TooGoodTooGo: una soluzione per lo spreco alimentare

TooGoodTooGo: una soluzione per lo spreco alimentare

Giulia Greco

TooGoodTooGo: una soluzione per lo spreco alimentare

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mercoledì 07 Aprile 2021 - 12:04

Una soluzione allo spreco alimentare e l'esperienza di Chiara, messinese a Copenaghen che da 2 anni lavora per la sostenibilità.

Se il cibo è il carburante del nostro corpo, la sua eccedenza è ora più che mai una piaga della nostra società. I dati sullo spreco alimentare, negli ultimi anni, sono andati via via crescendo con numeri impressionanti: secondo il Food Waste Index Report del 2021 svolto dalle Nazioni Unite sono 88 milioni le tonnellate di cibo che vengono gettate ogni anno a livello europeo. Ma una soluzione c’è ed è TooGoodTooGo. Vediamo di cosa si tratta.

Che cos’è TooGoodTooGo

Già il nome suggerisce il suo fine: troppo buono per essere buttato. È l’applicazione per smartphone che permette ai commercianti e ai ristoratori di mettere in vendita a prezzi ridotti il cibo invenduto a fine giornata e ai consumatori di acquistare “Magic Box” a un terzo del prezzo di vendita, impegnandosi quotidianamente nella lotta contro lo spreco alimentare. Ergo, con TGTG il consumatore principale di ogni esercente può acquistare il prodotto invenduto ad un prezzo inferiore, ma in una quantità nettamente maggiore.

Nasce in Danimarca nel 2015 con l’impegno di salvare il cibo, sensibilizzare la società sulle problematiche inerenti allo spreco alimentare e preservare l’ambiente è attiva in Italia da marzo 2019.

Come funziona

Tramite l’app si prenota la bag ordinata e basterà recarsi al negozio nella fascia oraria specificata, mostrare la conferma al negoziante tramite app e ritirare la Magic Box per scoprire cosa c’è dentro. Sia ristoratori e commercianti riempiono la “bag” dei prodotti ancora freschi che sono rimasti invenduti e non possono essere riproposti il giorno successivo.

La sorpresa, tuttavia è sempre relativa: se si vuole acquistare in un panificio già si può supporre che la Magic Box conterrà prodotti panari e non verdure, e viceversa se si decide di prenotarla presso un ristorante di specialità di pesce non si troveranno prodotti del supermercato.

TooGoodTooGo e Messina

A Messina sfortunatamente solo due esercenti hanno aderito all’iniziativa: una gastronomia ed una pasticceria. Eppure tutti i supermercati, i mercati e le infinite rosticcerie che abbiamo potrebbero approfittarne: pensate che meraviglia acquistare focaccia, pane e altri rustici a 3,99€ o poco più! Soprattutto in una fase difficile come l’attuale, sarebbe un’opportunità importante e potrebbe andare incontro in modo particolare alle famiglie in difficoltà che con poco riuscirebbero a coprire più pasti.

Una messinese contro lo spreco alimentare

“La domanda è Perché no? Perché non aderire? Ci sono solo benefit, vincono tutti: il commerciante che riesce a vendere ciò che era rimasto invenduto, vince il consumatore che riesce a portare a casa ad un prezzo minore comunque ciò che gli piace con l’opportunità di provare prodotti nuovi, e più di tutti vince il pianeta, salvando le risorse impiegate.” Queste le parole di Chiara Aricò, 24, messinese di nascita e cittadina del mondo, attuale operation specialist come responsabile del packaging per Europa e America del team Global di TooGoodTooGo. Da Messina a Milano, quando nel maggio 2019 ha iniziato un internship con TGTG, si trasferisce successivamente a Copenaghen per motivi di studio, dove attualmente vive e lavora sempre per l’azienda “è stata un’esperienza formativa sia da un punto di vista lavorativo che personale: a Milano mi occupavo di sales e andavo in giro a promuovere l’app. È stato di impatto per la mia timidezza dover convincere qualcuno ad aderire, ma il motivo era talmente semplice ed allo stesso tempo importante, che è stato solo uno sprone per me e per la comunità diffondere la partnership”. Quando le si chiede come vedrebbe l’utilizzo dell’app a Messina risponde: “Da messinese ho sempre notato un particolare rapporto della cittadinanza con il cibo: fierezza ed orgoglio per i piatti della tradizione, del nostro street food, un profondo rispetto per la nostra cucina, e mi sembra assurdo che non ci sia una soluzione organica e sistemica per risolvere il problema dell’eccedenza alimentare. Ecco, è proprio un peccato. Teniamo così tanto ai cannoli e agli arancini che è un controsenso finire per buttarli, tutto l’amore e la passione che si mettono nel prepararli finiscono per vanificarsi”.

Lo spreco alimentare in Italia

Nel 2019 sono state sprecate 931 milioni di tonnellate a livello mondiale, pari al 17% della produzione alimentare globale. Per non parlare della situazione in Italia: ogni famiglia italiana calcola uno spreco annuale di oltre 4 milioni di tonnellate, mediamente ciascuna persona spreca 74 kg di alimenti ogni anno. In Italia le misure legislative, sin dalla legge 133/1999, offrono agevolazioni ed esenzioni di IVA per donazione di prodotti invenduti, sino alla legge Gadda 166/2016. Ma ciò non toglie la spesa effettuata dal commerciante ed il mancato scopo di godimento del consumatore. Per arginare il fenomeno, diverse iniziative sono nate e sono state portate avanti a livello locale e regionale nel Bel Paese, ancora di più a livello europeo ed internazionale.

L’aggravamento causato dal Covid-19

La pandemia da Covid-19 non ha indubbiamente risparmiato il settore della ristorazione, mettendo in ginocchio molti operatori non solo da un punto di vista economico ma anche produttivo creando un forte sbilanciamento tra venduto ed invenduto. La Coldiretti, in occasione del summit con il governo “Recovery Food, l’Italia riparte dal cibo” organizzato con Filiera Italia, ha calcolato oltre un milione di tonnellate di cibo rimasto nelle cucine dei ristoratori e degli esercizi alimentari. Il volume di affari della ristorazione ha subito un calo del 48% con il risultato che i consumi alimentari sono scesi al minimo di circa 30 miliardi. E a pagarne le conseguenze è la biodiversità, il lavoro di chi vive nel settore agroalimentare e ittico.

Si tratta di una situazione che non può essere certamente risolta con un’applicazione. Ma TooGoodToGo con la sua idea di base che punta a trasformare lo spreco in risorsa, propone un’importante cambio di paradigma, molto concreto in verità

L’app di Too Good To Go è disponibile su App Store e Google Play.

Per maggiori informazioni: www.toogoodtogo.it e le rispettive pagine social che forniscono tanti suggerimenti su come non sprecare il cibo in casa ed essere più green

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