Cronaca

“Torna con me o ti squaglio nell’acido”, condannato marito violento a Messina

Ha 41 anni e una lunga lista di precedenti guai con la giustizia per reati di vario genere il marito violento condannato dal Tribunale di Messina a 3 anni e mezzo di carcere per maltrattamenti, lesioni, danneggiamento e violazione di domiciliari.

Per l’uomo, della zona centro sud di Messina, il processo di primo grado si è concluso ieri. L’Accusa – rappresentata dal PM Alessandro Liprino, aveva chiesto per lui la condanna a 6 anni ma i giudici della II sezione Collegiale (presidente De Rose), sentito anche il difensore – l’avvocato Nino Cacia – hanno deciso una pena più mite, riconoscendolo però colpevole di tutte le contestazioni.

Il pregiudicato era stato arrestato alla fine di agosto del 2019 dalla Polizia, arrivata a difesa della moglie. La donna si era rifugiata col figlio dai genitori, ma l’uomo l’aveva raggiunta anche lì, sottoponendo tutti all’ennesima scenata di follìa violenta.

Salito dal balcone, aveva cominciato a minacciarla e inveire contro di lei e i genitori, aveva rotto gli oggetti di casa e l’aveva maltrattata, davanti al bimbo piccolo. All’arrivo degli agenti anziché placarsi ha dato ancora di più in escandescenze, sfondando a testate una porta.

Quando i poliziotti lo hanno arrestato, la donna ha raccontato tutto, svelando mesi di continue botte e minacce, fino a quando, qualche settimana prima, non aveva deciso di andarsene di casa. Ma ovunque, in più di una occasione, era stata raggiunta, picchiata e minacciata di morte dal marito. L’incubo è finito con l’arrivo degli agenti e con la testimonianza della donna, che si è affidata all’avvocato Oleg Traclò e lo ha denunciato.