Riforma Gelmini: anche il Senato dice sì e il ddl diventa legge, ma “UniMe in Protesta” annuncia che la mobilitazione andrà avanti

Riforma Gelmini: anche il Senato dice sì e il ddl diventa legge, ma “UniMe in Protesta” annuncia che la mobilitazione andrà avanti

Riforma Gelmini: anche il Senato dice sì e il ddl diventa legge, ma “UniMe in Protesta” annuncia che la mobilitazione andrà avanti

giovedì 23 Dicembre 2010 - 14:50

Studenti e ricercatori hanno organizzato una serie di iniziative che si svolgeranno dal 27 al 30 dicembre

A Palazzo Madama è andato in scena l’ultimo atto sul Ddl Gelmini,approvato anche dal Senato dopo il voto favorevole ottenuto alla Camera dei Deputati. Il contestato (più fuori che dentro le aule del Parlamento) provvedimento, dunque, è diventato legge.

Intanto, Messina partecipa, seppur blandamente e silenziosamente, alla mobilitazione in atto in tutta Italia. In prima fila ci sono gli studenti e i ricercatori appartenenti a “UniMe” in Protesta”, i quali annunciano che la protesta andrà avanti anche nel clou delle feste natalizie.

«Teniamo a dire – scrivono in un documento – che con le feste non ci fermeremo ma continueremo l’attività che, in queste settimane, ha visto la partecipazione e il consenso di centinaia di giovani e no. Dal 27 al 30 dicembre, nell’aula di ex-chimica del Rettorato, occupata e gestita dagli studenti del Collettivo, è previsto un cineforum e altre iniziative verranno organizzate nei prossimi giorni. Invitiamo, dunque, a consultare il gruppo Facebook “UniMe in Protesta” per essere aggiornati sui prossimi eventi».

I rappresentanti del movimento ricordano che negli ultimi giorni che «hanno visto gli studenti di tutta Italia scendere in piazza con numeri imponenti , a Messina sono state organizzate diverse iniziative articolate in vari punti della città»

Ieri, ad esempio, fa sapere il collettivo UniMe in Protesta, gli universitari hanno dato vita ad «una carovana itinerante che, durante la mattinata, ha irrotto sui tram recitando poesie e improvvisando scenette teatrali per coinvolgere studenti e cittadini sui temi dell’Università, della precarietà e del lavoro che manca».

«Nel pomeriggio – scrivono ancora – ci siamo spostati nella zona pedonale in via dei Mille dove un inedito juke-box poetico ha reso possibile condividere con i passanti gli emozionanti versi di Alda Merini, Bertold Brecht, Cesare Pavese, Pasolini, Montale, Martoglio e altri. Abbiamo invaso le vie del centro con l’arma della cultura perchè le strade non sono fatte solo per fare shopping pre-natalizio ma per ricreare momenti di aggregazione che la società consumista di oggi ha perduto.

Alle 17,30 a Piazza Cairoli si è tenuta una partecipata assemblea alla quale hanno preso parte le voci di chi – studenti, lavoratori, migranti, pensionati – non vuole pagare le conseguenze di questa crisi rimanendo relegato ai margini della vita sociale e politica di questo Paese».

Insomma, secondo quanto scrivono ricercatori ed universitari, anche Messina sta dando un sostegno concreto al movimento di protesta che sta “animando” tutte le città italiane. Tuttavia, senza voler offendere nessuno, non possiamo non sottolineare che, in città ,se se sono accorti in pochi.

LA FOTO DI DINO STURIALE SI RIFERISCE ALL’OCCUPAZIONE DEL RETTORATO

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