Squilla il telefono il 26 e la giunta non risponde: "Pensavamo fosse quella camurrìa di Clelia"

Squilla il telefono il 26 e la giunta non risponde: “Pensavamo fosse quella camurrìa di Clelia”

Squilla il telefono il 26 e la giunta non risponde: “Pensavamo fosse quella camurrìa di Clelia”

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sabato 03 Gennaio 2015 - 07:08

Prime chiacchiere del 2015: vi sveliamo perchè al molo, in occasione dello sbarco di Santo Stefano non c'era nessun rappresentante dell'amministrazione. Vi raccontiamo poi la strana storia del Babbo Natale di Santalco che ha tempi biblici, il cenone a sacco di Ialacqua e la Dinasty di Palazzo Zanca.

ECCO PERCHE’ LA GIUNTA NON ERA PRESENTE ALLO SBARCO

Lo sbarco del 26 dicembre è stato al centro di polemiche con il prefetto e la Protezione civile che hanno tuonato: “la giunta Accorinti si è resa irreperibile”. Come si suol dire…la pace è durata da Natale a Santo Stefano….

In esclusiva siamo riusciti a scoprire perché al molo ad accogliere i migranti non c’era nessun rappresentante dell’amministrazione.

Il sindaco Accorinti stava controllando insieme ai promotori del primo Bicincontro, in programma il 27, che freni e pedali delle biciclette fossero tutti a posto, per evitare complotti della vecchia politica. L’assessore Cacciola si stava allenando per dare lo start al Bicincontro ma è dovuto scappare al Comune per replicare alla nota di Gioveni sull’Atm e ricordargli le cose nefaste che accadevano in passato quando non c’era questa giunta e la città era in balìa della dissennatezza (tra l’altro erano già due giorni che nessun assessore ricordava le colpe di quellicheceranoprima e la cosa si stava facendo grave), l’assessore Mantineo stava festeggiando l’imminente ufficializzazione del Cara a Messina ed intanto stava copiando con la carta velina alcuni bandi per i servizi sociali dell’ex assessore Dario Caroniti; l’assessore Ialaqua era intento a preparare la nomination per la consegna del carbone di Legambiente all’assessore all’arredo urbano e cercava di capire le iniziali D.I. a chi si riferissero; l’assessore Perna aveva finito i talleri peloritani per traghettare da Reggio e quindi è rimasto a casa; l’assessore Panarello stava programmando l’ennesima conferenza stampa per presentare il nuovo mercato Zaera; l’assessore De Cola era chiuso in casa da tre giorni per capire come avviare il piano particolareggiato di Capo Peloro senza entrare in conflitto di interessi; infine il vicesindaco Signorino era in riunione con i capigruppo della maggioranza bulgara Pd-Udc-Dr-F.I. per concordare il via libera al bilancio senza neanche il fastidio di leggerlo. In ogni caso nessuno ha risposto al telefono perché temevano fosse quella “camurrìa” di Clelia Marano che per oltre un anno li ha torturati “con sta storia dei migranti al molo….”.

Dopo le stilettate del prefetto Trotta e della Protezione civile sono passate 48 ore prima che arrivasse la piccata replica della giunta. I due giorni sono stati necessari per capire chi diavolo fosse andato al molo per lo sbarco. Dopo estenuanti ricerche finalmente è stato svelato il mistero. Senza spiegare perché nessuno abbia risposto alle telefonate della Protezione civile e del prefetto ecco i nomi di chi ha rappresentato la giunta: “Appare fuori luogo, forse perché mal riportato dalla stampa, citare una presunta assenza del Comune in quanto i reperibili del servizio di Protezione Civile, nella fattispecie i geometri Mancuso e Contestabile, insieme all’operatore Guarnera si sono recati sul posto e hanno consegnato le tende che erano state richieste e che poi qualcuno ha deciso che non dovessero essere montate”. Possiamo tirare tutti un respiro di sollievo e il prefetto Trotta ha già chiesto il cellulare del geometra Mancuso in vista del prossimo sbarco. Per la prossima esigenza che richiede la presenza di un esponente della giunta pare stiano sostenendo colloqui il potatore Rizzo, qualora si tratti di dover tagliare un nastro inaugurale, l’autista Atm Morabito qualora si tratti di un tavolo tecnico sulla mobilità e la dirigente dell’anagrafe Scuderi in caso di conferenza dei servizi sul censimento.

CARO SANTALCO LA PROSSIMA VOLTA CHIEDIMI UN PIGIAMA..

I postini incaricati da Babbo Natale di recapitare le missive a Messina sono sottopagati oppure Babbo Natale soffre di Alzheimer. Non si spiega altrimenti perché alla letterina scritta dal consigliere comunale Pd Giuseppe Santalco nel Natale 2013 Babbo Natale abbia risposto un paio di giorni fa, con un ritardo di un anno. Ma non basta, perché nella risposta Babbo Natale ha promesso che il regalo arriverà nel Natale 2015. “Caro Consigliere concludo questa mia lettera con una nota di speranza: non abbandonatevi alla rassegnazione. Messina è una città meravigliosa che merita più di quello che al momento ha. Per quanto riguarda il Sindaco il suo futuro è nelle sue mani ,perché in caso contrario se le mie sensazioni si avvereranno il prossimo Natale potrebbe riservarvi delle sorprese.” Meno male che Santalco non ha chiesto una stufa o un pigiama per affrontare i rigori dell’inverno, altrimenti la sorpresa l’avrebbe trovata Babbo Natale, un anno dopo, consegnando il pacco regalo ad un consigliere ibernato e con la carota al posto del naso….

ESAMI DI BILANCIO: TUTTI PROMOSSI

Anche il previsionale 2014 è stato presentato dalla giunta all’ultimo secondo utile, e votato il 31 alle 23.20 anche se, secondo i piani del vicesindaco Signorino sarebbe dovuto approdare in Aula il 29 dicembre, scordandosi che, anche se presenti la delibera in ritardo devi ugualmente rispettare una serie di passaggi. “Questa giunta di professori è convinta di essere all’Università- ha sbottato il consigliere comunale Udc Franco Mondello- Il vicesindaco ha deciso che il 29 dobbiamo votare il bilancio come se si trattasse di decidere la data di un esame. Scordandosi che dobbiamo leggerlo, che serve il passaggio in Commissione, il parere dei revisori. Mica siamo in facoltà, che lui decide la data e guai se non si rispetta…e se non ci comportiamo come bravi studenti…ci rimprovera pure”. Poi, come all’Università, il professore ha sempre ragione e se per caso è assente il giorno dell’esame c’è viene sostituito da un assistente e se gli studenti non ripetono a memoria il suo libro vengono bacchettati come pessimi consiglieri figli della vecchia politica…Insomma era “l’esame del bilancio” non “esame di bilancio…”. Per fortuna avevano studiato tutti il sacro libro di testo e sono stati promossi a pieni voti….

IALACQUA E IL “CENONE A SACCO”

Il previsionale del 2014 è stato approvato poco prima della mezzanotte del 31, per evitare che allo scoccare del nuovo anno Palazzo Zanca si trasformasse nella cucina polverosa di Cenerentola. Oltre allo sparuto gruppo di consiglieri comunali che si ostinano a voler fare il loro dovere c’erano gli assessori, compreso Daniele Ialacqua che con il solito senso dell’umorismo ha detto ai cronisti presenti. “anche voi stasera cenone a sacco?”

DINASTY A PALAZZO ZANCA

In pole position per la poltrona che fu di Filippo Cucinotta c’è Elio Conti Nibali, tra i primi sostenitori di Accorinti e tra i promotori di Indietrononsitorna, nonché cognato del capo di gabinetto del sindaco Silvana Mondello moglie del fratello Sergio (che ha partecipato a diverse iniziative del Comune). La Mondello è anche cugina del vicesindaco Guido Signorino. Un simile intreccio alla Dinasty non si era mai visto a Palazzo Zanca. Ma non basta: sia Cambiamo Messina dal basso che Indietrononsitorna chiedono, giustamente, un posto in giunta, esattamente come quando, ai tempi di quellicheceranoprima Udc e Forza Italia facevano i conti col manuale Cencelli. Accorinti dichiara: “Noi non facciamo il rimpasto come la vecchia politica. Noi siamo diversi”. Infatti, più che tra i partiti assessori e ruoli di punta si trovano tra i parenti.

BRINDISI PER IL ….RIPORTO

Approvato il previsionale, che ricordiamo, è il bilancio di previsione del 2014…… (ma siamo già nel 2015) Accorinti dichiara entusiasta: “entro marzo presenteremo il bilancio, una cosa mai vista prima”. Come faranno, considerato che manca all’appello anche il consuntivo 2014 e che solitamente lo presentano 18 secondi prima della scadenza, resta un mistero, a meno che non pensi di fare come al gioco dell’oca e saltare il consuntivo 2014 passando direttamente alla casella successiva.

Stesso entusiasmo per Cecilia Caccamo che affida a Facebook la sua gioia: “Il 2014 si è chiuso, ad un'ora dalla mezzanotte, con una tappa molto importante per Messina: l'approvazione del bilancio previsionale. Il 2015 inizia, quindi, con la gioia della certezza che finalmente la grande semina della giunta Accorinti potrà portare frutto concretizzando tanti e tanti progetti! A tutti noi, amici, e alla nostra città, l'augurio di poter gioire insieme dei frutti che verranno!

Qualcuno spieghi all’amministrazione che il previsionale 2014 approvato il 31 dicembre non è una vittoria (perché lo facevano anche i predecessori) ma soprattutto non è una semina ma qualcosa che riguarda i costi dello scorso anno. Per concretizzare i progetti futuri serve un altro bilancio, quello del 2015. Più che una semina, il previsionale 2014, è un riporto…fatto per coprire la calvizie incipiente.

Per tentate querele, segnalazioni, rettifiche, lamentele, suppliche, suggerimenti, pacchi bomba, biscotti al cianuro e quant’altro: la redazione di Tempostretto

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