Saltata la cessione dei terreni a maggio. La sesta commissione ha approvato la delibera che dovrà andare in Consiglio e poi alla Regione
MESSINA – Il parco urbano, il parcheggio, la nuova strada di collegamento alla via Senatore Arena (qui il reportage della collega Silvia De Domenico) e il museo Maxxi: sono questi gli elementi con cui si rivoluzioneranno vivibilità e viabilità di Torre Faro. Ma dopo mesi di conferenze di servizi e progetti, bisognerà passare da un nuovo vincolo subordinato all’esproprio dei terreni. È questo quanto è stato spiegato e approvato oggi durante la seduta della sesta commissione consiliare, presieduta da Giuseppe Busà. Ospiti il vicesindaco Salvatore Mondello e i tecnici dell’ufficio competente, guidati dall’ingegnere e rup Vito Leotta.
Ma cos’è successo? Che a maggio, al momento clou della cessione dei terreni, “uno degli eredi” si è tirato indietro. Trattativa e cessione saltate, con buona pace dell’iter avviato. Un problema che però sarà superato con l’esproprio, come è stato spiegato da Mondello.
Mondello: “La trattativa per la cessione chiusa qualche mese fa”
Il vicesindaco e assessore ha affermato: “Come sapete parliamo di Torri Morandi, un progetto strategico che prevede il parcheggio, la riqualificazione dell’area e il Maxxi, oltre alla strada di collegamento con via Senatore Arena. La procedura ci ha portato prima alla volontà di cessione dei terreni, ma la trattativa si è protratta nel tempo e poi si è chiusa definitivamente qualche mese fa. La necessità di oggi è di riapporre i vincoli subordinati all’esproprio, che però hanno due tempistiche separate, la prima di 10 e la seconda di 5 anni. Essendo un finanziamento pubblico, che prevede step successivi per poter diventare operativo, serve velocità per i terreni”.
Leotta: “Alla Regione serviranno 90 giorni”
L’ingegnere Leotta ha aggiunto: “La cessione dopo la delibera del dicembre 2024 sembrava concreta, ma per discussioni interne tra gli eredi non si è risolta la cessione. Non facendosi la cessione si farà l’esproprio. Funziona così: si mette il vincolo, il Consiglio approva e si va alla Regione. Lì ci vorranno 90 giorni e si arriverà all’approvazione definitiva del vincolo e si arriva all’esproprio. Non ci saranno opere in elevazione ma a raso, quindi si andrà veloce da questo punto di vista. Ci saranno due ingressi in via Pozzo Giudeo, collegati al parcheggio e alla via Senatore Arena. Ora bisogna andare avanti”.
Il sì alla re-apposizione dei vincoli di esproprio
Dopo un breve dibattito, la commissione ha deliberato positivamente. La proposta n. 245 dell’8 agosto con cui si approva il progetto di fattibilità tecnico ed economico per la realizzazione dello “stralcio funzionale ‘Progetto di Riqualificazione del sito Torri Morandi del Comune di Messina – STRALCIO III: Parco Urbano con viabilità di accesso all’area’” e si procede alla “re-apposizione dei vincoli preordinati all’esproprio”, infatti, è stata votata favorevolmente da 16 consiglieri su 18 presenziare (2 astenuti, Antonella e Alessandro Russo del Pd). Adesso bisognerà proseguire. La delibera per l’acquisto dei terreni era stata approvata dalla Giunta Basile nel dicembre 2024. Con la cessione si sarebbe potuti partire decisamente prima, rispetto alle nuove, necessarie tempistiche.

… insomma….tutta colpa dell’ erede…..
Tra ponte e Torri Morandi le istituzioni con gli espropri ci hanno perso gusto