Donna suicida in mare con i due figlioletti: assolto l''on. Vincenzo Garofalo

Donna suicida in mare con i due figlioletti: assolto l”on. Vincenzo Garofalo

Donna suicida in mare con i due figlioletti: assolto l”on. Vincenzo Garofalo

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venerdì 18 Maggio 2012 - 15:48

Il giudice monocratico ha assolto l'on. Vincenzo Garofalo dall'accusa di omicidio colposo. I fatti risalgono al 2003 quando il deputato nazionale era presdiente dell'Autorità portuale. Una donna si lanciò in mare con l'auto trascinando con se i suoi due figli. Garofalo fu indagato perchè l'area portuale non era sicura, in particolare era priva di recinzione e chiunque poteva introdursi all'interno.

L’on. Vincenzo Garofano è stato assolto dall’accusa di omicidio colposo plurimo. Il deputato nazionale è comparso oggi davanti al giudice monocratico Bruno Sagone per rispondere di una drammatica vicenda che risale ai tempi in cui ricopriva la carica di presidente dell’Autorità portuale di Messina. Il 4 ottobre 2003, Carmela Bertuccio, 35 anni, raggiunse Messina da Belpasso dove viveva e si uccise lanciandosi nelle acque del porto con la sua auto insieme ai figli di 4 e 5 anni. Il sostituto procuratore Vincenzo Cefalo iscrisse Garofalo nel registro degli indagati perché, secondo l’accusa, non era stata applicata un’ordinanza della Capitaneria di porto del 2001 che prevedeva la messa in sicurezza dell’area portuale. All’epoca infatti il porto non era recintato e chiunque poteva accedere nell’area. A scoprire all’alba il corpo di Carmela Bertuccio, fu notato un pescatore che diede l’allarme. Poco distante furono avvistati anche i corpi dei due bambini. Carmela Bertuccio soffriva di forti crisi depressive e quel pomeriggio si allontanò dalla sua abitazione di Belpasso portando con sé i due figli. Raggiunse Messina, sua città d’origine dove vivono ancora i suoi familiari, parcheggiò l’auto vicino al porto e dopo aver cenato in un locale, attese che i due bambini si addormentassero sul sedile posteriore della macchina. Quindi mise in moto l’auto, si diresse verso la banchina portuale e si lanciò in mare. Intanto il marito, rimasto a casa con il terzo figlio, diede l’allarme. Poche ore dopo fu fatta la terribile scoperta.

2 commenti

  1. tanto per capire: se la capitaneria di porto fa un’ordinanza e io non la rispetto allora posso essere tranquillamente assolto? ok, basta che uno lo sa…

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  2. e non si trattava di un mese ma dal 2001 al 2003 … beh, si potrà sempre ricordare un domani, sono precedenti utili…

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