Con un preavviso di sei mesi stabilito per legge, venti unità impiegate presso gli uffici dell'amministrazione e trenta al Policlinico dovranno abbandoneranno i loro incarichi
Al Comune è una proposta di delibera, all’Università invece il direttore amministrativo Giuseppe Cardile già dalla scorsa settimana ha dato il suo lascia passare alle lettere con le quali coloro che fanno parte del personale amministrativo, esclusi dunque i docenti, in servizio all’Università, dovranno abbandonare il loro incarico se raggiunti i 40 di contributi di anzianità. Per la precisione di tratta del cosìdetto “Avvio di procedure di risoluzione dei rapporti di lavoro- ai sensi dell’art. 72 della Legge 133/2008.
Un provvedimento adottato sulla base di disposizioni legislative ed approvato da Senato Accademico e Consiglio d’amministrazione, che raggiungerà o in alcuni casi ha già raggiunto 20 unità di personale impiegate presso gli uffici dell’amministrazione dell’Ateneo e 30 operanti all’interno dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico. I “diretti interessati-, con un preavviso di sei mesi stabilito per legge, dovranno dunque abbandonare il proprio incarico perché raggiunto il limite massimo di anni stabilito dalla legge per i contributi di anzianità. Stesso -destino- che toccherà a coloro che man mano toccheranno la sogli dei -quaranta-.
Un provvdimento che punta dunque, così come per Palazzo Zanca, dove i consiglieri hanno infatti individuato in tale soluzione una delle strade per far fronte al difficile stato del bilancio comunale, a mantenere in attivo anche i conti dell’Università.