Alcuni rappresentanti degli studenti chiedono che venga messa fine a questa strumentale campagna mediatica e con orgoglio affermano:«Fieri di appartenere ad un Ateneo che può vantare cinque secoli di storia»

I “suoi- studenti gli sono vicini. Un messaggio forte, chiaro, unanime e compatto quello lanciato da una parte del popolo universitario di Messina nei confronti del Rettore Franco Tomasello a seguito delle ultimissime notizie “firmate- dal gruppo Pd guidato da Anna Finocchiaro .

I ragazzi hanno deciso di mostrare tutta la loro solidarietà al Magnifico dell’Ateneo Peloritano. E per farlo hanno deciso di scrivere una lettera firmata dai rappresentanti degli studenti agli organi d’Ateneo. Pur riconoscendo i limiti e le carenze di cui l’Ateneo soffre, infatti, i ragazzi ci tengono a fare delle precisazioni, affermando innanzitutto come in ogni occasione si sia cercato e si cerchi, di concerto con docenti, “addetti ai lavori- e soprattutto con lo stesso Tomasello, di poter ovviare a determinate lacune.

I ragazzi, che definiscono gli attacchi di cui il Rettore è oggetto come “atti denigratori che in questo preciso momento storico si rivelano assolutamente strumentali-, sottolineano poi come tale situazione non finisca che danneggiare, in primis, i 33 mila studenti iscritti all’Ateneo di Piazza Pugliatti, la cui unica colpa è, forse, quella di “essere sito ai confini meridionali del contesto geo-politico nazionale-. Confini che si è però cercato di “scavalcare- avviando un buon lavoro programmatico, si legge nella lettera, che ha portato al raggiungimento di importanti traguardi quali la premialità degli studenti, attraverso il progetto Best, le summer School, l’aumento delle borse di studio per coloro che hanno partecipato a progetti Erasmus. E tutto ciò, precisano, proprio grazie al grande impegno di Tomasello.

Tutti risultati che gli universitari non vogliono e non possono ignorare esattamente come si augurano faccia l’intera comunità messinese, nella speranza che al più presto possa essere fatta giustizia, «mettendo la parola fine a questa indegna quanto indecorosa situazione finalizzata esclusivamente alla spettacolarizzazione fuorviante della semplice cronaca».

Foto Dino Sturiale