a nascondino o all’uomo invisibile. Nonostante ciò vengono costantemente bersagliati dalla maggioranza bulgara che non tollera “pensieri altri”. Un lancio-tipo è quello nei confronti di Nina Lo Presti, spina nel fianco di giunta e maggioranza, e che secondo Trischitta e Paolo David fa opposizione perché non ha “ottenuto nulla” dalla giunta. In esclusiva per Tempostretto abbiamo le cose richieste da Nina Lo Presti e non ottenute dall’amministrazione.

1)Il ritorno delle mezze stagioni

2) far girare il prossimo spot del Mulino Bianco con Banderas nei locali degli ex Molini Gazzi.

3)Lo spostamento della processione della Vara al 28 aprile o al 12 ottobre così c’è più fresco

Un’altra disciplina da Poliolmpiche è quella del saltello dell’opinione. Arte che è stata affinata con allenamenti trisettimanali dalle liste Pd. In realtà all’inizio sembravano preferire il gioco del “frega compagno”, facendo andare avanti i centristi, abilissimi nel saltello tra destra e sinistra (non a caso nella sede dell’Udc ci sono medaglie, targhe e coppe vinte in questa disciplina negli ultimi 20 anni ed il poster gigante del capolavoro mondiale con le foto dei centristi del 2012-2013 che sono riusciti ad uscire dalla giunta Buzzanca, contemporaneamente restare nella giunta Ricevuto fino alla primavera del 2013, candidare a sinistra Crocetta e stare in giunta regionale e infine, nel 2014 allearsi alle Europee con Ncd). Adesso anche i Pd, si sentono più sicuri per saltellare da soli, così hanno sperimentato una nuova tattica: nei giorni dispari sparano a zero contro l’amministrazione e annunciano la sfiducia, nei giorni pari votano favorevolmente i bilanci. Il problema sorge quando la Barrile, per dispetto, fissa una seduta su bilanci & affini in un giorno dispari. In questi casi ci sono due possibili soluzioni: o si attende mezzanotte così scatta il giorno pari e si può votare il bilancio, o si cambia direttamente con la penna il calendario trasformando il mercoledì in giovedì.

Nel corso delle Poliolimpiadi c’è stato un ribaltone. Accorinti, che all’atto dell’insediamento poteva contare su soli 4 consiglieri (Lo Presti, Sturniolo, Fenech e Risitano) e ne aveva 36 contro, adesso si ritrova con 36 consiglieri a favore e 4 contro (Lo Presti, Sturniolo, Zuccarello e Sindoni). Una maggioranza blindata che Buzzanca e Genovese non si sarebbero sognati la notte e che Accorinti vanta nonostante quotidianamente lui e gli assessori ne dicano di cotte e di crude sui partiti e su quellicheceranoprima. Ma forse anche questo è un gioco e si chiama gioco delle parti… O forse il segreto di questo successo è un’altra disciplina olimpica nella quale non occorre fare alcun tipo di movimento, basta comprare un po’ di colla e metterla sopra una sedia. E poi, comodamente appoggiarvi il lato B.

Per tentate querele, segnalazioni, rettifiche, lamentele, suppliche, suggerimenti, pacchi bomba, biscotti al cianuro e quant’altro: la redazione di Tempostretto

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