Continua la protesta degli studenti e dei ricercatori alla vigilia del voto alla Camera del DDL Gelmini

Continua la protesta degli studenti e dei ricercatori alla vigilia del voto alla Camera del DDL Gelmini

Continua la protesta degli studenti e dei ricercatori alla vigilia del voto alla Camera del DDL Gelmini

lunedì 29 Novembre 2010 - 15:12

Domani una delegazione dell’Udu parteciperà al presidio sotto Montecitorio

I ricercatori e gli studenti di -Unime in protesta-, -Rete 29 Aprile e dell’ UDU (Unione degli Universitari) rimangono sul tetto dell’Ateneo peloritano in segno di protesta contro l’approvazione del disegno di legge Gelmini.

Domani , a Montecitorio, riprenderà la discussione sulla riforma, che secondo l’Udu «non solo azzera i fondi per l’Università pubblica, ma punta a privatizzare gli atenei e a metterli in mano ai rettori, ai baroni e ai privati». «La scorsa settimana – afferma il sindacato universitario- siamo saliti sul tetto del Rettorato per riportare in alto, almeno idealmente, la cultura e l’istruzione pubblica Con questa riforma che prevede tra le altre cose la sostituzione delle borse di studio coi prestiti d’onore si sancisce definitivamente la fine del diritto allo studio per tutte e tutte, che diventa un privilegio riservato a pochi».

Decisi a portare avanti la protesta anche i ricercatori e gli studenti di -Unime in protesta” e “Rete 29 Aprile”, che continuano a trascorrere le loro giornate (e nottate)in terrazza ed a partecipare alle lezioni che molti docenti dell’Ateneo peloritano stanno tenendo sul tetto del Rettorato in segno solidarietà alla mobilitazione in atto in tutta Italia.

Sono 60 gli atenei in stato di agitazione in Italia: studenti e ricercatori uniti per fermare la riforma e per dire che «un paese senza cultura è un paese abbrutito e colpire scuola e Università pubblica significa chiudere una saracinesca sul futuro delle giovani generazioni».

Domani, in occasione del voto definitivo in aula alla Camera del DDL Gelmini, una delegazione dell’Unione degli Universitari di Messina parteciperà al presidio sotto Montecitorio per chiedere il ritiro di questo disegno di legge e una riforma vera degli atenei che parta dalle esigenze e dai bisogni degli studenti.«Chiediamo – scrivono i rappresentanti del sindacato studentesco- più democrazia nei nostri atenei, più finanziamenti e meno sprechi, corsi di laurea di qualità, un’università aperta a tutti, un diritto allo studio che possa garantire maggiore autonomia agli studenti dalle famiglie”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007