Ti conosco mascherina...

Ti conosco mascherina…

Redazione

Ti conosco mascherina…

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domenica 02 Febbraio 2020 - 08:00

La psicosi creata dal Coronavirus alimenta l'intolleranza e il sospetto verso i cinesi che vivono nel nostro paese. Manteniamo la calma e l'umanità.

Lan ha vent’anni, è minuta, ha mani e piedi piccini piccini, i capelli neri, liscissimi e lucenti, la bocca piccola e gli occhi a mandorla.

La sua pelle sembra una pergamena pregiata ed ha un colore ambrato.
Si muove e parla con grazia, non alza mai la voce e ringrazia sempre chinando con garbo il capo.

Lan in italiano significa orchidea e Lan è elegante e profumata come un’orchidea.
Lan è nata e cresciuta in Italia.
Lei parla, legge e scrive in italiano.
La sua mamma è arrivata in Italia quando l’aspettava e lei ha visto solo il cielo italiano, il mare italiano, le chiese e i monumenti italiani.
Lan ha sangue cinese, completamente cinese.
Ma lei in Cina non c’è mai stata.
Vive in Sicilia e vive bene qui.

No, non è esatto.
Lan VIVEVA bene qui, fino a qualche settimana fa.
Fino a quando è scoppiata l’epidemia di Coronavirus.
Adesso non più.Adesso lei non può più viaggiare serenamente su un mezzo pubblico come faceva prima.
La guardano tutti male, si allontanano, nessuno le stringe la mano, nessuno le rivolge la parola.
Qualche giorno fa su un treno locale l’hanno lasciata da sola, intorno a lei solo posti vuoti.Quando lei parla in perfetto italiano tutti la guardano sbalorditi ma poi si allontanano lo stesso.
E alcuni estraggono dalla borsa la mascherina e la indossano guardandola con rabbia.

Lan non ha la mascherina.
Lan la fa cadere agli altri la mascherina.
Anzi la maschera, la bruttissima maschera dell’ignoranza, del livore, dell’odio, dell’intolleranza.
Davanti a lei cade la maschera.

E restiamo nudi.
E soli, drammaticamente soli con la nostra miseria, con quel nodo di livore che ci portiamo dentro.
Che esplode con rabbia, inarrestabile, trascinando con se millenni di cultura e umanità.

Piange Lan, chiusa nella sua stanza.
Piange in italiano.
E intanto là fuori, oltre la sua finestra, tante mascherine vengono giù, una dopo l’altra…❤️

P.S.: le altre mascherine, quelle che vendono in farmacia, lasciamole a chi ne ha un tremendo bisogno.
Ai malati oncologici, ai bambini immunodrepressi, a chi soffre di gravi patologie.
A noi non servono.

Antonella Pavasili©️

Foto web

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