Denuncia di Messina 3 S e un altro comitato civico: "In assenza del Piano di utilizzo del demanio marittimo si blocchi tutto"
MESSINA – Una denuncia per “la realizzazione indiscriminata di lidi balneari e chioschi sul demanio
marittimo nella zona Nord a Messina in assenza del Piano di utilizzo del demanio marittimo (Pudm). Con violazione della normativa, danni ad attività economiche esistenti e problemi di sicurezza e di vivibilità per i residenti”. A denunciare la situazione sono i comitati “Messina 3 S, Sviluppo, Sostenibilità e Sicurezza” (presidente Gaetano Sciacca) e “Quiete, sicurezza, mobilità: non sono concessioni, sono diritti” (referente Emanuela Cannistrà. La nota d’allarme è indirizzata all’assessorato regionale al Territorio e all’Ambiente, all’uffcio del Genio civile di Messina, alla Capitaneria di porto, alla Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali, al Comune e al Comando dei vigili urbani.
Si legge nella nota: “Nel territorio del Comune di Messina, e in particolare lungo diversi tratti del litorale marittimo della zona Nord di via Consolare Pompea, si sta assistendo alla realizzazione indiscriminata di
stabilimenti balneari (lidi) e altre strutture temporanee e semi-permanenti sul demanio marittimo,
in assenza di un valido e approvato Pudm, così come previsto dalla normativa vigente regionale e nazionale. Queste attività stanno avvenendo in spregio alla pianificazione pubblica e partecipata prevista per la gestione sostenibile della fascia costiera; senza adeguata valutazione dell’impatto ambientale e paesaggistico, con grave danno alle attività economiche già esistenti e spesso con compromissione dell’accesso pubblico al mare, diritto riconosciuto a tutta la cittadinanza”.
I comitati contestano la mancata “valutazione dell’impatto sulla viabilità e vivibilità delle zone interessate pressoché prive di parcheggi per i residenti, i quali si trovano costretti a lunghe ricerche di posti auto o, in molti casi, nell’impossibilità di parcheggiare. Con costante e grave compromissione del riposo notturno dei residenti costretti a sopportare la musica nelle ore notturne ad opera degli stabilimenti che si trasformano in discoteche e/o in locali di intrattenimento musicale; con grave lesione del diritto alla sicurezza, in quanto la congestione della viabilità provocata dall’afflusso indiscriminato di veicoli potrebbe impedire o ritardare l’arrivo di eventuali mezzi di soccorso, con conseguenze potenzialmente fatali in caso di emergenza; con potenziale lesione per l’incolumità personale dei cittadini che possono, come è già
accaduto, essere coinvolti o essere spettatori di risse”.
“Pur in assenza di un Pudm, è possibile ottenere una concessione demaniale marittima per stabilimenti balneari (lidi/chioschi, ecc.) in Sicilia, ma con alcune limitazioni e particolari condizioni”.
“Si blocchi tutto fino all’approvazione definitiva del Pudm comunale”
Dati i problemi del territorio, “dall’erosione costiera e la viabilità al sistema fognario spesso in tilt”, i comitati civici chiedono “che venga bloccata ogni ulteriore autorizzazione fino all’approvazione definitiva del Pudm comunale, redatto secondo criteri di trasparenza, sostenibilità ambientale e inclusione. Che si accertino le eventuali responsabilità e siano garantiti i diritti delle attività economiche regolari, penalizzate da una gestione disordinata e potenzialmente illegittima del demanio”.
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C’è chi, senza autorizzazione, durante i lavori, chiude l’acqua lasciando le docce a secco!
Con un normale sviluppo turistico, sulla riviera nord di Messina, si sarebbero realizzati diversi porti turistici, con annesse officine di ogni tipo. Quindi oltre ai lidi anche gli approdi. Il futuro di Messina è nelle sue risorse, la più importante è il mare. Probabile che in futuro si realizzino sempre più strutture turistiche porti compresi. Sono oggi e saranno ancor di più in futuro il pane ed il lavoro della città. La riviera nord, con le sue enormi possibilità di sviluppo, non può essere un dormitorio per benestanti.