Riforma Gelmini, appello al Senato da parte di sindacati ed associazioni universitarie:«Fermate il Ddl»

Riforma Gelmini, appello al Senato da parte di sindacati ed associazioni universitarie:«Fermate il Ddl»

Riforma Gelmini, appello al Senato da parte di sindacati ed associazioni universitarie:«Fermate il Ddl»

giovedì 02 Dicembre 2010 - 12:13

I rappresentanti delle organizzazioni sindacali ed universitarie invitano inoltre tutte le componenti del mondo accademico a continuare l’occupazione simbolica dei rettorati

I Sindacati e le associazioni universitarie lanciano un appello al Senato, chiedendo di non approvare DDL sulla riforma universitaria, recentemente approvato alla Camera dei Deputati.

In un documento unitario, ADI, ADU, AND, ANDU, AURI, CISL-Università, CNRU, CNU, ConPAss, CPU, CSA, CISAL Università, FLC-CGIL, RDB-USB, RETE 29 APRILE, SNALS-Docenti Università, SUN,UDU, UGL-Università e Ricerca, UILPA-UR sollecitano, inoltre, il Governo ad aprire una discussione pubblica sull’Università italiana e sulle sue reali necessità.

In vista della discussione del DDL a Palazzo Madama, le organizzazioni universitarie invitano tutte le componenti del mondo accademico ad occupare simbolicamente , a sostegno della mobilitazione negli Atenei, i Rettorati in concomitanza dell’inizio della discussione in Commissione e promuovere un presidio davanti al Senato in concomitanza con l’inizio della discussione in Aula.

«Il DDL sull’Università – si legge nel documento- è stato approvato in un contesto politico di estrema incertezza, con una Maggioranza divisa e un Governo debole, che ha scelto di impedire che si potesse liberamente manifestare davanti alla Camera, nonostante l’autorizzazione già concessa alle Organizzazioni in intestazione, e di creare, ingiustificatamente, un’ampia zona interdetta ai manifestanti».

«Il Disegno di Legge – continuano sindacati ed associazioni- approvato alla Camera, e che deve ora tornare al Senato, farraginoso e sostanzialmente inapplicabile, non risolve in alcun modo nessuno dei gravi problemi che affliggono l’Università italiana. Infatti esso rafforza i gruppi di potere baronali, aumenta a dismisura e istituzionalizza il precariato, peggiora ulteriormente i meccanismi di reclutamento e di avanzamento di carriera accentuando il localismo. In particolare, introduce un sistema di governo degli Atenei e del Sistema universitario che riduce ulteriormente l’autonomia e la democrazia nell’Università».

Secondo sindacati ed associazioni universitarie Il DDL riduce l’accesso all’Università degli studenti e dei docenti-ricercatori necessari alle esigenze di crescita culturale, sociale ed economica del Paese; vanifica di fatto il diritto allo studio; espelle dall’Università intere generazioni di studiosi precari che hanno dedicato, spesso senza alcun riconoscimento dei risultati raggiunti, tanti anni alla ricerca e all’insegnamento; non assicura gli strumenti necessari all’indispensabile ricambio generazionale.

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