Gestione rifiuti incandescente, in extremis arrivano le proroghe per discarica e Ato3

Gestione rifiuti incandescente, in extremis arrivano le proroghe per discarica e Ato3

Francesca Stornante

Gestione rifiuti incandescente, in extremis arrivano le proroghe per discarica e Ato3

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giovedì 15 Gennaio 2015 - 00:48

Com'era ampiamente prevedibile il governatore Crocetta ha firmato nell'ultimo giorno utile le due ordinanze che prorogano la possibilità fino al 15 febbraio di scaricare i rifiuti a Motta S. Anastasia e garantiscono i lavoratori Ato3 fino al 30 giugno. Ma il settore vive un'emergenza senza precedenti.

Com’era ampiamente prevedibile le proroghe sono arrivate anche questa volta. Una che garantisce al Comune di poter continuare a scaricare i rifiuti a Motta S. Anastasia, l’altra che allunga di altri cinque mesi l’agonia degli Ato siciliani dando comunque ai 53 lavoratori dell’Ato3 messinese un’altra boccata d’ossigeno. Il presidente della Regione Rosario Crocetta ha firmato le ordinanze nell’ultimo giorno utile, in perfetto Crocetta style, come ormai siamo abituati. Il settore rifiuti sta vivendo un momento difficilissimo in tutta la Sicilia, la progressiva chiusura delle storiche discariche tiene in bilico centinaia di Comuni, le emergenze sono continuamente dietro l’angolo, lo stesso governatore siciliano a ridosso della vigilia di Natale è tornato da Roma senza i poteri speciali invocati per affrontare una situazione incandescente e non decolla neanche il nuovo sistema di gestione che doveva eliminare gli Ato per far posto alle Srr.

Un mix incandescente che in questi ultimi giorni ha tenuto un po’ con il fiato sospeso anche gli amministratori messinesi, appena tre giorni fa l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua aveva scritto per chiedere alla Regione la proroga poi giunta ieri sera. Non solo una sterile proroga giusto per rinviare il problema di qualche mese. Da Ialacqua è partita anche la proposta di varare contestualmente un crono-programma che consenta nell'arco di 12 mesi, con scadenze perentorie, di fare fronte alle numerose criticità che attualmente impediscono agli enti locali di gestire in maniera adeguata il ciclo dei rifiuti secondo normativa.

In attesa di vedere se Palermo accoglierà l’input dell’assessore messinese, di certo c’è che fino al 15 febbraio Messinambiente porterà i rifiuti nel sito di Motta gestito dalla società Oikos, mentre i lavoratori Ato3 saranno “tenuti in vita” fino al 30 giugno 2015 grazie all’ennesima proroga dei commissari.

L’amministrazione Accorinti avrà dunque altri cinque mesi di tempo per definire il percorso di ricollocazione dei 53 Ato3. Il loro destino dovrebbe essere lo stesso riservato agli ex Feluca, dunque mobilità interna in altre partecipate comunali, ma ad oggi non si è andati oltre un paio di incontri tra amministrazione e sindacati in cui non è ancora stato definito nessun passo concreto. Adesso il tempo a disposizione c’è. Sperano che nel frattempo possa servire anche a far partire le Srr e a definire quale sarà il futuro dei rifiuti siciliani. Palazzo Zanca, dal canto suo, attende anche l’approvazione del suo Piano Aro che segna tutti i progetti dell’amministrazione in tema di gestione. Ma è tutto ancora in alto mare e la terraferma neanche si intravede.

Francesca Stornante

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