Concluso l'incontro tra l'Università di Messina e l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo

Concluso l’incontro tra l’Università di Messina e l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo

Redazione

Concluso l’incontro tra l’Università di Messina e l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo

lunedì 21 Aprile 2008 - 10:03

Si è tenuto a Messina dal 15 al 19 aprile uno stage sulla pesca da parte degli studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo in Piemonte. Gli studenti hanno visitato i principali siti messinesi

legati al mondo della pesca e ad alcuni centri di ricerca dell’Università di Messina. L’Università di Scienze Gastronomiche, fondata da Slow Food, offre ad un numero selezionato di studenti provenienti da tutto il mondo, la possibilità di diventare i futuri teoretici della gastronomia mondiale, attraverso un corso di laurea vissuto a tempo pieno e con la possibilità di realizzare stage ed acquisire esperienza in giro per il mondo.

Lo stage di Messina è cominciato presso l’Istituto Talassografico, a San Ranieri, dove i ragazzi hanno partecipato in prima persona, aiutati dai responsabili, all’alimentazione delle ricciole.

Successivamente gli studenti di Pollenzo sono andati all’acquario dove hanno assistito alla presentazione di un video sulla caccia al pesce spada. Un altro momento di grande importanza didattica ha visto protagonista il “cacciatore- di pescespada Nino Donato che ha fatto provare ai ragazzi l’emozione di salire sulla mitica feluca, quindi sempre a Ganzirri, c’è stato l’incontro con il nassarolo Peppe Arena, uno degli ultimi maestri artigiani nella produzione delle “nasse-. La disponibilità, la simpatia e il grande sapere del signor Arena è stato molto utile e apprezzato dagli studenti, affascinati da quest’arte ormai in via di estinzione.

La didattica dello stage prevedeva anche una parte di interesse gastronomico, quindi in serata gli studenti hanno potuto degustare i prodotti tipici e tradizionali in un locale caratteristico messinese.

Il secondo giorno di stage si è svolto nella cornice delle Isole Eolie. A Lipari ci si è imbarcati su di un peschereccio per raggiungere l’isola di Salina. Nel tragitto i ragazzi hanno potuto vedere un allevamento off shore di spigole ed orate. Anche a Salina il pranzo ha offerto un grande momento di apprendimento. In località Lingua, si è potuto degustare il pane cunzato, nel quale sono racchiusi molti prodotti tipici eoliani fra cui i capperi di Salina.

Nel terzo giorno gli studenti universitari hanno potuto vedere la realizzazione del progetto Mangiamoli Giusti, che si è svolto presso l’acquario di Messina con la scuola Pascoli. Quindi si è svolta una

visita al Dipartimento RIAM, dove il prof. Ciraolo ha presentato il Master di 2° livello su Food Quality and Environmental Operations Management. Il pranzo invece è stata l’occasione di incontro con gli

studenti del corso di laurea in enogastronomia dell’Università di Messina. Infine in serata c’è stata una visita al dipartimento di Biologia ed Ecologia marina, dove il prof. Potoschi ha relazionato

sulle problematiche della pesca nello Stretto di Messina.

“È stata un’esperienza veramente interessante, ha dichiarato il tutor Davide Nicolino, quando abbiamo deciso di effettuare lo stage sulla pesca a Messina, eravamo attratti principalmente dalla comunità dei

pescatori dello Stretto di Messina, che aveva partecipato a Slow Fish ed a Terra Madre, in questi giorni di permanenza in Sicilia, abbiamo potuto constatare che l’Università di Messina offre spunti di grande

valore scientifico, in diversi settori, tanto da auspicare una collaborazione più stabile fra le due Università-.

“Essere sede di uno stage dell’Università di Scienze Gastronomiche, fondata da Slow Food, la più prestigiosa al mondo di questo settore, è motivo di grande orgoglio-, dice il responsabile locale di Slow Food, Saro Gugliotta, organizzatore locale dello Stage. “Penso che i temi della pesca dello Stretto di Messina abbiano suscitato un interesse enorme, fra gli studenti partecipanti-.

“Nonostante conoscessi già le tematiche affrontate, afferma Nicolò Caruso, unico studente siciliano di Barcellona Pozzo di Gotto, sono riuscito ad avere una visione su alcuni argomenti della pesca, da

nuove ed originali angolature. Fra le più importanti iniziative, quella del progetto “Mangiamoli Giusti-, che Slow Food Sicilia sta effettuando, in questi giorni, nella nostra provincia e che ha come

obbiettivo, quello di insegnare ai ragazzi delle scuole elementari e medie, il consumo di pesce ecosostenibile-.

Il prof. Puccio Anastasi, nel porgere un saluto agli studenti a nome del Magnifico Rettore, ha infine auspicato che “il primo incontro con questa prestigiosissima Università, possa tramutarsi in un rapporto

stabile, per poter far emergere ed affermare, con orgoglio, la grande valenza scientifica e culturale che offre l’Ateneo messinese-.

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