Torture in carcere a Trapani, 25 agenti nei guai. In quelle celle anche il detenuto Lauria di Messina

Torture in carcere a Trapani, 25 agenti nei guai. In quelle celle anche il detenuto Lauria di Messina

Alessandra Serio

Torture in carcere a Trapani, 25 agenti nei guai. In quelle celle anche il detenuto Lauria di Messina

mercoledì 20 Novembre 2024 - 15:20

Lanci di urina e abusi ai detenuti con problemi psichiatrici scoperti dai Carabinieri. Nello stesso penitenziario era stato il messinese morto a Catanzaro

Trapani – Si sarebbero resi protagonisti di vere e proprie torture ai danni dei detenuti, andate avanti a lungo, i 25 poliziotti penitenziari arrestati per fatti avvenuti nel carcere Pietro Cerulli di Trapani. Concorso in tortura e abuso d’autorità i reati contestati a vario titolo agli 11 agenti agli arresti domiciliari, mentre altri 14 sono stati sospesi dal servizio. 46 in totale gli indagati arresti domiciliari e 14 sospensioni dal pubblico ufficio. Emessi decreti di perquisizioni, per un totale di 46 indagati per i quali i carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo stanno effettuando perquisizioni e accertamenti.

Rinchiuso nello stesso carcere il detenuto messinese morto a Catanzaro

In quel carcere, e nello stesso periodo dei fatti oggi contestati agli agenti, dal 2021 al 2023, è stato detenuto Domenico Ivan Lauria, il messinese morto nel penitenziario di Catanzaro in circostanze da chiarire. Sono stati proprio i detenuti a denunciare gli abusi, avvenute in aree “cieche” alle telecamere, spingendo gli investigatori a usare cimici video e audio.
 

Lanci di urina contro i detenuti con problemi psichiatrici

E’ così che i carabinieri hanno scoperto violenze fisiche e atti vessatori nei confronti di alcuni detenuti, condotte reiterate nel corso del tempo e messe in atto in maniera deliberata da un gruppo di agenti penitenziari di Trapani. “Nel reparto blu, oggi chiuso per carenze igienico sanitarie, venivano portati i detenuti in isolamento, con problemi psichiatrici o psicologici, e che subivano violenze e torture. Alcuni agenti agivano con violenza non episodica ma con una sorta di metodo per garantire l’ordine – spiega il procuratore di Trapani Gabriele Paci – A volte i detenuti venivano fatti spogliare, investiti da lanci d’acqua mista a urina e praticata violenza quasi di gruppo, gratuita e inconcepibile”.

Un commento

  1. Finalmente saranno giudicati dalla legge e la loro vita da questo periodo in poi cambierà…in peggio!!!

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