Torna la "Pelagia Noctiluca", la medusa avvistata anche sulla costa tirrenica

Torna la “Pelagia Noctiluca”, la medusa avvistata anche sulla costa tirrenica

Daniele Ingemi

Torna la “Pelagia Noctiluca”, la medusa avvistata anche sulla costa tirrenica

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mercoledì 01 Luglio 2020 - 15:44

Nonostante le concentrazioni molto elevate in questo periodo dell’anno è normale assistere al loro passaggio

In questi giorni fra la riviera ionica e le acque dello Stretto di Messina si sta osservando un nuovo passaggio di meduse, della specie Pelagia Noctiluca (la più comune nel Mediterraneo). Queste meduse sono trasportate dalla forte corrente “scendente” (direzione da Nord a Sud) che quotidianamente entra nella parte centrale dello Stretto di Messina raggiungendo la massima velocità, a seguito del colmamento dell’intenso “gradiente di marea” che periodicamente si instaura tra il basso Tirreno e il mar Ionio. Proprio la scorsa settimana lungo lo Stretto di Messina si è osservata un’autentica scia, scientificamente definite “bloom”, ossia grandi aggregazioni che possono arrivare a concentrazioni molto elevate, circa 500 individui per metro cubo.

Il fenomeno ora sta coinvolgendo anche molte località della costa tirrenica, dove si sta assistendo al passaggio di diversi gruppi di Pelagia Noctiluca. Nella mattinata odierna la Pelagia Noctiluca è stata avvistata pure sul litorale di Capo d’Orlando, dove complice la debole brezza termica di grecale (da nord-est), alcuni banchi di passaggio alle isole Eolie si sono avvicinati alla costa.

La riproduzione della Pelagia Noctiluca avviene a inizio primavera, con la fecondazione da parte del maschio delle uova espulse dagli esemplari femmina. Dalle uova fecondate si sviluppano delle larve ciliate, le Planule, che si spostano liberalmente nel mare, seguendo gli spostamenti dei venti e delle correnti marine. Le Planule si evolvono poi in piccole meduse appiattite già dotate di liquido urticante. L’individuo arriva a maturazione completa in estate, generalmente nella prima parte del periodo estivo, nel mese di giugno.

Esemplare di Pelagia Noctiluca

Nonostante le concentrazioni molto elevate in questo periodo dell’anno è normale assistere al loro passaggio, soprattutto lungo lo Stretto di Messina e sulla costa ionica, dove i venti e le correnti le spingono a ridosso della linea di costa. Grazie alla tecnologia oggi è possibile, tramite il nostro smartphone, consultare delle APP gratuite, come quella di “Meteo Meduse”, che ci permettono di conoscere in tempo (quasi) reale i loro spostamenti lungo la costa italiana.

Stando alle forti correnti di marea questa grande scia di meduse nelle prossime ore si dovrebbe spostare verso lo Ionio, transitando davanti i litorali del messinese ionico, da Capo Scaletta fino a Capo Taormina, dove si potranno presentare temporanei “bloom”. Nel fine settimana, con l’arrivo di una sostenuta ventilazione da NO (più da N-NO sullo Stretto), le meduse molto probabilmente si disperderanno sullo Ionio, in mare aperto.

2 commenti

  1. Stanno diventando sempre più frequenti questi “assembramenti” di Meduse.
    Può diventare un problema con l’arrivo della stagione Estiva perchè rischia di rovinarci le vacanze. 🙂
    Quest’anno voglio mettere in borsa il repellente per le meduse che si trova in Farmacia per provare a fare il bagno in pace senza essere terrorizzato di essere punto
    http://www.respingojellyfish.it

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  2. Il fattore antropico è determinante. Ogni volta che la gente mangia un’orata prelevata dai nostri mari, è una medusa in più. Se mancano i predatori di larve di meduse (efire) esse si riproducono. È necessario lasciar riposare il mare, non pescare sotto costa spegnendo i radar…. L’alternativa sono le meduse…. Per non parlare dei danni che la pelagia provoca in itticoltura…

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