Code all'Ufficio Tributi, alcuni consigli utili sulla Tari. La Tasi porta in cassa 1 milione

Code all’Ufficio Tributi, alcuni consigli utili sulla Tari. La Tasi porta in cassa 1 milione

Francesca Stornante

Code all’Ufficio Tributi, alcuni consigli utili sulla Tari. La Tasi porta in cassa 1 milione

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giovedì 23 Ottobre 2014 - 23:19

Positivi i primi dati sugli incassi Tasi che risalgono allo scorso 6 ottobre. Ma la scadenza della prima rata era al 16 ottobre, dunque sicuramente l'introito è stato superiore. Intanto preso d'assalto l'Ufficio Tributi per la Tari ecco qualche risposta ai dubbi che spingono molti messinesi a mettere in coda per ore.

Giorni frenetici per l’Ufficio Tributi di viale San Martino. Dopo la Tasi è tempo di Tari ed è super lavoro per il Dipartimento che proprio in questi giorni ha iniziato la distribuzione degli avvisi di pagamento della tassa rifiuti. La scadenza della prima rata è fissata al 30 ottobre e quest’anno l’invio dei bollettini sta funzionando molto meglio rispetto alla Tares. Il Dirigente del Dipartimento Romolo Dell’Acqua ha assicurato che è già stato recapitato circa l’80% degli avvisi e nel giro di un paio di giorni tutti i circa 100 mila bollettini giungeranno nella cassetta della posta dei messinesi. Questo però non sta evitando le lunghe code presso gli uffici di viale San Martino, letteralmente presi d’assalto da cittadini che chiedono chiarimenti, spiegazioni, informazioni.

Dell’Acqua è certo che rispetto allo scorso anno sono stati inviati bollettini che non contengono errori, ma è naturale che chi ha dei dubbi ha necessità di recarsi presso gli uffici. Inevitabile però l’affollamento e anche qualche momento di tensione, magari dovuto alle infinite attese con il bollettino in mano. Tra le croniche carenze di personale e l’utilizzo di sistemi informatici non esattamente all’avanguardia e che rallentano qualsiasi operazione riuscire a smaltire in poco tempo tutte le richieste dei cittadini diventa difficile. C’è chi addirittura in questi giorni si è messo in coda fuori dalle porte già dal mattino all’alba.

Soprattutto per chi ritiene che l’importo della tassa da pagare sia errato ecco un consiglio utile: la Tari è meno cara della Tares, dunque se nel corso di questo anno il cittadino non ha registrato variazioni dal punto di vista anagrafico o non ha cambiato casa dovrà ritrovarsi una bolletta meno cara di circa 30-40 euro.

Tra gli interrogativi che i messinesi pongono al Dipartimento Tributi ci sono quelli che riguardano gli sconti o le esenzioni per chi non supera determinate fasce di reddito o che vive in condizioni di disagio economico. Per avere risposta a queste domande è al momento inutile recarsi all’Ufficio Tributi. Ieri sera la giunta Accorinti ha approvato i criteri per l'esenzione e la riduzione del pagamento ma la novità della Tari è che poi questa delibera dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale che avrà potere di modificare i parametri stabiliti dall’amministrazione comunale. Dunque è ipotizzabile che si andrà oltre il 30 ottobre, data della prima scadenza. In molti dunque si chiedono come devono comportarsi, soprattutto perché lo scorso anno sono stati numerosi i messinesi che avevano pagato le rate e che poi sono risultati beneficiari di riduzioni o di esenzioni totali e che hanno quindi dovuto attendere il rimborso dei soldi versati.

All'esenzione e alla riduzione è al momento destinato l'85 % dell'importo di 1 milione 520mila 268 euro euro previsto nel Piano Economico Finanziario (PEF) per tali agevolazioni, pari a 1 milione 292mila 227 euro, applicando il criterio che hanno diritto i contribuenti con un reddito ISEE del nucleo familiare, riferito all'anno 2013, fino a 5mila euro. Successivamente sarà stilata una graduatoria, tenendo presente che i contribuenti utilmente collocati in graduatoria fino al numero 1500 godranno di un'esenzione totale del tributo; dal numero 1501 al numero 2500 saranno esentati dal pagamento di tre rate del tributo e quelli dal numero 2051 sino ad esaurimento della somma e/o della graduatoria saranno esentati dal pagamento di due rate del tributo. Al 15 %, invece, dell'importo previsto nel Pef per tali agevolazioni, pari a 228mila 040 euro, si applicherà fino alla concorrenza dell'importo della succitata percentuale il criterio di esenzione dal pagamento del tributo sui rifiuti per i contribuenti ultrasettantenni, unico componente del nucleo familiare, con invalidità del 100 % e un Isee, riferito all'anno 2013, fino a 10mila euro.

Nell’attesa che si sblocchi questa situazione, si spera nel più breve tempo possibile, il consiglio è di regolarsi in base a quanto accaduto lo scorso anno. In pratica se un cittadino è stato beneficiario di uno sconto sulla Tares con grandissima probabilità lo sarà anche con la Tari. Quindi, soprattutto chi ritiene di essere totalmente esente dalla tassa rifiuti può temporeggiare qualche giorno in più anche dopo la scadenza del 30 ottobre. Alla luce di questi ritardi il Dipartimento Tributi sarà un po’ più “morbido”, anche se ciò non significa autorizzare chiunque a ritardare appositamente il pagamento, ma solo avvisare chi in questi giorni si chiede cosa sia giusto fare.

C’è però chi segnala disservizi. Si tratta del consigliere della VI Circoscrizione Mario Biancuzzo che ha formalmente chiesto di spostare il pagamento della Tari al 31 dicembre 2014. Biancuzzo racconta che in alcuni villaggi, inspiegabilmente, della riviera nord non sono ancora pervenuti i bollettini di pagamento. Il consigliere sollecita poi Amministrazione e Consiglio comunale ad approvare la delibera per agevolazioni del tributo per i nuclei familiari che si trovano in una situazione di disagio economico e sociale dimostrabile tramite ISEE. Biancuzzo suggerisce anche di concedere uno sgravio, almeno del 30%, per le famiglie che hanno un reddito ISEE da 0 a 13.000 € dimostrabile, tramite richiesta e presentazione documentazione ai CAF convenzionati con il Comune di Messina entro il 30 Novembre 2014, così come si è verificato lo scorso anno per la Tares.

Intanto in molti stanno trovando una sorpresa positiva sulle nuove bollette. Per chi infatti in questo anno ha diligentemente effettuato la raccolta differenza e portato i suoi rifiuti presso le isole ecologiche è stato inserito lo sconto del 25% sulla quota variabile della Tari. Come promesso, dunque, un premio per i cittadini virtuosi che in questo anno hanno conferito ogni mese 7 kg a testa per ogni componente del nucleo familiare alle isole ecologiche. Per ritrovarsi questo sconto non bisogna fare nulla, non servono scontrini o ricevute perché il compito di rendicontare era stato assegnato a Messinambiente che puntualmente ha consegnato dati e riferimenti agli uffici di Palazzo Zanca. Lo stesso ha fatto l’Ato3 per chi ha utilizzato le compostiere domestiche. Quindi niente allarmismo, il cittadino non deve far nulla. Poi se si è certi di aver effettuato la differenziata, utilizzando i centri di raccolta, ma non si trova la voce del 25% in meno da pagare, allora meglio rivolgersi agli uffici. Ricordando che il requisito fondamentale era la produzione di almeno 7 kg di differenziata a persona da conferire nelle isole ecologiche.

Uno sconto che è anche un incentivo a continuare con i comportamenti virtuosi, considerato che anche la Tari introduce riduzioni della tassa rifiuti e porta la percentuale di sconto al 35% (dall’attuale 25%) sulla quota variabile del tributo per gli utenti che conferiscono i rifiuti presso le isole ecologiche nella quota minima di 5 kg mensili(con la Tares erano 7) a persona.

Mentre dunque il Comune si prepara ad incassare la Tari, ci sono i primi dati della Tasi, la tassa sui servizi indivisibili. In attesa degli ultimi conteggi, il Dirigente dell’Acqua dichiara che al 6 ottobre, la scadenza era il 16, erano entrati in cassa circa 1 milione di euro. Un risultato discreto, considerato che il termine scadeva dieci giorni dopo, che si tratta di prima rata e che il gettito totale della Tasi ammonta a 8,8 milioni di euro.

Francesca Stornante

12 commenti

  1. CONSUNTIVO 2014 AGGIORNATO AL 23 OTTOBRE,in anteprima mondiale,scherzo naturalmente.Palazzo Zanca si finanzia con ANTICIPAZIONI DI TESORERIA,ad oggi €138.193.059,il 42,85%,su un totale INCASSI pari a €322.178.009,mentre sono stati rimborsati a UniCredit €121.122.933,il 37,57%,su un totale di PAGAMENTI di €322.178.764,in questo momento siamo in debito con il tesoriere di €17.070.126,producono interessi passivi a un tasso BCE+2,75.Dal primo gennaio ad oggi abbiamo versato nelle casse ricche di UniCredit interessi per anticipazioni pari a €350.722. Gli INCASSI correnti(titoli 1+2+3)sono pari a €147.821.832,il 45.64% del totale,mentre le SPESE CORRENTI €167.888.324,il 51,86%,quindi c’è un MARGINE CORRENTE negativo di -€20.066.492,cioè il 6,21% della spesa corrente non è finanziata con entrate correnti. Devo precisare che il tesoriere non ha codificato entrate per €9.442.824,di cui non sappiamo a quale titolo appartengono,ipotizzandole correnti fanno scendere il MARGINE CORRENTE a -€10.623.668,il 3,42%,una cifra meno preoccupante,ma nasce da una ipotesi.Per calcolarci l’EQUILIBRIO di parte CORRENTE dobbiamo dare un’occhiata al RIMBORSO MUTUI E PRESTITI,il titolo 3, €4.003.831 da sottrarre algebricamente al MARGINE CORRENTE,quindi nella peggiore delle ipotesi -€20.066.492-€4.003.831= -€24.070.323,mentre nella migliore -€10.623.668-€4.003.831= -€14.627.499.Sono cifre ALLARMANTI a distanza di due mesi dalla chiusura dell’esercizio finanziario.

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  2. CONSUNTIVO 2014 AGGIORNATO AL 23 OTTOBRE,in anteprima mondiale,scherzo naturalmente.Palazzo Zanca si finanzia con ANTICIPAZIONI DI TESORERIA,ad oggi €138.193.059,il 42,85%,su un totale INCASSI pari a €322.178.009,mentre sono stati rimborsati a UniCredit €121.122.933,il 37,57%,su un totale di PAGAMENTI di €322.178.764,in questo momento siamo in debito con il tesoriere di €17.070.126,producono interessi passivi a un tasso BCE+2,75.Dal primo gennaio ad oggi abbiamo versato nelle casse ricche di UniCredit interessi per anticipazioni pari a €350.722. Gli INCASSI correnti(titoli 1+2+3)sono pari a €147.821.832,il 45.64% del totale,mentre le SPESE CORRENTI €167.888.324,il 51,86%,quindi c’è un MARGINE CORRENTE negativo di -€20.066.492,cioè il 6,21% della spesa corrente non è finanziata con entrate correnti. Devo precisare che il tesoriere non ha codificato entrate per €9.442.824,di cui non sappiamo a quale titolo appartengono,ipotizzandole correnti fanno scendere il MARGINE CORRENTE a -€10.623.668,il 3,42%,una cifra meno preoccupante,ma nasce da una ipotesi.Per calcolarci l’EQUILIBRIO di parte CORRENTE dobbiamo dare un’occhiata al RIMBORSO MUTUI E PRESTITI,il titolo 3, €4.003.831 da sottrarre algebricamente al MARGINE CORRENTE,quindi nella peggiore delle ipotesi -€20.066.492-€4.003.831= -€24.070.323,mentre nella migliore -€10.623.668-€4.003.831= -€14.627.499.Sono cifre ALLARMANTI a distanza di due mesi dalla chiusura dell’esercizio finanziario.

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  3. CONSUNTIVO 2014 AGGIORNATO al 23 OTTOBRE. Ci sono due aspetti positivi nei conti del 2014, il barcellonese o pozzogottese, a cui la DESTRA messinese ha affidato il governo della città, finanziava la spesa corrente anche con le ENTRATE DA SERVIZI PER CONTO DI TERZI, mentre RENATO sindaco non sta commettendo lo stesso gravissimo errore, ad oggi questi INCASSI sono pari a €20.618.028, cui corrispondono PAGAMENTI per €21.321.207,addirittura siamo oltre di €703.179. L’altro aspetto positivo è la spesa per investimenti, quella in conto capitale pari a €7.609.833,il 2,17% del totale della spesa pari a €322.178.764, pur essendo molto bassa rispetto a quella corrente, come in tutti i Comuni d’Italia, è maggiore di €1.507.571 della somma dei titoli 4 e 5 degli INCASSI da cui si finanzia. POCHE LUCI E MOLTE OMBRE sui flussi di cassa del 2014, ci sarà il miracolo da oggi al 31 dicembre? Il miracolo nelle sembianze della TASI, TARI, IMU, TRASFERIMENTI di Stato e Regione, entrate extratributarie, ho i miei dubbi.

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  4. CONSUNTIVO 2014 AGGIORNATO al 23 OTTOBRE. Ci sono due aspetti positivi nei conti del 2014, il barcellonese o pozzogottese, a cui la DESTRA messinese ha affidato il governo della città, finanziava la spesa corrente anche con le ENTRATE DA SERVIZI PER CONTO DI TERZI, mentre RENATO sindaco non sta commettendo lo stesso gravissimo errore, ad oggi questi INCASSI sono pari a €20.618.028, cui corrispondono PAGAMENTI per €21.321.207,addirittura siamo oltre di €703.179. L’altro aspetto positivo è la spesa per investimenti, quella in conto capitale pari a €7.609.833,il 2,17% del totale della spesa pari a €322.178.764, pur essendo molto bassa rispetto a quella corrente, come in tutti i Comuni d’Italia, è maggiore di €1.507.571 della somma dei titoli 4 e 5 degli INCASSI da cui si finanzia. POCHE LUCI E MOLTE OMBRE sui flussi di cassa del 2014, ci sarà il miracolo da oggi al 31 dicembre? Il miracolo nelle sembianze della TASI, TARI, IMU, TRASFERIMENTI di Stato e Regione, entrate extratributarie, ho i miei dubbi.

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  5. CONSUNTIVO 2014 AGGIORNATO AL 23 OTTOBRE. Chiudo questa serie di commenti,lo giuro,con una riflessione sull’oggi proiettata nel futuro prossimo.Tutti i Comuni a causa della drastica riduzione dei TRASFERIMENTI si stanno allineando,loro malgrado,ai pochi Municipi virtuosi da sempre.A Messina gli INCASSI relativi ai TRIBUTI sono stati pari a €126.303.602,il 39,13% del totale di €322.178.009, quelli extratributari €9.148.904,il 2,79%,quindi in totale le entrate proprie sono state il 41,92%,mentre i TRASFERIMENTI di Stato e Regione,fino al 2012 predominanti,sono €12.279.326,il 3,72%,cifra impensabile fino allo scorso anno.Quel 41,92% è ancora una percentuale bassa,dovrà salire altrimenti saranno a rischio stipendi e servizi,a prescindere da come la pensiamo su essi. Ma,c’è un MA.Gli INCASSI di quel 70% di messinesi puntuali con i pagamenti dei TRIBUTI non sono quei 126 mln,a cui dobbiamo sottrarre i €54.573.714 del fondo sperimentale statale di riequilibrio e del fondo di solidarietà comunale,è un TRASFERIMENTO dello Stato per i mancati introiti dell’IMU prima casa,quindi i tributi reali versati sono pari a €71.729.999,il 22%,è una % bassa,molto bassa,anche perchè c’è molta evasione-elusione,cui si aggiunge la scarsa efficacia e produttività del dipartimento TRIBUTI,fa DELL’ACQUA da tutte le parti.Siamo 242.267 residenti,circa 109 mila sono nuclei familiari e imprese,per cui dividento i 71 mln dal primo gennaio ad oggi otteniamo €296/messinese, €703/famiglia+imprese.Come sapete Matteo RENZI ha intenzione di unificare i tributi gravanti sulla casa,per cui nel 2015-2016 dal fondo non arriverà nemmeno un centesimo. Vi vengono i brividi, vero?

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  6. CONSUNTIVO 2014 AGGIORNATO AL 23 OTTOBRE. Chiudo questa serie di commenti,lo giuro,con una riflessione sull’oggi proiettata nel futuro prossimo.Tutti i Comuni a causa della drastica riduzione dei TRASFERIMENTI si stanno allineando,loro malgrado,ai pochi Municipi virtuosi da sempre.A Messina gli INCASSI relativi ai TRIBUTI sono stati pari a €126.303.602,il 39,13% del totale di €322.178.009, quelli extratributari €9.148.904,il 2,79%,quindi in totale le entrate proprie sono state il 41,92%,mentre i TRASFERIMENTI di Stato e Regione,fino al 2012 predominanti,sono €12.279.326,il 3,72%,cifra impensabile fino allo scorso anno.Quel 41,92% è ancora una percentuale bassa,dovrà salire altrimenti saranno a rischio stipendi e servizi,a prescindere da come la pensiamo su essi. Ma,c’è un MA.Gli INCASSI di quel 70% di messinesi puntuali con i pagamenti dei TRIBUTI non sono quei 126 mln,a cui dobbiamo sottrarre i €54.573.714 del fondo sperimentale statale di riequilibrio e del fondo di solidarietà comunale,è un TRASFERIMENTO dello Stato per i mancati introiti dell’IMU prima casa,quindi i tributi reali versati sono pari a €71.729.999,il 22%,è una % bassa,molto bassa,anche perchè c’è molta evasione-elusione,cui si aggiunge la scarsa efficacia e produttività del dipartimento TRIBUTI,fa DELL’ACQUA da tutte le parti.Siamo 242.267 residenti,circa 109 mila sono nuclei familiari e imprese,per cui dividento i 71 mln dal primo gennaio ad oggi otteniamo €296/messinese, €703/famiglia+imprese.Come sapete Matteo RENZI ha intenzione di unificare i tributi gravanti sulla casa,per cui nel 2015-2016 dal fondo non arriverà nemmeno un centesimo. Vi vengono i brividi, vero?

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  7. avrei qualche domanda da porre!
    premesso che chi nell’anno non raggiunge i 7 kg/mensili a persona di differenziata, non usufruisce dello sconto, mi chiedo:
    La perdita di tempo ed i costi per andare all’isola ecologica per differenziare questi non vengono calcolati?
    L’aver prodotto meno di 7 kg/mensili a persona non giova al Comune?
    Quindi tutti quelli che producono meno dei 7 kg/mensili a persona, non sono incentivati a continuare, non dico di coloro che vanno alle isole ecologiche sporadicamente, ma mi riferisco a coloro che pur impegnandosi mensilmente, contribuiscono aiutando il proprio comune.
    grazie!!!

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  8. avrei qualche domanda da porre!
    premesso che chi nell’anno non raggiunge i 7 kg/mensili a persona di differenziata, non usufruisce dello sconto, mi chiedo:
    La perdita di tempo ed i costi per andare all’isola ecologica per differenziare questi non vengono calcolati?
    L’aver prodotto meno di 7 kg/mensili a persona non giova al Comune?
    Quindi tutti quelli che producono meno dei 7 kg/mensili a persona, non sono incentivati a continuare, non dico di coloro che vanno alle isole ecologiche sporadicamente, ma mi riferisco a coloro che pur impegnandosi mensilmente, contribuiscono aiutando il proprio comune.
    grazie!!!

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  9. SCOOP SCOOP SCOOP SCOOP. Fornisco ai messinesi per un eventuale confronto, in anteprima mondiale, ironizzo naturalmente, due delibere del Consiglio Comunale aventi per oggetto il PIANO FINANZIARIO E LA DETERMINAZIONE DELLE TARIFFE SUI RIFIUTI, di quella del 2013 relativa alla TARES fornii il link nel mese di gennaio, la delibera 2014 ha per oggetto la TARI. La delibera TARI, la 31/C del 17/09/2014, non è stata facile scovarla, il download degli atti del Consiglio non completa il caricamento del file, quindi ho dovuto utilizzare la mia abilità nell’uso dei motori di ricerca. Leggete per confrontarle da pag.64 la 31/C e da pag.133 la 81/C, sono le pagine più interessanti, contengono le relazioni di Guido SIGNORINO, il riassunto delle cifre più significative, e le tariffe delle utenze domestiche UD e delle non domestiche UND. Ci tengo a manifestare la mia delusione per aver mantenuto, anche per la TARI, la vecchia ripartizione TARSU, 70% del tributo a carico delle UD e il 30% alle UND, ancora una volta non si è tenuto conto della direttiva europea e dei parametri di calcolo del DPR 158 del 1999, per distinguere con criteri razionali la quantità di produzione dei rifiuti delle due macro utenze, UD e UND, affermo senza possibilità di essere smentito che 70% e 30% sono calcolati a muzzu. Il principio deve essere CHI PIU’ PRODUCE RIFIUTI E INQUINA PIU’ PAGA. http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2013/Docs15020/81C.pdf. http://www.comune.messina.it/il-comune/ufficio-tributi/dipartimento-tributi/allegati/31c-tari.pdf. Per il secondo link dovete aspettare qualche secondo l’apertura del file.

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  10. SCOOP SCOOP SCOOP SCOOP. Fornisco ai messinesi per un eventuale confronto, in anteprima mondiale, ironizzo naturalmente, due delibere del Consiglio Comunale aventi per oggetto il PIANO FINANZIARIO E LA DETERMINAZIONE DELLE TARIFFE SUI RIFIUTI, di quella del 2013 relativa alla TARES fornii il link nel mese di gennaio, la delibera 2014 ha per oggetto la TARI. La delibera TARI, la 31/C del 17/09/2014, non è stata facile scovarla, il download degli atti del Consiglio non completa il caricamento del file, quindi ho dovuto utilizzare la mia abilità nell’uso dei motori di ricerca. Leggete per confrontarle da pag.64 la 31/C e da pag.133 la 81/C, sono le pagine più interessanti, contengono le relazioni di Guido SIGNORINO, il riassunto delle cifre più significative, e le tariffe delle utenze domestiche UD e delle non domestiche UND. Ci tengo a manifestare la mia delusione per aver mantenuto, anche per la TARI, la vecchia ripartizione TARSU, 70% del tributo a carico delle UD e il 30% alle UND, ancora una volta non si è tenuto conto della direttiva europea e dei parametri di calcolo del DPR 158 del 1999, per distinguere con criteri razionali la quantità di produzione dei rifiuti delle due macro utenze, UD e UND, affermo senza possibilità di essere smentito che 70% e 30% sono calcolati a muzzu. Il principio deve essere CHI PIU’ PRODUCE RIFIUTI E INQUINA PIU’ PAGA. http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2013/Docs15020/81C.pdf. http://www.comune.messina.it/il-comune/ufficio-tributi/dipartimento-tributi/allegati/31c-tari.pdf. Per il secondo link dovete aspettare qualche secondo l’apertura del file.

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  11. Sanno già come dividerli?

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  12. Sanno già come dividerli?

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