Ugl, Orsa e Cub Trasporti mantengono la linea dura anche dopo l’incontro con Russo: «Il Comune? I suoi bilanci sono tutti illegittimi senza i conti dell’azienda»

Dimissioni di Russo, subito. E presidio continuo, fino al «perdurare dell’immobilismo politico». La fumata è nera al termine del sit-in di stamani organizzato da Ugl, Orsa e Cub Trasporti all’ingresso della sede della disastrata Atm. Il commissario straordinario Giuseppe Russo ha ricevuto una delegazione, ma le risposte non sono state ritenute «esaustive». Ecco com’è andata, secondo quanto comunicato dai sindacati al termine dell’incontro: «L’immobilismo tattico e il silenzio assordante dell’Amministrazione e del consiglio comunale di Messina sono oggi sanciti dalla mancata approvazione dei Bilanci consuntivi 2007-2008, azione irresponsabile che si consuma ciclicamente dal lontano 2003. Il Comune è, per legge, obbligato a ripianare le perdite di esercizio delle partecipate. La mancata iscrizione nel bilancio comunale dei rendiconti aziendali, attivi o passivi che siano stati, ha determinato nel tempo l’acuirsi del debito in seno alla partecipata, azione peraltro non giustificata da alcuna motivazione ufficiale. E’ di facile intuizione che, la situazione appena descritta inquina in maniera formale e sostanziale il bilancio comunale, rendendolo totalmente illegittimo. A tal punto le opzioni sono due: o l’Atm ha certificato dei bilanci non veritieri (il che avrebbe dovuto innescare una denuncia da parte dell’amministrazione comunale), oppure è il consiglio comunale a bocciare aprioristicamente ogni bilancio presentato dall’Azienda, per evitare di assumersi le responsabilità dovute al ruolo istituzionale».

Ma non è solo Palazzo Zanca l’obiettivo: «La Regione da parte sua trattiene le maggiori somme elargite all’Atm a fronte dei minori chilometri percorsi (inutile ricordare che la responsabilità della mancanza dei mezzi è da ascrivere alla proprietà e, quindi, al Comune), ma “dimentica” di mettere a compensazione le somme che l’Atm avanza per le riconosciute pregresse percorrenze chilometriche del tram di 11,6 milioni. Il commissario straordinario, in qualità di massimo rappresentante della proprietà, non è riuscito a irrompere nel muro di gomma (vedi Amministrazione comunale) della politica, diventando complice di un sistema che ha come fine quello di affondare l’azienda, i lavoratori e la città. Il rimbalzo di responsabilità è palese dimostrazione che non vi è alcuna volontà politica di affrontare e risolvere concretamente le ataviche criticità della municipalizzata, più volte denunciate dai sindacati».

Secondo Ugl, Orsa e Cub «oggi il commissario Russo ha esposto delle motivazioni poco esaustive e limitate a giustificare operazioni di ordinaria amministrazione, senza proporre soluzioni volte ad affrontare definitivamente le priorità e a tracciare un programma di risanamento credibile». Questi i motivi per cui i sindacati manterranno il presidio, «protesta che sarà intensificata in caso del perdurare dell’attuale immobilismo politico, di cui stanno pagando lo scotto lavoratori e cittadini». E confermano al tempo stesso «la richiesta di responsabili dimissioni da parte del commissario, in qualità di massimo esponente aziendale, rappresentativo della leadership politica».