Il Vittorio Emanuele finisce qui la stagione: decisione sofferta del Cda. L’annuncio sul palco

Il Vittorio Emanuele finisce qui la stagione: decisione sofferta del Cda. L’annuncio sul palco

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Il Vittorio Emanuele finisce qui la stagione: decisione sofferta del Cda. L’annuncio sul palco

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lunedì 28 Maggio 2012 - 18:55

Prima dell’inizio dello spettacolo “La Rondine" di Puccini, la vice-presidente Daniela Faranda ha letto al pubblico un comunicato a firma di tutto il Consiglio d'amministrazione. All'interno il testo integrale del documento

La stagione 2102 del Teatro Vittorio Emanuele finisce qui. La decisione era nell’aria, anzi era già stata annunciata giovedì pomeriggio con un comunicato ufficiale del Consiglio di Amministrazione dell'EAR Teatro, poi “ritirata” in attesa della seduta odierna del Consiglio d’amministrazione, forse nella speranza che in questi giorni qualche notizia lieta potesse arrivare. Ma la notizia lieta non c’è stata e, oggi pomeriggio, il Cda non ha potuto fare altro che prendere atto della situazione ed adottare l’unica soluzione possibile: sospendere tutti gli spettacoli sino a fine anno. Il taglio del finanziamento regionale, intervenuto in corso di stagione e che, dopo l'ultima integrazione pari a un milione di euro, supera la soglia del 22%, non consente di portare avanti il programma stilato ad inizio stagione. L’annuncio ufficiale sarà dato stasera sul palco dalla vice-presidente del consiglio d’amministrazione, Daniela Faranda, che prima dell’inizio dello spettacolo “La Rondine" di Puccini, ha letto al pubblico presente un comunicato a firma di tutto il Cda.

Si conclude, quindi, nel peggiore dei modi la stagione del Teatro Vittorio Emanuele, che chiude battenti e apre un’altra pagina triste per questa città. (DLT)

ECCO IL TESTO SOTTOSCRITTO DAL CDA ALL'UNANIMITA'

«Sono qui insieme con i colleghi consiglieri di amministrazione dell'Ente Autonomo Regionale Teatro di Messina e con il Sovrintendente per chiarire in modo ufficiale quali sono le decisioni dell'Ente, prese oggi all'unanimità, dopo i tagli al finanziamento regionale. Prendo la parola nella mia qualità di vicepresidente, solo perché il presidente on. Luciano Ordile, non ha potuto essere presente a causa di un precedente indifferibile impegno. Purtroppo e con grande dolore siamo stati costretti a deliberare la sospensione di tutte le attività della stagione di musica e di quella di prosa da oggi (escluse ovviamente le repliche de "La Rondine") fino al prossimo 31 dicembre. La relazione sul bilancio, come dovrà essere modificato in corso d'opera dopo la decurtazione del finanziamento regionale di oltre il 20'% a fronte del 5% previsto, non lascia altra possibilità: anche il solo pagamento degli stipendi porterà a un disavanzo, circostanza che non si è mai verificata nella nostra storia, senza che per questo l'Ente abbia mai ricevuto un apprezzamento per la sua virtuosità. Stipendi che sono tanto più importanti sapendo, come noi sappiamo, la dedizione e la competenza con cui tutto il personale, amministrativo e tecnico, lavora ogni giorno. Naturalmente saremmo felici di poter rivedere questa decisione nel caso che un assestamento del bilancio regionale assegni al Teatro di Messina un ulteriore finanziamento. Anche in questa prospettiva domani il Consiglio di Amministrazione al completo si recherà dal Sindaco e dal Presidente della Provincia che hanno già manifestato disponibilità piena ad affrontare questa battaglia in nome della cultura. In questo senso auspichiamo l'appoggio di tutte le forze politiche. Intanto dichiariamo il massimo apprezzamento alla manifestazione dell'Orchestra, stasera protagonista dell'esecuzione de "La Rondine", che sabato scorso ha ottenuto, insieme con la nostra, la solidarietà dell'intera città, che ha dimostrato di mobilitarsi per le sorti del "suo " teatro. In questo senso auspichiamo anche la sottoscrizione di una petizione, rivolta alla Regione Siciliana, avviata su iniziativa di un gruppo di cittadini».

9 commenti

  1. e va be’ andremo a letto presto e faremo più figli.

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  2. La regione uccide Messina ed i messinesi….da anni la regione colpisce Messina in tutti i settori…con la complicità dei falsi messinesi alla Burrascano…

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  3. E intanto il nostro bel sindaco si vanta su twitter di essere riuscito a far camminare regolarmente il tram oggi. Che tristezza!!!

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  4. precario affamato 29 Maggio 2012 06:34

    MA VIDIDI IL TEATRO HA CHIUSO E CHI SE NE FOTTE I MESSINESI DEI RIONI POPOLARI TUTTI E QUELLI ONESTI CHE NON CHIEDONO NULLA A NESSUNO E GLI ANZIANI CHE ROVISTANO NEI CASSONETTI PER TROVARE QUALCOSA VISTO CHE IL COMUNE NON FA NIENTE PER AIUTARLI PERO FANNO LE MANGIATE FRA LORO ALLE ISOLE PER DIVIDERSI QUELLO CHE RIMASTO OU TRANQUILLI CI SONO TUTTI DI SX E DX A DIMENTICAVO PER ORA SI STANNO SCANNANDO PER L.AFFACCIO A MARE VERO BASTARDI BASTARDI RITORNO AL TEATRO SE VOLETE METTETE LE MANI IN TASCA TUTTI DICO TUTTI IN PARTICOLARE I COMPONENTI DEL CONSIGLIO AMMINISTRAZIONE E CONTINUATE SE NO ZITTI ZITTI ZITTI CHE LA GENTE SI AMMAZZA PERCHE NON PUO ANDARE AVANTI ANCHE A PANE E CIPOLLA ZITTI ZITTI ZITTI CHI SE NE FOTTE DEL TEATRO MENO MALE CHE STA FINENDO BARCELLUNISI

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  5. I numeri non MENTONO MAI, possiamo rigirarli a nostro piacimento, ma quando ci stancheremo di farlo, sono li, spietati, per ricordarci chi siamo veramente. Nella vita non bisogna misurarsi con scassapagghiari, quindi è Milano che scelgo per il confronto, per mettere sul chi va là, RESET e MOVIMENTO 5 STELLE, uniche novità innocenti nel panorama peccaminoso della politica messinese. Milano con un numero di dipendenti maggiore in proporzione ai residenti, a Messina ne mancano 837, ha una SPESA CORRENTE del PERSONALE che assorbe solo il 25% di quella totale, mentre a Messina nel 2010 ha assorbito il 34,6%. Il dato ricavato dal PEG 2011,in valore assoluto,da una cifra in aumento, che fa lievitare la percentuale al 36% del totale. Quale totale ho preso in considerazione per elaborare il 36% del 2011, quello del 2010, visto che il bilancio di previsione 2011, prevede in modo illogico una spesa corrente maggiore del 2010.Ricordo che nel 2011 il Comune ha subito minori trasferimenti statali e regionali.Ma il dato più emblematico della differenza tra Milano e Messina è la spesa corrente per PRESTAZIONI DI SERVIZI ai cittadini, a Milano assorbe ben il 61% del totale, a Messina nel 2010 fu un misero 26,8%, ma dal PEG COMPETENZA 2011 si evince che si è quasi dimezzata, su questa mia affermazione, mi auguro per i messinesi, che lo staff controllo di gestione mi smentisca al più presto, dando i numeri del 2011. Cadono le braccia, a Messina gran parte della spesa corrente viene destinata al PERSONALE.

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  6. in una città disastrata come messina, la chiusura del teatro è la naturale conseguenza. ora daranno la colpa ai tagli della regione, mentre invece dovrebbero fare solo autocritica i dirigenti del teatro e del comune. questa città non è fatta per essere vissuta, ma solo per essere “attraversata”, una città di passaggio, giovani andate via prima possibile! qui non c’è speranza!!!

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  7. UNA CITTA’ AUTOREFERENZIALE
    NON PUO’ MERITARE ALTRO

    Unisco il mio agli altri commenti e mi complimento con il collega che redige queste note. Da sole dimostrano il grado di cultura e di civiltà a cui siaco costretti. Forse aveva ragione il gen Mazza all’indomani del Terremoto del 1908: “Bombarderemo i resti e copriremo con calce viva per evitare contagi e pestilenze”…

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  8. Nei commenti precedenti descrissi palazzo Zanca come ISOLA FELICE dell’arcipelago tempestoso del mondo del lavoro messinese, ne sono lietissimo per i molti che si spezzano la schiena, ma non per i moltissimi che beneficiano di avanzamenti di posizioni economiche non meritate,a Messina ci sono 492 dipendenti nelle categorie D, addirittura 130 nella D6, 181 nella D3, 309 nella C5, come dire stipendi concorrenti al Segretario comunale o ai dirigenti.Scrissi che l’elevata sindacalizzazione di palazzo Zanca,concentrata nella CISL e CGIL,(consigliai ironicamente i messinesi di ATM di farseli prestare dai colleghi di palazzo Zanca) è da mettere in relazione alla ricca contrattazione integrativa, facile da conquistare,mai un’ora di sciopero. E’ uno schiaffo ai molti che lavorono sodo a palazzo Zanca e ai messinesi che ricevono in cambio servizi pietosi, non mi riferisco solo al dipendente-barbiere.

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  9. perfettamente d’accordo con te

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