Lavoratore di Casa Serena minaccia di lanciarsi da Palazzo Zanca, interviene la Barrile

Lavoratore di Casa Serena minaccia di lanciarsi da Palazzo Zanca, interviene la Barrile

Ve. Cro.

Lavoratore di Casa Serena minaccia di lanciarsi da Palazzo Zanca, interviene la Barrile

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mercoledì 12 Novembre 2014 - 11:33

Per più di un'ora l'uomo ha minacciato di lanciarsi nel vuoto se le sue richieste di incontrare il Sindaco Renato Accorinti non fossero state esaudite. E' stato l'intervento di un Ufficiale dei Carabinieri e della Presidente del Consiglio Emilia Barrile ad evitare il peggio.

"Voglio solo parlare con il Sindaco Accorinti, questa Amministrazione ci ha abbandonati!". Non ha fatto altro che urlare queste parole, dal ciglio del cornicione più alto di Palazzo Zanca, ad un passo dal baratro, per più di un'ora. Pippo Stella è un lavoratore di Casa Serena, uno dei quelli che rischiano il licenziamento a breve e che da diversi giorni assediano il Comune per avere speranze e certezza.

Dopo l'occupazione dell'aula del Consiglio di ieri, da parte delle funzioni pubbliche di Cisl e Uil, la disperazione dei lavoratori dei Servizi Sociali ha oltrepassato il limite della protesta con il serio rischio di evolversi in tragedia. Dalle 12 di questa mattina, sotto lo sguardo attonito di passanti e Forze dell'Ordine, Stella ha minacciato di lanciarsi nel vuoto se le sue richieste non fossero state esaudite. Gli uomini della Digos non lo hanno lasciato solo neanche per un istante. Per più di 10 minuti, un Ufficiale dell'Arma dei Carabinieri ha "trattato" con lui attraverso il telefonino di un amico. Secondi interminabili in cui Stella chiedeva rassicurazioni, minacciando ad ogni istante di compiere il tragico gesto. "Se il Sindaco decide di riceverti, tu prometti di non fare gesti estremi?". E poi, a salire sul cornicione è stata la Presidente del Consiglio Comunale Emilia Barrile. Lei stessa, prendendolo sotto braccio, ha allontanato Stella dal "nulla" e, scortati da personale medico e Forze dell'Ordine, i due sono infine rientrati all'interno del Comune.

Ultimo aggiornamento ore 12.45

12 commenti

  1. un cittadino messinese 12 Novembre 2014 11:38

    COMPLIMENTI A SINDACO ASSESSORE MANTINEO COOP AZIONE SOCIALE E A SISIFO CHE LA GESTISCE

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  2. un cittadino messinese 12 Novembre 2014 11:38

    COMPLIMENTI A SINDACO ASSESSORE MANTINEO COOP AZIONE SOCIALE E A SISIFO CHE LA GESTISCE

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  3. maurizio gemelli 12 Novembre 2014 12:11

    Casa Serena,una delle tante realtà dell’affidamento alle cooperative sociali,che incrementano i costi di gestione che poi devono recuperare da altre parti,esattamente come dall’ispezione a casa serena nei giorni scorsi.
    Bisogna prendere coraggio e garantire la giusta assistenza a chi ne ha bisogno e garantire l’occupazione e quindi lo stipendio a chi lavora “onestamente”,viva l’italia,viva Messina,complimenti al presidente del consiglio per l’intervento coragioso.

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  4. maurizio gemelli 12 Novembre 2014 12:11

    Casa Serena,una delle tante realtà dell’affidamento alle cooperative sociali,che incrementano i costi di gestione che poi devono recuperare da altre parti,esattamente come dall’ispezione a casa serena nei giorni scorsi.
    Bisogna prendere coraggio e garantire la giusta assistenza a chi ne ha bisogno e garantire l’occupazione e quindi lo stipendio a chi lavora “onestamente”,viva l’italia,viva Messina,complimenti al presidente del consiglio per l’intervento coragioso.

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  5. vai in afric e ritorni, vedrai che ti daranno tutto quello che ti serve.Nel 2014 essere italiani significa non avere alcun diritto

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  6. vai in afric e ritorni, vedrai che ti daranno tutto quello che ti serve.Nel 2014 essere italiani significa non avere alcun diritto

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  7. Accorinti ai suoi tempi ha cavalcato la tigre ora senza soldi può cavalcare solo l’asino.U cummannari e megghiu du f……Non mi pare a questo punto.

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  8. Accorinti ai suoi tempi ha cavalcato la tigre ora senza soldi può cavalcare solo l’asino.U cummannari e megghiu du f……Non mi pare a questo punto.

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  9. Giuseppe Manganaro 12 Novembre 2014 16:54

    Piena solidariertà al lavoratore costretto a minacciare un gesto estremo per difendere il suo diritto al lavoro. Tutte le altre considerazioni sono fuori luogo.

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  10. Giuseppe Manganaro 12 Novembre 2014 16:54

    Piena solidariertà al lavoratore costretto a minacciare un gesto estremo per difendere il suo diritto al lavoro. Tutte le altre considerazioni sono fuori luogo.

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  11. Quello che si sta sbriciolando sotto i nostri piedi è un intero sistema sociale, che finiti i soldi su cui speculava ha rotto ogni equilibrio.
    Questo non solo in Sicilia.
    Non è immaginabile affrontare la discussione sotto il semplice aspetto amministrativo o economico.
    Prima capiremo tutti che ragioniamo sulla base di schemi già superate dagli eventi, prima ne verremo fuori.
    È finita una era, e non per scelta ma perché nella natura della storia.

    Salvatore

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  12. Quello che si sta sbriciolando sotto i nostri piedi è un intero sistema sociale, che finiti i soldi su cui speculava ha rotto ogni equilibrio.
    Questo non solo in Sicilia.
    Non è immaginabile affrontare la discussione sotto il semplice aspetto amministrativo o economico.
    Prima capiremo tutti che ragioniamo sulla base di schemi già superate dagli eventi, prima ne verremo fuori.
    È finita una era, e non per scelta ma perché nella natura della storia.

    Salvatore

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