Il Consiglio Comunale ad un passo dall’ “esordio”… tra casi di ineleggibilità e poltrone da conquistare

Il Consiglio Comunale ad un passo dall’ “esordio”… tra casi di ineleggibilità e poltrone da conquistare

Danila La Torre

Il Consiglio Comunale ad un passo dall’ “esordio”… tra casi di ineleggibilità e poltrone da conquistare

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martedì 16 Luglio 2013 - 18:42

All'ordine del giorno della prima seduta ci saranno: il giuramento dei quaranta consiglieri neo eletti; il giuramento del sindaco Accorinti; la verifica delle condizioni di eleggibilità, convalida, incompatibilità ed eventuali surroghe; l'elezione del presidente del Consiglio e dei vice presidenti

La loro elezione risale ad oltre un mese fa, 9 e 10 giugno, ma solo venerdì assumeranno ufficialmente la carica per la quale sono stati scelti dagli elettori messinesi. I 40 consiglieri comunali scaldano i muscoli in vista dell’ “esordio”, che avverrà venerdì mattina alle ore 10,30 con l’insediamento.

All'ordine del giorno della prima seduta dell’organo consiliare, rinnovato dopo le elezioni ammnistrative, ci saranno: il giuramento dei quaranta consiglieri neo eletti; il giuramento del sindaco, Renato Accorinti; la verifica delle condizioni di eleggibilità, convalida, incompatibilità ed eventuali surroghe; l'elezione del presidente del Consiglio e dei vice presidenti.

A parte il rito del giuramento, il resto sarà tutt’altro che scontato. Si prevedono infatti “scintille” sia per la verifica delle condizioni di eleggibilità di alcuni consiglieri che per l’assegnazione delle poltrone dell’Ufficio di presidenza, alle quali tutti i partiti – rimasti a bocca asciutta con la vittoria di Accorinti – ambiscono. Ma andiamo con ordine ed iniziamo dai dubbi circa l’eleggibilità di alcuni rappresentati del Civico consesso, sollevati da Nello Pergolizzi già consigliere comunale negli ultimi cinque anni e primo dei non eletti nella lista dell’Udc. L’ex esponente di Fli ha già depositato alla Segreteria Generale del Comune un atto di diffida ad adempiere per il subentro in Consiglio al posto di Mariella Perrone, che sarebbe ineleggibile perché dipendente comunale, seppur in aspettativa . Rispetto a quanto già scritto nei giorni scorsi (vedi correlato) , la novità è che, nelle prossime ore, l’atto di Pergolizzi sarà integrato con la “segnalazione” di altro caso di ineleggibilità e incompatibilità, sempre in casa Udc ovviamente, riguardante il dirigente medico Andrea Consolo, che secondo l’ex consigliere comunale è ineleggibile in virtù della legge 31 del 1986 ed incompatibile in virtù del decreto legislativo 39 del 2013 . Per mettere i consiglieri comunali di fronte alle proprie responsabilità, l’ultima parola sui due casi spetta infatti al Consiglio comunale, in mattinata Pergolizzi ha inviato ai 40 consiglieri comunali un atto di diffida per mezzo raccomandata, lanciando a tutti un segnale chiaro ed inequivocabile e cioè che fa su serio e che questa battaglia intende portarla avanti sino in fondo. Per quel che riguarda la posizione di Consolo, l’ex di Fli ha inviato una lettera anche al commissario straordinario dell’Asp, Manilio Magistri, affinché intervenga sulla vicenda e dica con chiarezza se un dirigente medico può svolgere il ruolo di consigliere comunale .

Intanto, la Perrone e Consolo si definiscono tranquilli circa la legittimità della loro posizione, ma non nascondono che stanno ascoltando vari pareri legali. Tra poche ore ormai, la patata bollente arriverà in Consiglio Comunale, che dovrà dirimere anche un’altra questione non da poco: l’elezione dei tre componenti dell’Ufficio di Presidenza. Il Pd vuole lo scranno più alto, che Emilia Barrile, la più votata dei 40 consiglieri comunali, rivendica con forza, alla luce dei suoi 2500 voti, ma con non poche resistenze all’interno del suo stesso partito. L’Udc pare “si accontenterebbe” della vice-presidenza, per la quale D’Alia avrebbe pensato alla new entry Libero Gioveni, il più votato della lista, che sarebbe così premiato per il risultato elettorale e “fidelizzato”. I democratici riformisti di Picciolo e Greco escono dal cilindro un nome ed un volto nuovo , quelli del giovane ed inesperto Nino Interdonato , che nella lotta interna al centro sinistra potrebbe incontrare i favori di chi non vuole sostenere la Barrile. Anche il Pdl vuole mettere le mani sull’Ufficio di presidenza e pur non avendo dalla sua parte i numeri potrebbe approfittare delle divisioni del centro sinistra e siglare accordi sottobanco, tutelati dal voto segreto. Escluso che sia Trischitta il candidato, che preferisce il ruolo di capogruppo, i nomi in ballo potrebbero essere quelli di Piero Adamo o Daniela Faranda, che ricevono apprezzamenti trasversali.

Chi alla fine la spunterà lo sapremo solo venerdì, ma già adesso sappiamo che almeno la prima seduta sarà presieduta dal consigliere più anziano per preferenze individuali , che è appunto la consigliera del Pd Emilia Barrile.

A lei il compito, secondo quanto previsto dalla legge, di invitare il sindaco a prestare giuramento, secondo la formula prescritta, e successivamente anche il Consiglio comunale a prendere atto dell’avvenuto giuramento. Non parteciperà alla prima seduta del Civico Consesso, almeno non in qualità di consigliere comunale, l'assessore della giunta Accorinti, Nino Mantineo, che avrebbe dovuto prendere il posto in Aula di Accorinti. Con una nota inviata alla Segreteria generale del Comune, l’assessore ha formalizzato le proprie dimissioni da consigliere , rinunciando così al doppio ruolo, sebbene non vietato dalla legge. Al suo posto entrerà Ivana Risitano, eletta, come Accorinti e Mantineo, nella lista “Accorinti Sindaco – Cambiamo Messina dal Basso”. (Danila La Torre)

13 commenti

  1. Cara Danila La Torre mi dispiace contraddirLa. ma Nino Mantineo non poteva mantenere il doppio ruolo di consigliere e assessore nello stesso comune per incompatibilità assoluta.La incompatibilità non sussisterebbe se fosse consigliere in un comune diverso

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  2. Visto che è così informato, può dirci quale è l’articolo di legge che contempla questo caso?
    Grazie.

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  3. FRANCESCO TIANO 16 Luglio 2013 21:53

    Concordo, il controllato non può essere anche controllore.

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  4. Caro Hermann il Mar. l’accontento subito . L’incompatibilità è contemplata dal TUEL 267/2000 nonché dal pronunciamento del Consiglio di Stato (vedi parere -Sez. I – del 22 ottobre 2008)che ha sancito che le due cariche si possono detenere sì, MA IN COMUNI DIVERSI. Sono stato esauriente?

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  5. Luccio, non è così. Sei rimasto indietro. La normativa vogente in Sicilia è la seguente:

    REPUBBLICA ITALIANA
    Regione Siciliana
    Assessorato delle Autonomie Locali e
    della Funzione Pubblica
    Dipartimento delle Autonomie Locali
    Servizio 1° Monitoraggio Legislativo
    Servizio 5° Ufficio Elettorale
    Prot. n. 4446
    Palermo, l 2 MAR. 20 l2
    CIRCOLARE n.6 l 2 Mar. 2012 .
    Oggetto: Legge elettorale n. 6 del 05.04.2011 – pubblicata nella G.U.R.S. n. 16 del
    11.04.2011 – Modifiche di norme in materia di elezione, composizione e
    decadenza degli organi comunali e provinciali.

    (…)
    Articolo 4
    Composizione della giunta comunale e provinciale.
    Il primo ed il secondo comma dell’articolo 4 modificano, rispettivamente, i commi 4 e 6
    dell’articolo 12 della l.r. n. 7/1992 introducendo delle novità rilevanti per la composizione delle
    giunte comunali.
    (…)
    2. la carica di consigliere comunale diventa compatibile con quella di componente della
    giunta. La norma, pertanto, introduce la possibilità che i consiglieri possano far parte
    della giunta, senza perdere lo status di consigliere, in quanto abolisce la causa di
    incompatibilità prevista dalla precedente normativa. Il numero dei consiglieri che può far
    parte della giunta non può essere, in ogni caso, superiore alla metà dei componenti della
    giunta stessa. Nel caso in cui il numero dei componenti delle giunte risultasse dispari si
    procederà per arrotondamento all’unità inferiore;

    Mantineo poteva restare tranquillamente consigliere. Infatti si è dovuto dimettere volontariamente, a differenza del Sindaco per il quale era un atto dovuto.

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  6. “La loro elezione (i consiglieri comunali) risale AD OLTRE UN MESE FA, 9 e 10 giugno, ma solo venerdì assumeranno ufficialmente la carica per la quale sono stati scelti dagli elettori messinesi…”
    E’ evidente che il loro ruolo non è “così importante” per il governo/gestione/amministrazione/controllo della città…

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  7. Presidente?
    Io voterei quello che ha preso meno voti di tutti tra tutti i consiglieri. Un bel segnale che non devono essere i voti presi a tutti i costi ( ci siamo capìti…) o con favori promessi o con patronati o con funzioni mediche o con associazioni di classe o con parentele politiche i principi da rispettare per chi ha a cuore Messina. Votate il meno votato .

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  8. Nino Mantineo è stato più che corretto poichè a prescindere dalle norme di legge ha scelto una posizione chiara, peraltro non certa per l’intera durata della legislatura, liberando un seggio in Consiglio Comunale e dimostrando che prima di tutto cè un etica politica e nei rapporti umani da rispettare. Bravo Mantineo e in bocca al lupo visto le grandissime difficoltà…..

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  9. Non hanno ben compreso che, a differenza di prima, se otterranno qualsiasi tipo di carica in Consiglio Comunale dovranno LAVORARE!!!!!…..non è più come prima che facevano i loro porci comodi, il vento è cambiato!!!!….SOPIEGATEGLIELO E VEDREMO QUANTI FARANNO ANCORA PARTE DELLA CORSA ALLA POLTRONA!!!!

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  10. puzza di bruciato 17 Luglio 2013 08:47

    Sempre un riciclato è….

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  11. Caro Alfredo Crupi, quella che Lei cita non è la legge ma una circolare esplicativa della legge e quindi anch’io credo applicabile. Ma una circolare può far sì che controllore e controllato siano identificate nella stessa persona? Io ho i miei dubbi e li ho esternati. Comunque, nel dubbio, bene ha fatto Mantineo a lasciare una carica.

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  12. LEGGE 5 aprile 2011, n. 6.
    “Art. 4.
    Composizione della giunta comunale e provinciale
    1. Il comma 4 dell’articolo 12 della legge regionale 26
    agosto 1992, n. 7, e successive modifiche ed integrazioni,
    è sostituito dal seguente:
    ‘4. La giunta è composta in modo da garantire la rappresentanza
    di entrambi i generi. La carica di componente
    della giunta è compatibile con quella di consigliere comunale.
    La giunta non può essere composta da consiglieri in
    misura superiore alla metà dei propri componenti.’.”

    Quella postata da Alfredo Crupi è la Circolare esplicativa, ma già la legge parla chiaro. c’è compatibilità, quindi poteva, se voleva, mantenere il posto.

    link gazzetta ufficiale:
    http://www.gurs.regione.sicilia.it/Gazzette/g11-16/g11-16.pdf

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  13. abbiamo bisogno di persone che hanno la capacitá di presiedere il consiglio comunale spiccicando almeno due parole in italiano a prescindere dai voti e dagli anni

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