Tusa zona rossa, l'ira del sindaco: "Situazione sotto controllo, politica dei numeri sbaglia"

Tusa zona rossa, l’ira del sindaco: “Situazione sotto controllo, politica dei numeri sbaglia”

Alessandra Serio

Tusa zona rossa, l’ira del sindaco: “Situazione sotto controllo, politica dei numeri sbaglia”

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giovedì 29 Aprile 2021 - 17:51

Per il sindaco di Tusa la zona rossa non trova giustificazione nei numeri né nella gestione

Da due giorni Tusa è in zona rossa con 13 soggetti positivi al coronavirus, tutti legati ad un unico gruppo familiare, tutti in ottima salute. Una decisione che non piace al sindaco Luigi Miceli per il quale la situazione è sotto controllo e i dati sono sbagliati. In una nota ufficiale, il primo cittadino lancia un duro j’accuse contro la politica che nella gestione della pandemia ha fatto “un passo indietro, affidandosi esclusivamente a stupidi indici di carattere numerico, assolutamente privi di senso nei piccoli centri, laddove è agevole individuare e tracciare i contatti”.

Apprendo con stupore che Tusa è in zona rossa, poiché, come si evince da una nota dell’Asp di Messina, risulta superato l’indice cumulativo di contagi previsto di 250 casi ogni 100.000 abitanti, che per il Comune di Tusa risulta essere di 6,7 casi settimanali. – scrive nella nota il primo cittadino.

Con una nota inviata al Presidente della Regione e, per conoscenza, al Commissario ad acta per l’emergenza Covid per l’Area Metropolitana di Messina, avevo manifestato l’idoneità delle prescrizioni già vigenti per la zona c.d. arancione, ordinariamente riguardante l’intera isola.

Ciò in ragione del fatto che il plesso scolastico frequentato da tre ragazzi positivi non svolge attività in presenza e che, inoltre, la metà dei soggetti contagiati (8 su 16, secondo l’Asp i positivi sarebbero 13) appartengono a due nuclei familiari, tra loro legati da un diretto vincolo di parentela.”

Ormai da tempo, anche la politica finisce col piegarsi alle ragioni dell’auto difesa, in termini drammaticamente pilateschi, omettendo di assumersi le responsabilità connesse al ruolo che i cittadini gli hanno affidato. Si preferiscono i freddi numeri, da sventolare davanti all’eventuale inquisitore di turno, piuttosto che la concretezza delle realtà territoriali. Un mondo da cui mi sento estraneo, che non appartiene al mio modo d’essere e al mio stile di vita. Rimarrò in prima linea solo fino a quando sarà necessario.”

Un commento

  1. Bravo sindaco! Intelligente e coraggioso che non si piega all’isteria del momento, c’è da augurarsi che altri seguano il suo esempio.

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