Cardile alza i toni dello scontro con De Luca: abusa delle sue prerogative

Cardile alza i toni dello scontro con De Luca: abusa delle sue prerogative

Danila La Torre

Cardile alza i toni dello scontro con De Luca: abusa delle sue prerogative

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lunedì 10 Settembre 2018 - 14:48

Il presidente del Consiglio comunale firma due note. In una chiama in causa Anci, Prefettura, Regione Ministero e nell'altra invita di fatto i dirigenti e gli assessori a infischiarsene di quanto disposto dal sindaco De Luca

A poche ore dal faccia a faccia con il sindaco Cateno De Luca, il presidente del Consiglio comunale Claudio Cardile alza i toni dello scontro in atto, scaturito dalla proposta di modifica del Regolamento comunale e dalla nuova minaccia di dimissioni via Facebook da parte del primo cittadino.

Il massimo rappresentante del Civico Consesso mette nero su bianco un’accusa pesantissima nei confronti del sindaco: «di fatto limita in maniera sostanziale l'autonomia gestionale delle attività del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari impedendo l'importantissima attività ispettiva, di contrailo e di indirizzo». E’ quanto si si legge testualmente nella lettera che Cardile ha inviato al Ministro Affari Regionali e delie Autonomie , al Prefetto di Messina , all'Assessorato Enti Locali della Regione Siciliana, al Presidente Nazionale dell'A.N.C.I., Al Segretario Generale dell'A.N.C.I. e per conoscenza anche al Ministro degli Interni.

Il presidente del Consiglio comunale spiega ai destinatari della sua nota «di aver ricevuto una comunicazione da parte del Sindaco del Comune di Messina con la quale il Primo Cittadino, in maniera perentoria, indica agli Assessori, ai Dirigenti, al Segretario Generale e ai componenti dei C.d.a. delle società partecipate, l'esigenza di non assicurare la partecipazione ai lavori delle Commissioni Consiliari fino a quando non saranno definite le modifiche del Regolamento del Consiglio Comunale. Detta nota – continua – ha già sortito i primi effetti negativi da parte di un Dirigente, che senza alcuna altra motivazione, comunica di non intervenire alle riunioni di commissione legittimamente convocate facendo appello alla "linea di indirizzo perentoria del Sindaco »

«Tra l'altro – prosegue Cardile – il Sindaco di Messina con successiva nota, nel trasmettere la Delibera di Giunta nsulle Modifiche del Regolamento dei Consiglio Comunale , chiede che la stessa venga valutata e sottoposta al Civico Consesso entro 10 giorni richiamando le preannunciate dimissioni da Sindaco della Città a far data 30 settembre 2018».

Sottolineando di «agire a tutela del ruolo e delle prerogative del consiglio comunale e per dovere d'ufficio, nell'esercizio del mandato di controllo dell'azione e della legittimità degli atti dell'Amministrazione», Cardile precisa che «l'azione del Sindaco, con la quale perentoriamente condiziona l'attività dei lavori delle commissioni consiliari, potrebbe configurare illegittimità o ancor peggio un abuso delle sue prerogative». Chiede inoltre di sapere «se è legittimo condizionare la valutazione di una proposta di delibera di Modifica del Regolamento del Consiglio Comunale sia sotto l'aspetto temporale (entro 10 giorni), sia per l'effetto condizionante delle preannunciate dimissioni da sindaco della città di Messina a far data dal 30 settembre» e sollecita le Autorità in indirizzo a « volere prendere nota di quanto evidenziato ed intervenire con indicazioni e/o pareri, per quanto di rispettiva competenza».

Con una seconda nota, Cardile invita di fatto i dirigenti e gli assessori a infischiarsene di quanto disposto dal sindaco De Luca e «a garantire la presenza ai lavori delle Commissioni Consiliari secondo le richieste di queste ultime». Ai Presidenti delle Commissioni chiede infine «di volere continuare, senza indugio, l'attività ispettiva, di controllo e di indirizzo cosi come previsto dalla legge».

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