Università. Continua il soggiorno della -famiglia abusiva- nell'ex-aula di anatomia di Gravitelli

Università. Continua il soggiorno della -famiglia abusiva- nell’ex-aula di anatomia di Gravitelli

Redazione

Università. Continua il soggiorno della -famiglia abusiva- nell’ex-aula di anatomia di Gravitelli

mercoledì 23 Aprile 2008 - 14:22

Nonostante il rettore Tomasello abbia informato il prefetto Alecci, ancora nessuno intervento per lo sgombero dei locali. E intanto si rischia di perdere i fondi del Ministero…

Qualche settimana fa vi abbiamo dato notizia del desolante stato di abbandono dell’ex-aula di anatomia di Gravitelli, di proprietà dell’Università degli studi di Messina e attualmente ceduta alla facoltà di Scienze Politiche.

Prendendo spunto dall’ormai famoso “nodo al fazzoletto- con cui gli irriverenti inviati di Striscia la Notizia, nei loro pungenti servizi di denuncia, promettono ai telespettatori di tornare sul luogo “incriminato- per verificare se effettivamente qualcosa sia cambiata, anche noi abbiamo deciso di fare ritorno nel fatiscente plesso universitario.

Di fronte alla situazione da noi denunciata, il Magnifico Rettore Franco Tomasello aveva dichiarato che una volta conclusa la concitata fase di campagna elettorale, si sarebbe rivolto direttamente al prefetto Francesco Alecci nella speranza di trovare, d’accordo con lo stesso, una valida sistemazione per la malcapitata famiglia. Alecci è stato messo a conoscenza del problema, ha dato al Rettore piena disponibilità per arrivare ad una rapida soluzione della vicenda, ma, almeno per il momento, la questione non sembra rientrata tra le priorità cittadine. Così la famiglia continua ad occupare abusivamente l’edificio.

Tomasello ha dunque mantenuto la parola data, ma non per questo si “alleggerisce- la responsabilità dell’ateneo rispetto alla gestione del -caso-. Inevitabile porre l’accento sulla totale mancanza di controllo dell’edificio nel periodo trascorso tra l’abbandono “didattico- della struttura fino al primo sopralluogo della ditta incaricata della ristrutturazione, che ha così reso possibile la “trasformazione- del plesso in zona di libero accesso per “senza tetto-.

E se dal canto proprio l’Università dichiara che di fronte alla richiesta di sgombero precedentemente rivolta alle autorità competenti, l’unica risposta ottenuta è stata il silenzio, viene da chiedersi perchè di fronte all’immobilismo delle istituzioni l’ateneo abbia risposto con altrettanta indifferenza. Da non dimenticare poi il fattore tempo che incombe sulla possibilità di dare il via ai lavori di ristrutturazione visto che, continuando di questo passo, i fondi messi a disposizione dal Ministero dell’Università e della Ricerca, rischiano di andare “in fumo- .

Ben venga dunque l’organizzazione di importanti congressi internazionali che vedono riuniti nelle aule universitarie messinesi studenti e professori di fama internazionale; ben vengano le numerose convenzioni stipulate in questi anni tra l’ateneo Peloritano e le prestigiose Università internazionali (vedi Cordoba e Richmond) che forniscono ai ragazzi imperdibili occasioni di studio e di vita. Tutti strumenti indubbiamente utili per favorire la crescita e la ripresa dell’Università e perchè no ripristinarne l’antico prestigio di un tempo. Ma cosa rispondere a studenti e professori costretti, ormai da anni, a seguire e fare lezione in ambienti angusti e ristretti? Perché rimanere con le mani in mano di fronte alla crescente necessità di nuovi spazi didattici se questi luoghi, pur esistendo, non sono resi “operativi-? Cosa dire soprattutto ai sempre più numerosi iscritti della Facoltà di Scienze Politiche costretti a spostarsi da un edificio universitario ad un altro, quando invece gran parte delle lezioni potrebbe svolgersi in uno stesso ambiente?

Il progetto prevede la realizzazione di un polo completamente dedicato allo svolgimento della didattica. Il progetto…

(Foto Dino Sturiale)

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