Domani la giornata di mobilitazione per salvare Messina. Aderiscono in tanti

Domani la giornata di mobilitazione per salvare Messina. Aderiscono in tanti

Domani la giornata di mobilitazione per salvare Messina. Aderiscono in tanti

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venerdì 09 Novembre 2012 - 09:32

Partito democratico, “Uniti per Messina”, Psi, confederazione italiana agricoltori, Sel, Reset, lavoratori Enaip ed Inps. La manifestazione di domani sarà partecipata, così come richiesto dai sindacati

“Per salvare Messina bisogna fare squadra”. L’appello è stato lanciato da più parti e domani si concretizzerà nella manifestazione per il rilancio della città e contro il dissesto, denominata “Emergenza Messina”. Riunione alle 9 a piazza Cairoli, poi il corteo seguirà la via Tommaso Cannizzaro, la via Cavour, la via Consolato del Mare e si fermerà davanti a palazzo Zanca dove i tre segretari generali terranno il comizio conclusivo.

Ci saranno i rappresentanti cittadini del partito democratico: “E’ necessario che le forze politiche sane della città si impegnino da una parte per evitare il dissesto del Comune che avrebbe ricadute drammatiche su tutti i cittadini, e dall’altra per mettere sul tavolo del Governo nazionale una “vertenza Messina” che riunisca tutte le situazioni di crisi presenti oggi sul territorio provinciale e le affronti in modo organico”.

Alla manifestazione, aderiranno anche le 19 organizzazioni datoriali e sindacali che compongono il tavolo "Uniti per Messina": “A marzo è iniziato un percorso comune che ha visto impegnate tutte le 19 sigle in confronti e riunioni da cui è scaturita l'individuazione di un obiettivo comune, l'avvio di una fase di cambiamento che persegua alcuni obiettivi fondamentali: programmazione di investimenti, crescita economica e sviluppo, necessità di una finanza locale con bilanci trasparenti, fiscalità equa, servizi pubblici locali efficienti e sostenibili”.

La protesta sarà sostenuta anche dal Psi. Secondo il segretario provinciale dei socialisti messinesi, Maurizio Ballistreri: “il conflitto sociale è necessario in presenza di condizioni gravissime di disoccupazione e di recessione come quelle generate sul nostro territorio. Mobilitazioni di massa serviranno a fare emergere responsabilità politico-istituzionali e ad indicare soluzioni per fare uscire Messina dal tunnel della crisi”.

Sarà presente anche una folta delegazione della Confederazione italiana agricoltori della provincia di Messina. Dirigenti ed associati, sfilando in corteo insieme alle altre forze politiche, sociali e sindacali cittadine, rappresenteranno pubblicamente le difficoltà del settore agricolo schiacciato dagli effetti della crisi economica, dal calo dei consumi, dalla concorrenza spietata e sleale, dalle recenti calamità naturali prodotte dall’avanzata del dissesto idrogeologico. Il presidente della Cia, Luigi Savoja, condividendo a pieno i contenuti della piattaforma proposta dalla triplice sindacale per affrontare l’emergenza, garantisce il sostegno della categoria per aiutare la città ad uscire dalla crisi, cavalcando un nuovo progetto di rilancio.

In serata arriva anche l'adesione di Sel, Sinistra Ecologia e Libertà: "Messina potrà risorgere solo se verranno abbandonati i metodi clientelari e la propaganda populistica, demagogica e malefica di cui si è reso responsabile il centro destra con il governo di Città e Provincia negli anni e se tutti assumeremo la piena consapevolezza di non essere figli di un dio minore e che nostra Città ha straordinarie potenzialità di crescita e di sviluppo. Non è stato il destino a cacciarci nell’abisso del declino sociale, nella miseria e nella povertà, bensì il mal governo della cosa pubblica. Questa nostra città ha bisogno di risvegliarsi per dare risposte concrete ed immediate alle migliaia di lavoratrici e lavoratori senza stipendio da tanti, troppi mesi, e senza futuro ed ha bisogno di voltare pagina con un governo del Comune e della provincia capaci di traghettare la comunità verso orizzonti di sviluppo, coltivare e promuovere il rispetto dell’ambiente, della valorizzazione dei beni storici artistici, architettonici e culturali, un welfare a misura d’uomo, la solidarietà e l’inclusione sociale, l’ammodernamento infrastrutturale e la messa in sicurezza del territorio, il turismo e le attività produttive.

Anche Reset, "sposando l’obiettivo ed i punti programmatici proposti dall’iniziativa, finalizzata alla condivisione di una piattaforma per affrontare l’emergenza e uscire dalla crisi, consegna alla costituenda piattaforma, contestualmente alla propria adesione, tre proposte riferite ai cinque succitati punti programmatici: la proposta per evitare il dissesto già consegnata al commissario Croce; la banca del tempo (Il cittadino bisognoso, per esempio, di un servizio di assistenza agli anziani, rivolgendosi allo sportello preposto alla Banca del Tempo, può fruire delle risorse umane che si trovano nelle liste in rete in cambio di pari tempo per un servizio richiesto da altri componenti la rete); il last minute market (recupera quei prodotti di qualità invendibili, ma in buono stato di conservazione, a causa di piccoli difetti o che sono prossimi alla scadenza e li dona a istituzioni no profit o ad associazioni di volontariato che si occupano di distribuirli a chi ne ha bisogno, come ad esempio la mensa di Sant'Antonio, quella di Cristo Re o altre).

E c’è anche chi ha appena proclamato lo stato di agitazione. Si tratta dei lavoratori dei servizi formativi dell’En.A.I.P., che ne spiegano i motivi:

– Mancata retribuzione per gli operatori, dal mese di febbraio 2012 ad oggi, comprese le mensilità di agosto e settembre 2011, nonostante le somme provenienti dal Fondo Sociale Europeo siano già state decretate dalla Regione Sicilia.

– Notevoli ed inspiegabili ritardi nelle procedure di validazione, malgrado la documentazione sia stata presentata nei modi e nei tempi previsti e con ripetute sollecitazioni ai funzionari regionali preposti.

– Mancanza di programmazione del Bando per gli Sportelli Multifunzionali e del conseguente rifinanziamento, considerando che l’attuale bando scadrà il 30 settembre 2013.

I Servizi Formativi (Sportelli Multifunzionali) operano dal 2000 sul territorio siciliano a supporto dei Centri per l’Impiego, per l’espletamento dei servizi di orientamento, previsti dal dlgs 181/ 2000, dal dlgs 297/2002 e dalle successive direttive emanate in materia. I lavoratori dei servizi formativi, giunti allo stremo e delusi dalla indifferenza e totale disinteresse del Governo Regionale e dell’ Assessorato, non potendo più affrontare dignitosamente la propria quotidianità e rispettare gli impegni economici assunti le somme chiedono un sollecito intervento ed un immediato interessamento per risolvere le problematiche citate. Gli stessi lavoratori sottolineano a gran voce che parteciperanno alla mobilitazione cittadina di domani, così come vi parteciperà il presidente del Cda dell'Enaip, Antonio Gallo, che si dichiara a fianco dei lavoratori ed ha assicurato il proprio sostegno operando le opportune pressioni alla Regione per sbloccare la vicenda.

Ed intanto la Direzione provinciale INPS di Messina comunica che nei giorni di lunedì 12, martedì 13 e mercoledì 14 novembre, per assemblee e sciopero del personale, potrebbero registrarsi disagi agli sportelli presso la Sede di Messina e le Agenzie sul territorio di S. Agata di Militello, Patti, Milazzo, Barcellona Pozzo i Gotto e S. Teresa di Riva.

Domani la mobilitazione, l’emergenza non si ferma.

6 commenti

  1. Ma tutta questa “gente” che forse partecipa dove m…..a era quando questa città’ stava morendo , adesso che è morta si presentano, a far cosa ? , e poi chi… partiti e sindacati che hanno avuto e hanno le loro GRANDI responsabilità per lo stato in cui si trova , la gente muore di fame ha difficoltà’ a vivere , adesso arrivano i grandi salvatori che fanno una manifestazione politicizzata , fate solo ridere

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  2. Sono combattuto se fare lo spettatore domani con gategorie di lavoratori, che ancora oggi non riescono a liberarsi dal voto di scambio, che scendono per le strade di Messina, oggi che posto e stipendio non sono più sicuri,oppure incamminarmi con loro, oggi in grande difficoltà, ma da cui dipende la nostra qualità della vita come gente della urbs messana. Ho scritto volutamente in minuscolo l’antico e glorioso nome di una città che fu prospera e potente. In questo istante decido di P A R T E C I P A R E con ENTUSIASMO per tentare di fare grande la U R B S M E S S A N A. A domani commentatori e lettori di TempoStretto. MARIEDIT.

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  3. Mariella De Francesco 9 Novembre 2012 15:36

    Io non sfilo con chi è stato spettatore passivo e in alcuni casi complice di questo sfacelo!
    Ma dov’erano fino a poco tempo fa?
    Gli unici impotenti siamo noi che dobbiamo subire senza poter fare niente.

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  4. ci sono anche i raccomandati dagli stessi politici contro cui manifesteranno???Messina nata e vissuta grazie al voto di scambio e al nepotismo,è sempre stata la città dell’emigrazione, della crisi e della disoccupazione, ma loro se ne accorgono solo in questi 2 3 anni. Io direi di lasciarli cuocere nel loro brodo insieme ai sindacati, che si fanno solo pubblicità. Sapessero questi signori quanta gente onesta non è tutelata da nessuuno e deve sbarcare il lunario in mezzo a 100000 difficoltà, per mantenerli

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  5. CastorinaCarmelo 9 Novembre 2012 22:40

    IO ci sarò, capisco anche quei cittadini che sono delusi ed amareggiati per i comportamenti politici ,sindacali. Anche quei comportamenti clientelari, i vari modi di scambiare il voto con qualche regalia: buoni benzina soldi alla mano e quant’altro. Modi di agire che sono sotto gli occhi di tutti.
    Ma che fare? se non cercare di rifondare il partito il sindacato la nostra coscienza innanzi tutto siamo tutti un poco colpevoli della situazione.
    Voglio fare la mia parte da MESSINESE voglio bene alla mia città e a tutti i miei concittadini, non voglio perdere la speranza credo nell’uomo anche se pieno di contraddizioni.
    Insomma voglio sporcarmi le mani e non stare a guardare.
    VIVA MESSINA.

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  6. Ritengo stupido e superfluo associarsi a quella classe politica che ad oggi non ha fatto altro che portare la città a quello che é, basta girare per le strade, altrettanto vergognoso sfruttare ancora una volta i cittadini per x chiedere elemosina a Roma. Miei cari i piccioli si fanno con le industrie, il turismo, produzione e esportazione, banalmente con il lavoro, cosa che a messina mancano e quella poca realtà produttiva la avete distrutta x 4 case, vedi trisceglie, e tante altre società che sono svanite senza un interessamento ne politico ne sindacale, lasciamo perdere va non sono cose che fanno x voi una buona passeggiata!………………..

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