Lo assicura il direttore generale dell’Ateneo peloritano Cardile. La responsabile dell’Orto botanico spiega che il trasferimento potrà solo giovare alla vita stessa degli arbusti. All'interno la GALLERY DI DINO STURIALE
Hanno fatto scalpore e non poteva essere altrimenti le operazioni di sradicamento di quattro grossi alberi, due magnolie e due corisie , che per vent’anni hanno “arredato” il piazzale antistante la sede centrale dell’Università. Numerosi i curiosi che sabato mattina si sono fermati ad osservare gli operai che abbattevano i quattro arbusti, domandandosi il perché di quel taglio netto. Agli occhi dei più inspiegabile ed improvviso. Nel corso della mattinata era circolata un’ipotesi che aveva fatto saltato saltare sulla sedia gli ambientalisti ed aveva allarmato anche i semplici cittadini, secondo cui nell’area liberata sarebbe sorto un parcheggio destinato ai dipendenti dell’Università.
Quella ipotesi viene oggi ufficialmente smentita dal direttore generale Pino Cardile, che raggiunto telefonicamente smentisce categoricamente e precisa : «Gli alberi non sono stati abbattuti, ma trapiantati nella facoltà di Scienze . E’ stato un intervento necessario sia per la sopravvivenza stessa degli alberi, che necessitavano una vasca più grande, sia perché le grosse radici stavano causando problemi alle tubazioni di luce e gas sottostanti. Rassicuro tutti – ha continuato Cardile – che non sorgerà alcun parcheggio, ma pianteremo piante e fiori primaverili ».
La tesi di Cardile viene confermata anche dalla responsabile dell’Orto botanico, Rossella Picone, che sta preparando una relazione “tecnica” per far capire che il trasferimento di quei quattro alberi potrà solo giovare alla vita stessa degli arbusti. (DLT)
GALLERY DI DINO STURIALE
Mah, a Messina nel 90% di casi simili gli alberi sono andati persi.Ricordo, con tristezza, quando hanno sradicato gli alberi del viale Libertà (per il tram…), da anni sono secchi all’annunziata alta.Sarei curioso di sapere se sono stati impiantati prima gli alberi o le tubazioni di gas, nel secondo caso bastava un percorso alternativo…
Le aiuole a Messina sono solo slogan,sistemate e spesi i soldi la prima volta, andranno a morire per la cronica mancanza di manutenzione che nella fattispecie deve essere 12 mesi l’anno!
Risultato:nuovi ricettacoli di spazzatura (in pieno centro)e piante molto, ma molto probabilmente morte.
Continuiamoci a farci male: è il nostro sport preferito..