Gli studenti disabili non possono andare a scuola, scatta la denuncia in Procura

Gli studenti disabili non possono andare a scuola, scatta la denuncia in Procura

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Gli studenti disabili non possono andare a scuola, scatta la denuncia in Procura

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lunedì 13 Aprile 2015 - 15:20

La vertenza del servizio di trasporto e assistenza disabili degli studenti delle scuole superiori di Messina e provincia si complica sempre più. La protesta dei lavoratori si ripercuote sugli utenti, il comitato dei genitori è solidale con gli operatori e presenta un esposto in Procura per segnalare le tante anomalie di questo servizio.

Alla fine stanno pagando i più deboli. Da un lato i lavoratori che ormai da settimane protestano senza però riuscire a sbloccare una situazione stipendi che li sta portando all’esasperazione. Dall’altro gli studenti disabili di Messina e provincia che frequentano le scuole superiori e che continuano a combattere le inefficienze e i disagi di quel servizio di trasporto e assistenza che la Provincia dovrebbe garantire loro e che invece è un lungo tunnel senza via d’uscita. Oggi molti di quei ragazzi sono rimasti a casa perché gli operatori che li accompagnano a scuola e li assistono sono in protesta. Da giorni chiedono risposte su quegli stipendi che mancano da gennaio, ma neanche le numerose riunioni a Palazzo dei Leoni sono riuscite a placare gli animi e a scongiurare il peggio per gli utenti. E così oggi niente scuola per chi senza quel servizio non ha modo di raggiungere gli istituti o di frequentare le lezioni perché non autosufficiente.

A raccontarlo sono i loro genitori, padri e madri che stanno combattendo questa assurda battaglia non solo per i diritti dei proprio figli, ma anche per gli operatori che sono stati ridotti alla fame. Non ci stanno però a vedere quei ragazzi disabili pesantemente discriminati e puniti per colpe non imputabili a loro. “Non è certo loro la colpa di essere disabili, non è certamente loro la colpa se la Provincia Regionale espleta gare al 100% del ribasso, che come più volte ribadito non garantiscono il risultato d'impresa, costringendo le cooperative a rivalersi sui lavoratori non pagandoli. Non è la loro la colpa se i contratti fra Provincia e Cooperativa vengano siglati con mesi di ritardo dal giorno di affidamento, non è certo colpa loro se la Provincia Regionale di Messina non controlla la capacità finanziaria delle cooperative aggiudicatarie. Ma tutte queste mancanze si ripercuotono sui nostri figli che rimangono a casa, interrompendo il processo d'integrazione”.

Sono le madri e i padri del comitato “Genitori figli speciali di Messina” che non sono rimasti con le mani in mano e hanno già presentato denuncia alla Procura della Repubblica per interruzione di pubblico servizio. Non dimenticano però la battaglia occupazionale di questa vertenza e ancora una volta manifestano la loro vicinanza e solidarietà ai lavoratori che, anche loro vittime, sono senza stipendio dal mese di gennaio.

I lavoratori ormai esasperati intanto continuano certezze in merito alla prosecuzione del servizio dopo il28 aprile e il pagamento degli stipendi relativi ai mesi di gennaio e febbraio. La Fp Cgil e i lavoratori dicono grazie al comitato e ricordano che la Provincia regionale deve immediatamente provvedere a un nuovo bando di gara eliminando alcune storture -dichiarano Clara Crocé, Segretario Generale, e Gianluca Gangemi responsabile del servizio Saip- quali la previsione del ribasso al 100% e la mancata retribuzione in caso di assenza del ragazzo. La Fp Cgil ha sollecitato l’intervento del Prefetto e continua a chiedere aiuto al Palazzo del Governo. Ormai lo stato di esasperazione dei lavoratori è incontrollabile, i disagi per gli utenti si toccano con mano, dunque intervenire al più presto è un obbligo.

F.St.

6 commenti

  1. Una colpa ce l’hanno. Quella di essere nati in una città da terzo mondo. Casualmente dislocata, geograficamente, in una delle più belle nazioni del moderno ed evoluto occidente, ma con mentalità e uomini(???) da …… terzo mondo, per l’appunto!!!!!

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  2. Una colpa ce l’hanno. Quella di essere nati in una città da terzo mondo. Casualmente dislocata, geograficamente, in una delle più belle nazioni del moderno ed evoluto occidente, ma con mentalità e uomini(???) da …… terzo mondo, per l’appunto!!!!!

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  3. carmelo ferraro 13 Aprile 2015 21:01

    anche i lavoratori o detti tali che lavorano in condizioni non sicure anche loro sono i più deboli… soliedarietà massima, le bollette non aspettano. finiamola con le gare a ribasso del 100%, finiamola con le soluzioni da perecottai della provincia, si vuole dare un servizio o lo si da bene o non lo si da, i ribassi poi comportano pulmini scassati o che non hanno i requisiti

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  4. carmelo ferraro 13 Aprile 2015 21:01

    anche i lavoratori o detti tali che lavorano in condizioni non sicure anche loro sono i più deboli… soliedarietà massima, le bollette non aspettano. finiamola con le gare a ribasso del 100%, finiamola con le soluzioni da perecottai della provincia, si vuole dare un servizio o lo si da bene o non lo si da, i ribassi poi comportano pulmini scassati o che non hanno i requisiti

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  5. Ma il dirigente dell’Ufficio contratti della Provincia perchè continua a dormire?
    Anche un bambino capisce che fare un ribasso del 100% è una truffa!!!!!!!!!!!!!
    George

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  6. Ma il dirigente dell’Ufficio contratti della Provincia perchè continua a dormire?
    Anche un bambino capisce che fare un ribasso del 100% è una truffa!!!!!!!!!!!!!
    George

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