Nuova colata di cemento a S. Licandro. In Consiglio comunale un piano di lottizzazione targato De Cola

Nuova colata di cemento a S. Licandro. In Consiglio comunale un piano di lottizzazione targato De Cola

Danila La Torre

Nuova colata di cemento a S. Licandro. In Consiglio comunale un piano di lottizzazione targato De Cola

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mercoledì 14 Gennaio 2015 - 23:05

La delibera che arriverà in Aula è recente ma il piano di lottizzazione in questione è una vecchia conoscenza del Consiglio comunale, che lo aveva respinto nel 2012. La minaccia di un ricorso con conseguente richiesta di risarcimento danni ha “costretto” il Comune a riproporre il piano, oggi firmato e proposto dall’assessore all’urbanistica della giunta Accorinti

Una nuova colata di cemento potrebbe presto interessare un versante della collina di San Licandro. E’ infatti pronto a fare il suo ingresso o meglio ritorno in Consiglio Comunale il “Piano di lottizzazione convenzionato 197/C”, contenuto nella delibera che vede come proponente l’assessore all’Urbanistica, Sergio De Cola.

Il piano di lottizzazione di San Licandro in questione ha un’origine lontana, dettagliatamente spiegata nel provvedimento istruito dal Dipartimento Politica del Territorio, ma la particolarità sta nel fatto che l’Aula consiliare di Palazzo Zanca ha già esaminato e bocciato quel piano nel dicembre 2012.

Tuttavia, dopo il “no” del Consiglio comunale, la Società Casamica Immobiliare Srl (ex ditta Eredi Mastroeni Antonina) – che ritiene aver subito un torto a causa di quel diniego – ha chiesto di poter nuovamente riportare il piano all’attenzione dei consiglieri. E lo ha fatto non con le buone maniere ma con le “cattive”, presentando cioè due atti di diffida e messa in mora con cui ha intimato al Comune di approvare il Piano di Lottizzazione e minacciando di adire le vie legali per ottenere un risarcimento dei danni.

Nel frattempo, nel febbraio 2013, approfittando dello stop alla delibera 97/C del Consiglio , anche la società Cooperativa Habitat 2000, la cui istanza di lottizzazione nella stessa area era stata inizialmente respinta perché presentata in un tempo successivo rispetto a quella presentata dall’ex ditta Eredi Mastroeni, tornava a bussare alle porte di Palazzo Zanca e proponeva il riavvio dell’iter istruttorio del programma costruttivo.

Messa alle strette, nel maggio 2013, l’amministrazione comunale- al tempo rappresentata dal commissario straordinario Luigi Croce – dava alla società Cooperativa Habitat 2000 e alla Società Casamica Immobiliare Srl, «ai sensi delle vigenti disposizioni di legge», comunicazione «di avvio del procedimento di revoca delle delibera 97/C con contestuale riproposizione di un nuovo atto deliberativo , contenente – oltre alla revoca- il rigetto dell’istanza presentata dalla società Cooperativa Habitat 2000, e l’approvazione del progetto presentato dalla ditta Eredi Mastroeni Antonina Società Casamica Immobiliare Srl oggi Società Casamica Immobiliare Srl»

Ed è esattamente questo, oggi, l’oggetto della delibera proposta da De Cola, destinata a creare qualche polemica. L’ex accorintiana Nina Lo Presti è pronta a dare battaglia in Aula sul provvedimento considerato illegittimo per una serie di motivi che illustrerà ai colleghi, dopo aver studiato ed approfondito la materia per settimane . Pronta a seguirla anche l’altro ex accorintiano, Gino Sturniolo, il quale incalzerà l’amministrazione sull’aspetto politico del provvedimento. Mugugni si registrano anche fuori dal palazzo sulla nuova gettata di cemento in una delle zone più a rischio della città dal punto di vista idrogeologico.

L’ex presidente della V circoscrizione, Alessandro Russo, si chiede «se non sarebbe stato più opportuno procedere ad una moratoria complessiva delle nuove lottizzazioni in città, non solo a San Licandro. Non per "fermare l'impresa edilizia – spiega- bensì per darsi un tempo (5, 6 mesi o anche di più) sufficiente a rivalutare tutte le autorizzazioni edilizie che sono state approvate nei decenni scorsi e che oggi andrebbero messe in relazione al nuovo e superiore interesse della comunità di tutelare il territorio».

Secondo l’esponente del Pd sarebbe più corretto «approvare la perimetrazione della "salva colline" e vedere di escludere, dalla nuova perimetrazione, tutte quelle realizzazioni edilizie e quelle lottizzazioni che sono previste al di fuori».

Per Alessandro Russo, si tratterebbe di «un atto politico di importanza capitale, per Messina. Un atto– conclude- che tutti ci aspetteremmo da questa Amministrazione».

L’esecutivo di Palazzo Zanca è pronta a farsi scudo con una giustificazione ripetuta spesso anche da quelli che c’erano prima, e cioè che c’è la necessità di evitare l’insorgere di danni a carico dell’amministrazione.

E, così, intanto, in attesa che il “salva-colline” possa trovare concreta applicazione ed il nuovo Prg venga alla luce, le colline continuano ad essere cementificate.

Danila La Torre

10 commenti

  1. l’Assessore De Cola da assessore più volte ha pubblicamente criticato il vigente PRG, però da progettista lo utilizzava bene. Tutto legittimo e sicuramente corretto ma è stato opportuno accettare l’incarico politico conoscendo quello che ha progettato da professionista in applicazione del vigente PRG che contesta tanto? Non ritiene che, oggi, l’Amministrazione di cui fa parte è messa in difficoltà da questo dualismo? Dirà che conoscendo il PRG lo vuole cambiare al più presto ma, per coerenze, credo che non avrebbe dovuto progettare opere di cui conosceva la pericolosità ambientale . In attesa delle difese d’ufficio degli Abbbocati della Rivoluzione confermo la mia stima a quello che considero uno dei migliori professionisti messinesi

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  2. l’Assessore De Cola da assessore più volte ha pubblicamente criticato il vigente PRG, però da progettista lo utilizzava bene. Tutto legittimo e sicuramente corretto ma è stato opportuno accettare l’incarico politico conoscendo quello che ha progettato da professionista in applicazione del vigente PRG che contesta tanto? Non ritiene che, oggi, l’Amministrazione di cui fa parte è messa in difficoltà da questo dualismo? Dirà che conoscendo il PRG lo vuole cambiare al più presto ma, per coerenze, credo che non avrebbe dovuto progettare opere di cui conosceva la pericolosità ambientale . In attesa delle difese d’ufficio degli Abbbocati della Rivoluzione confermo la mia stima a quello che considero uno dei migliori professionisti messinesi

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  3. leggerissimo conflitto di interesse. E gli ambientaloidi -no ponte si a tutto il resto–messinesi politici e civili che dicono??

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  4. leggerissimo conflitto di interesse. E gli ambientaloidi -no ponte si a tutto il resto–messinesi politici e civili che dicono??

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  5. +++++ è l’autore del disastro visibile da chiuque a capo peloro

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  6. +++++ è l’autore del disastro visibile da chiuque a capo peloro

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  7. signori miei,quelli che c’erano prima ci sono esattamente anche adesso,levatevi dalla testa che sono cambiati sunnu pari pari a chiddi di prima e fanno finta di essere venuti dal basso.

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  8. signori miei,quelli che c’erano prima ci sono esattamente anche adesso,levatevi dalla testa che sono cambiati sunnu pari pari a chiddi di prima e fanno finta di essere venuti dal basso.

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  9. libero professionista 15 Gennaio 2015 14:23

    ok al dovere di cronaca ed anche la libertà di scrivere, peraltro l’articolo si limita a raccontare i fatti
    non condivido nel titolo nuova colate di cemento” e “targato de cola”
    i progetti si giudicano singolarmente perché possono essere compatibili con il territorio oppure insostenibili
    nella fattispecie non lo conosco e non lo giudico
    dubito però che sul fatto che l’ottima giornalista, prima di scrivere, abbia visionato con adeguata cognizione il progetto, così come tutti i cittadini che liberamente esprimono il proprio giudizio
    poteva scriversi diversamente
    in merito all’Assessore, il titolo porta su falsa strada i lettori, che sconoscono le norme, in quanto lo stesso è solo il proponente secondo legge senza interesse alcuno

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  10. libero professionista 15 Gennaio 2015 14:23

    ok al dovere di cronaca ed anche la libertà di scrivere, peraltro l’articolo si limita a raccontare i fatti
    non condivido nel titolo nuova colate di cemento” e “targato de cola”
    i progetti si giudicano singolarmente perché possono essere compatibili con il territorio oppure insostenibili
    nella fattispecie non lo conosco e non lo giudico
    dubito però che sul fatto che l’ottima giornalista, prima di scrivere, abbia visionato con adeguata cognizione il progetto, così come tutti i cittadini che liberamente esprimono il proprio giudizio
    poteva scriversi diversamente
    in merito all’Assessore, il titolo porta su falsa strada i lettori, che sconoscono le norme, in quanto lo stesso è solo il proponente secondo legge senza interesse alcuno

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