L'Atm ha raggiunto risultati importanti, certificati da Legambiente e anche dal bilancio 2024. L'offerta di trasporto pubblico a Messina può e deve crescere ancora
Nelle scorse settimane le lamentele di diversi cittadini sull’affidabilità del servizio di trasporto pubblico gestito dall’Atm hanno alimentato una forte polemica politica. Al netto di esasperazioni di parte, è giusto ascoltare le critiche per individuare eventuali problematiche interne che vanno risolte con piglio costruttivo, nell’interesse degli utenti. D’altra parte, però, non possono essere disconosciuti i miglioramenti ottenuti in questi ultimi anni dall’Atm, certificati anche dal Rapporto Ecosistema Urbano 2025 di Legambiente-Sole 24 Ore. In questa speciale classifica, infatti, su 106 capoluoghi di provincia, Messina ha raggiunto un ragguardevole 26° posto per l’indice passeggeri con 89,2 viaggi per abitante all’anno. Ancora meglio va l’offerta di trasporto pubblico con un 25° posto raggiunto grazie ai 32,4 chilometri percorsi annualmente dal complesso delle vetture Atm, divisi per il numero di abitanti.
Bilancio Atm 2024 in crescita
Anche i risultati di bilancio certificano i progressi realizzati dall’Atm. Dal documento contabile al 31.12.2024 risulta che l’azienda di trasporto pubblico ha incassato circa 5,8 milioni di euro da abbonamenti con un’imponente crescita dell’82% rispetto al 2023 quando si era arrivati a 3,2 Mln. di euro. A questo risultato ha contribuito decisamente il successo della campagna Move Me con 21.000 abbonamenti annuali venduti a 50 Euro che hanno avvicinato molti messinesi all’utilizzo del mezzo pubblico. Peraltro, questo tipo di politica commerciale non ha inciso pesantemente sulla vendita dei biglietti, che con 1,1, Mln. di euro incassati, è diminuita solo del 18% rispetto al 2023.
A fronte del Contratto di Servizio, Atm ha ricevuto, poi, dal Comune di Messina la cifra di 20,7 Mln. di euro, diminuiti rispetto al 2023 di 815.000 Euro. Dello stesso importo sono aumentati i contributi erogati dalla Regione Sicilia, pari nel 2024 a 6,6 Mln. di Euro.
L’investimento economico di Palazzo Zanca in favore dell’Atm è espressione concreta della strategia di mobilità che il sindaco Basile e l’assessore Mondello stanno mettendo in atto, orientata a rendere il mezzo pubblico centrale nel sistema dei trasporti urbani. Una politica che dovrebbe essere cara agli ambientalisti e alla sinistra.
Gli introiti da altri servizi
I ricavi conseguiti dalla gestione dei parcheggi (3 milioni di euro) hanno registrato nel 2024 un incremento del 16,5% rispetto all’anno precedente. Il servizio di carro attrezzi, tanto temuto dagli automobilisti messinesi, ha fatto registrare incassi per 321.000 Euro, in contrazione rispetto al 2023 quando si era arrivati a 420.000 Euro. I ricavi per pubblicità si fermano a 68.000 Euro, piuttosto contenuti rispetto alle potenzialità comunicative di Atm.
Analisi dei costi
La spesa per acquisto di carburante (3,3 Mln. di euro) si è mantenuta sostanzialmente stabile, assorbendo le turbolenze sui prezzi legate alla difficile congiuntura internazionale. Contribuisce positivamente in questo senso la scelta green sulla composizione dei mezzi. La flotta aziendale comprende, infatti, 184 autobus, di cui 50 elettrici, insieme a 17 mild-hybrid e 2 full-Hybrid. Nel corso del 2024 sono stati consegnati 24 nuovi mezzi elettrici finanziati dal PNRR. Entro il 2025 ne arriveranno altri 54 ad emissione zero. L’installazione di pannelli fotovoltaici nell’area del piazzale assicura l’alimentazione dei bus ecologici con effetti positivi sui costi di gestione.
Utili e solidità patrimoniale
L’articolazione operativa adottata ha consentire di chiudere il bilancio 2024 con un robusto utile di 3,7 Mln. di euro. Un risultato in netta crescita rispetto al 2023 quando già si era registrato il notevole avanzo di 1,5 Mln. di euro. Complessivamente gli utili degli esercizi precedenti al 2024 portati a nuovo ammontano a 7,5 Mln. Il patrimonio netto si attesta, così, alla ragguardevole cifra 15,6 Mln. di euro.
La solidità patrimoniale e le buone condizioni di liquidità limitano l’esposizione debitoria verso le banche a 540.000 euro, di cui 355.000 oltre l’esercizio successivo. Gli oneri finanziari, che nella vecchia Atm appesantivano i bilanci, sono così piuttosto contenuti (46.000 Euro).
Il trasporto pubblico deve crescere ancora
La platea di utenti del servizio di trasporto pubblico si è obiettivamente ampliata e comprende cittadini di diverse fasce sociali. Vedere tante persone alle fermate non necessariamente in orari di punta è, in generale, il segnale incoraggiante di una svolta che va consolidandosi. Anche i mezzi che la sera accompagnano tanti messinesi a casa sono il simbolo di un cambiamento progressivo di abitudini che fa piacere.
Certo le criticità non mancano. In particolare bisogna migliorare ancora sul piano della puntualità e dell’affidabilità che sono un requisito dal quale non si può prescindere: per mantenerlo bisogna adottare scelte organizzative e di programmazione adeguate.
In linea generale, l’offerta di trasporto pubblico deve crescere, anche nel settore scolastico e universitario. E’ un passaggio ineludibile se si vuole ridurre ancora di più il peso sulla circolazione urbana dei mezzi privati, inquinanti, dispendiosi e fonte di stress. Il prossimo arrivo di nuovi autobus e di 20 autisti può offrire importanti risposte in questa direzione.
L’orgoglio di lavorare per la comunità
Per approcciarsi a scenari ancora più soddisfacenti dell’attuale, serve, però, che tutti i soggetti in campo remino dalla stessa parte. Il C.d.A. guidato da Carla Grillo deve comprendere che le attese verso il servizio Atm sono aumentate proprio per effetto della crescita aziendale e le dinamiche interne vanno governante sempre meglio e in tempo. I sindacati, d’altro canto, dovrebbero tenere conto dei progressi realizzati che hanno portato tra l’altro all’assunzione di giovani che non hanno avuto la necessità di cercare altrove il loro futuro. Le politiche di concertazione nella governance aziendale sono auspicabili e possono agevolare prospettive di miglioramento quando, però, si muovano nella distinzione riconosciuta di ruoli e responsabilità e siano votate all’interesse supremo dei cittadini. I lavoratori, infine, devono portare con sé l’orgoglio di svolgere un servizio centrale nella vita di comunità. E, soprattutto i giovani, devono essere consapevoli, pur con tutta le difficoltà che non si possono disconoscere, di avere avuto un’opportunità purtroppo negata a tanti altri ragazzi messinesi.

Meglio programmare un minor numero di corse ma sicure in modo che gli utenti non restino ore alle fermate.
Inutile continuare ad elogiare gli aspetti positivi quando la qualità del servizio non è buona: corse sempre super affollate ed in ritardo