Cane trovato morto e legato con un filo sulla spiaggia di San Saba. Rimossa la carcassa

Cane trovato morto e legato con un filo sulla spiaggia di San Saba. Rimossa la carcassa

Silvia Mondi

Cane trovato morto e legato con un filo sulla spiaggia di San Saba. Rimossa la carcassa

Tag:

lunedì 30 Marzo 2015 - 14:53

Il pomeriggio del 29 marzo si tinge di nero. Un residente della contrada Mella, avvista, sulla spiaggia di San Saba, il corpo privo di vita di un cane, crudelmente ucciso. A recarsi immediatamente sul posto, il consigliere della sesta circoscrizione Mario Biancuzzo il quale, tra rabbia e dispiacere, ha dato l’allarme per intervenire sulla rilevazione del corpo, prontamente rimosso questa mattina

Quello che leggete non è un film horror o un thriller; è molto peggio: è la realtà. La crudeltà non ha mai limiti e questa storia ne è la prova. Nel pomeriggio del 29 marzo è stato avvistato sulla spiaggia in contrada Mella, località San Saba, il corpo senza vita di un cane.

A recarsi immediatamente sul posto, il consigliere della sesta circoscrizione Mario Biancuzzo il quale ha avuto modo di accertare la crudele morte dell’animale: legato dalla parte posteriore, probabilmente era stato gettato in mare. Ormai in fase di decomposizione, il corpo del cane si presentava legato con un filo di luce.

Biancuzzo si è così prontamente appellato alla capitaneria di porto affinchè si provvedesse subito a rimuovere il corpo ed eventualmente accertare le dinamiche della morte. Stamane, quindi, l’operazione.

A compierla, la ditta Sam Ambiente Srl, su incarico della Società MessinAmbiente. Il corpo del cane, ormai in putrefazione, è stato sistemato all’interno di un sacco chiuso e sigillato in un idoneo contenitore.

Il povero cane verrà poi trasferito presso il deposito della sede della ditta SamAmbiente, in località Pace, dove verrà stoccato nelle celle frigo e successivamente inviato presso industria autorizzata, per la distruzione, a norma del regolamento CE n. 1069 del 2009.

Biancuzzo ha chiesto inoltre al Comandante della Polizia Municipale di dare disposizione per controllare se il cane fosse munito di microchip, per risalire al padrone.

Adesso il corpo di quell’innocente angelo a quattro zampe non c’è più; la rabbia però rimane. La rabbia verso chi ha compiuto un atto così crudele nei confronti di un’innocente bestiola; la rabbia perché chi ha subìto così tanta crudeltà è colui che di più fedele abbiamo accanto; la rabbia perché chi ha fatto tutto questo ha agito senza scrupoli e, probabilmente, non pagherà mai. Le indagini restano, comunque, in corso.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007