Università. L'Ateneo “scioglie” il rebus del 'Corriere della Sera'

Università. L’Ateneo “scioglie” il rebus del ‘Corriere della Sera’

Università. L’Ateneo “scioglie” il rebus del ‘Corriere della Sera’

giovedì 05 Marzo 2009 - 09:39

Da piazza Pugliatti arriva la replica al giornalista Nino Luca autore dell'articolo apparso ieri sul quotidiano nazionale: «Nessuna stranezza» si legge nel comunicato dall'Ateneo

A sciogliere il “rebus” pubblicato ieri sul ‘Corriere della Sera’ e realizzato dal giornalista Nino Luca, interviene direttamente l’Università di Messina che proprio questa mattina ha diffuso un comunicato invitando l’autore del pezzo a rivedere e modificare alcuni “dettagli”. Precisazioni necessarie, fanno sapere da Piazza Pugliatti, che permettono di scansare eventuali perplessità sull’operato dell’Ateneo. E le modifiche, come è possibile notare andando a rileggere l’articolo, sono effettivamente state apportate.

Questa la “premessa” attraverso cui l’Ateneo intende fugare qualsiasi dubbio: «La Legge 230/2005, contenente disposizioni concernenti il riordino della docenza universitaria, il successivo D.M 8.7.2008 di attuazione dell’art. 1, comma 10, L. 230/2005, nonché il regolamento di Ateneo per quanto attiene agli incarichi di insegnamento, prevedono la possibilità di far fronte alle esigenze didattiche anche conferendo incarichi sostitutivi ed integrativi a titolo gratuito».

Detto questo, secondo l’Ateneo messinese, tutto il resto va da sé, poiché quanto previsto dal concorso bandito dall’Università rispetta assolutamente le relative disposizioni legislative e, dunque, esclude la possibilità di qualsiasi stranezza. A ciò si aggiungono poi ulteriori dettagli: «Il bando, infatti, si rivolge a “soggetti esterni all’Università che non abbiano superato il 70° anno di età e che siano in possesso di adeguati requisiti scientifici e/o professionali” che debbono essere valutati favorevolmente da ciascuna delle Facoltà che intende avvalersi di tali professionalità. Per quanto attiene, invece, alle autorizzazioni concesse da questa Università ad alcuni suoi docenti per l’espletamento di supplenze in altri Atenei, si fa presente che il Senato Accademico, nelle seduta del 28.12.2007, ha deliberato di autorizzare supplenze fuori sede, soltanto dopo, ed a condizione che, il docente abbia assolto il proprio carico didattico. Per completezza di informazione, si comunica che, a tutt’oggi, per l’anno accademico 2008/2009, sono stati autorizzati a svolgere supplenze in altri Atenei ben 41 docenti, con autorizzazioni rilasciate nel rispetto dei limiti e con le modalità deliberate nella seduta del Senato Accademico».

Ecco perchè, come sottolineano i responsabili della comunicazione dell’Ateneo, le “accuse” mosse contro il prof. Giancarlo Iannizzotto e il prof. Dario Tomasello, perdono qualsiasi fondamento: in entrambi i casi, infatti, vengono svolti incarichi non retribuiti oltre il normale insegnamento. «Non solo, dunque, nessun profilo di irregolarità amministrativa è rinvenibile nei fatti e proprio l’esempio citato appare, non solo improprio, ma soprattutto palesemente allusivo ad una condizione di privilegio

assolutamente insussistente, come i numeri indicati ed i fatti storici ampiamente documentano».

(foto Dino Sturiale)

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