Protocollo d'intesa tra Università di Messina, istituzioni locali, CNR e AREA

Protocollo d’intesa tra Università di Messina, istituzioni locali, CNR e AREA

Protocollo d’intesa tra Università di Messina, istituzioni locali, CNR e AREA

venerdì 31 Luglio 2009 - 10:03

Verrà costituito a Messina un polo tecnologico nei settori dell'dell'idrogeno e delle energie rinnovabili, della cantieristica e della trasportistica e dell'ambiente e bioedilizia

È stato firmato oggi presso i locali dell’Università un importante protocollo d’intesa tra l’Ateneo messinese, Comune, Provincia e i rappresentanti del C.N.R Itae, C.N.R. Iamc e CNR Ipcf e AREA di Ricerca scientifica e tecnologica di Trieste, per la costituzione di un Polo Tecnologico nei settori dell’idrogeno e delle energie rinnovabili, della cantieristica e della trasportistica e dell’ambiente e bioedilizia.

Tale polo ha come finalità la realizzazione di una struttura dedicata al tarsferimento tecnologico, allo sviluppo industriale e all’innovazione tecnologica indirizzata da un lato a collegare e valorizzare gli asset esistenti sul territorio e dall’altro a realizzare una struttura fisica con laboratori specializzati in grado di offrire supporto scientifico al sistema produttivo.

Grande soddisfazione è stata espressa dal rettore Francesco Tomasello che, dopo aver espresso la sua solidarietà nei confronti del Sindaco Giuseppe Buzzanca (nella foto), presente all’incontro, ha espresso anche il suo ringraziamento nei confronti di Comune e Provincia che «hanno dimostrato sensibilità verso il volàno che tale protocollo può presentare per il nostro territorio». Verranno sfruttati a tal proposito dei poli teconologici già esistenti: per Idrogeno ed Energie rinnovabili, il Centro di Ricerca Cnr-Itae, la Villa De Pasquale, i laboratori della sede di Papardo; per Cantieristica e Trasportistica navale, i laboratori del Polo Scientifico della sede di Papardo (successivamente anche le aree di Capo Peloro); per Ambiente, salute e bonifica, i laboratori di S. Raineri e della sede di Papardo (successivamente anche le aree di Capo Peloro).

Il sindaco Buzzanca e il Presidente della Provincia Nanni Ricevuto vedono tale polo teconologico come «un elemento fondamentale per la crescuta della società, ma è solo la prima tappa di un percorso molto lungo. Ad esempio, con la valorizzazione della zona falcata, si permetterà alla città di interfacciarsi in maniera efficace con la Calabria ma anche con le zone tirreniche e joniche».

Per l’occasione sarà costituita una cabina di regia che nominerà un Comitato Tecnico Scientifico con il compito di redigere il Piano Strategico e il Programma Operativo del costituendo Polo Tecnologico, oltre all’impegno di individuare forme di Governance più confacenti agli obiettivi dell’iniziativa.

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