Ricercatori e studenti in protesta: terzo giorno di occupazione e tappa al Duomo per esporre il drappo nero in segno di lutto

Ricercatori e studenti in protesta: terzo giorno di occupazione e tappa al Duomo per esporre il drappo nero in segno di lutto

Ricercatori e studenti in protesta: terzo giorno di occupazione e tappa al Duomo per esporre il drappo nero in segno di lutto

venerdì 26 Novembre 2010 - 11:29

Dal tetto dell’Università alla strada insieme agli studenti delle scuole cittadine per poi salire sul campanile della Cattedrale: ecco la mattinata degli studiosi e degli universitari. Solidarietà da parte del gruppo consiliare del PD alla Provincia e della Cgil

Prosegue la “rivolta” pacifica dei ricercatori e degli studenti -Unime in protesta- e -Rete 29 Aprile contro la Riforma Gelmini.

Da tre giorni gli studiosi ed i giovani universitari occupano il tetto della sede che ospita il Rettorato, non abbandonando il presidio neanche durante le ore notturne. L’occupazione andrà avanti almeno sino a martedì prossimo, quando a Montecitorio riprenderà la discussione sul contestato Ddl, che secondo varie componenti del mondo accademico, ma non solo, prevede « tagli indiscriminati ai fondi per le università pubbliche e le modifiche legislative da parte dell’attuale governo».

Stamattina, la protesta dell’università si è “incrociata” con quella della scuola: una delegazione di ricercatori e studenti universitari ha preso parte al corte organizzato dai ragazzi degli istituti superiori della città, che hanno manifestato la loro solidarietà ai loro “colleghi” più grandi ( come racconta un articolo a parte).

In tarda mattinata, studenti universitari e ricercatori hanno fatto tappa al Duomo, come luogo simbolo della città, per esporre un lungo striscione che così recita “Unime ribelle”. Accanto, un drappo nero in segno di lutto, a simboleggiare la morte annunciata dell’Università pubblica.

Nel pomeriggio, riprenderanno sul tetto dell’Università le iniziative “collaterali” alla mobilitazione in atto, con il ciclo di lezioni “dall’alto”, tenute dai professori ordinari ed associati dell’Ateno peloritano, che vogliono così far sentire il loro sostegno alla battaglia dei ricercatori.

Intanto, tra i vari attestati di solidarietà destinati in questi tre giorni ai ricercatori e agli studenti messinesi, sono arrivati anche quelli del gruppo consiliare del PD alla Provincia e della Cgil.

In un comunicato, il consigliere provinciale Pippo Rao sottolinea la propria vicinanza «ai ricercatori ed agli studenti che in questi giorni protestano contro la Riforma Gelmini e soprattutto per la tutela e la salvaguardia della Università e della scuola pubblica. Anche a Messina – scrive Rao – il motivato movimento di protesta sta facendo sentire la propria voce e merita di essere sostenuto perché con la difesa delle istituzioni della conoscenza si garantisce il futuro alle nuove generazioni e si investe in sviluppo dei saperi che continua a rimanere fondamentale risorsa per una politica di innovazione e vero volano di crescita per il nostro territorio». L’esponente politico di centro- sinistra fa sapere di aver presentato un ordine del giorno in Consiglio Provinciale «con il quale si chiede di dare voce istituzionale alla protesta dei ricercatori e degli studenti invitandoli a presentare il proprio manifesto di rivendicazioni e proposte».

Anche la Cgil di Messina, attraverso un intervento del segretario generale provinciale Lillo Oceano, esprime sostegno e solidarietà ai giovani, agli studenti e ai ricercatori che, anche a Messina, sono al terzo giorno di protesta contro la Riforma Gelmini.

«Una Riforma che taglia risorse alle università pubbliche e in particolare a quelle del Mezzogiorno riduce, invece di aumentare, la parità di opportunità per i giovani. Una Riforma che crea condizioni diverse per i giovani del sud e quelli del nord, per i figli degli impiegati e quelli dei baroni. Inoltre – aggiunge Oceano-, si tagliano risorse per la ricerca e i ricercatori e si pongono ulteriori ostacoli all’ingresso alla piena docenza dei giovani professori. Per questo la Cgil condivide questa protesta».

E proprio per chiedere maggiori opportunità per i giovani e per il loro futuro, per il lavoro, la Cgil nazionale ha organizzato una manifestazione, la prima da quando al vertice della Cgil è stata eletta la nuova segretaria generale Susanna Camusso, che si terrà domani, 27 novembre, a Roma.

Dalla provincia di Messina è prevista un’ampia partecipazione. Molti gli studenti e i giovani , dicono dalla sede del sindacato, che stasera si imbarcheranno per manifestare domani il loro diritto a un lavoro e al futuro.

Foto Dino Sturiale

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